Capitolo trentesimo *Boyd*

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"Amico, sul serio, devi ascoltarmi. Non te lo direi se..."

"Col cazzo. Mi dispiace, Luke ma questa sera è escluso che io venga alla festa" sbottai per almeno la decima volta, bevendo un altro sorso dalla lattina di birra che tenevo tra le mani.

Avevo perso il conto dei giorni da cui ero rinchiuso nel mio soffocante appartamento: non uscivo mai, eccetto per le visite in ospedale a mio padre e dal nulla Luke se ne usciva con l'idea di trascinarmi all'ennesima festa di Jeremy.

Se pensava veramente che fossi lontanamente dell'umore per prendere parte ai festeggiamenti per l'ufficializzazione della relazione tra lui e Selina, non aveva capito un cazzo.

L'ultima cosa di cui avevo bisogno, era vedere una coppia felice e innamorata mentre io soffrivo come un cane.

La mia mente era rimasta ancorata al ricordo di quel pomeriggio all'ospedale, quando dopo giorni di dolore atroce avevo finalmente rivisto il viso del mio angelo.

Era così bella, ancora più bella di come la mia mente ricordasse, eppure così diversa dalla Blaire che era stata con me.

Non c'era stato nemmeno un accenno di dolcezza mentre mi guardava, nessun segno che mi facesse capire che le mancassi anche solo la metà di quanto lei mancava a me, nessuna traccia dell'amore che aveva provato nei miei confronti.

Nel suo sguardo avevo trovato solo un'agghiacciante indifferenza.

Possibile che avesse davvero smesso di amarmi?

Era possibile, in generale, smettere di amare una persona a cui avevi dato tutto te stesso?

Io non ci sarei mai riuscito.

Lei era me.

Nulla sembrava più così importante, ora che lei non c'era.

"E va bene, cazzo. Allora mi costringi a sganciare la bomba" esclamò il mio migliore amico, riscuotendomi da quei pensieri dolorosi.

Lanciò la sua lattina vuota nel cestino e fece canestro prima di continuare:

"Ci sarà anche Blaire"

A quelle parole la mia attenzione fu subito sull'attenti e mi girai verso di lui.

"Non prendermi per il culo. Blaire non è il tipo da feste e sicuramente non ci va solo due settimane dopo che abbiamo rotto..." obiettai.

"E invece ti dico di si. Come ti ho detto, Jeremy vuole annunciare il suo cappio al collo ufficiale con Selina e ovviamente lei vuole accanto Blaire, così fonti certe mi hanno riferito che questa sera ci sarà" annunciò Luke orgoglioso.

Era già convinto di avermi persuaso, ma il dettaglio fondamentale rimaneva un altro:

"In ogni caso non mi vuole nemmeno vedere" dissi infatti, tornando a distendermi sul divano.

"Non ti ho detto tutto. Non sarà sola, ma l'accompagnerà un biondino... Carrick, mi pare si chiami" mormorò piano, guardandomi di sottecchi.

Quello stronzo mi conosceva fin troppo bene e sapeva che con me la carta della gelosia funzionava sempre.

Infatti, solo a sentirlo nominare, le mie sinapsi presero fuoco.

Situazione complicata o meno, avrei controllato a vista ogni mossa di quel figlio di papà, specialmente se accompagnava la mia donna.

Perché lei era mia, anche se mi odiava, anche se non sopportava di vedermi.

Lo sarebbe sempre stata.

"Lui non la sfiorerà con un dito se ci tiene alle palle. A che ora è la festa?" sbottai, controllando l'ora sul cellulare.

Luke gettò indietro la testa e rise di gusto, scuotendo la testa:

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