Blaire sembrava serena.
Gli occhi verdi le brillavano di una luce viva e calda, le guance erano rosate e raramente smetteva di sorridere. La coda alta che si era fatta rendeva ancora più visibile il suo viso, bellissimo anche completamente struccato.
Guardarla mentre ondeggiava la testa a ritmo della musica che passava in radio, con un sorriso che avrebbe potuto illuminare l'intero abitacolo dell'auto, mi rendeva ancora più chiaro quanto Blaire stesse meglio da quando l'avevo incontrata per la prima volta: c'erano poche cose che sapevo con certezza, ma il miglioramento oggettivo che aveva avuto in quelle settimane, era sicuramente una di quelle.
La prima volta che l'avevo vista, sembrava gridare silenziosamente a chiunque di starle alla larga, era impaurita e fragile. Invece nei giorni successivi l'avevo pian piano vista fare passi sempre più grandi dentro di sé.
Sembrava più sicura, più forte, più consapevole del suo valore e, per quanto mi paresse incredibile, anche più bella.
Non ero così presuntuoso da pensare che quel mutamento fosse solo merito mio, ma sapevo che con me stava bene. Sapevo di farle effetto e sapevo di riuscire ad emozionarla.
Stava bene, si, ma provava quello che provavo io a stare con lei?
E poi, che cosa provavo io?
Lo sapevo fin troppo bene, solo che anche ammetterlo a me stesso faceva una paura fottuta.
Ero pienamente consapevole che ciò che stavo facendo era un errore madornale. Che se Claire lo avesse mai scoperto avrei potuto tranquillamente dire addio alle palle, ma da stronzo egoista quale ero, non riuscivo a rinunciare a lei.
Non dopo che finalmente, grazie a lei, mi sentivo di nuovo vivo.
Perché era quella la verità: se anche io l'avevo aiutata in minima parte, lei aveva aiutato me infinitamente di più.
Mi aveva dato qualcosa che pensavo non avrei più riavuto: la speranza e la voglia di combattere per qualcosa che ne valesse la pena.
Probabilmente non se ne accorgeva neppure, ma quel piccolo esserino biondo aveva una tale forza d'animo dentro di sé, da poterla irradiare: chiunque standole vicino avrebbe potuto giovarne, solo che a me toccava in sorte di essere un bastardo più fortunato di altri.
Ma un bastardo rimanevo e sapevo che se Blaire fosse venuta a conoscenza di ciò che facevo alle sue spalle, non solo mi avrebbe lasciato senza voltarsi indietro, ma mi avrebbe odiato.
Merda, solo l'idea mi faceva venir voglia di vomitare.
Mentre ero così assorto in quei pensieri, Blaire continuava a ballare sulle note delle canzoni che passavano per radio e sembrava così spensierata e bella, che dovevo ricordare a me stesso di tenere gli occhi sulla strada e non sul suo sorriso da capogiro.
La musica cambiò e lei lanciò uno strillo di felicità non appena si rese conto di che canzone fosse:
"Oh dai, fragolina! Non questa!" protestai io, invece, sulle prime note di All of me.
Per tutta risposta lei mi fece la linguaccia e alzò il volume, ondeggiando la testa a ritmo con gli occhi chiusi.
"Come puoi dire questo! Amo questa canzone! È la più bella dichiarazione che un ragazzo possa fare alla sua fidanzata!" disse compita e io sorrisi vedendo il suo sguardo truce.
Poi attaccò a cantare: "You're my downfall, you're my muse. My worst distraction, my rhythm, my blues!"
Scoppiai a ridere e le poggiai una mano sulla coscia, mentre continuavo a tenere lo sguardo sulla strada.
"Canti proprio da schifo, piccola" la presi in giro, ma la realtà era che avrei potuto stare ad ascoltarla per ore senza stancarmi.
Lei rise fragorosamente alla mia affermazione e alzò il dito medio nella mia direzione: "Bello, te la sogni la mia potenza vocale"
Aspettai il ritornello della canzone e cantai a squarciagola con lei, lasciandola di stucco:
"Cause all of me, loves all of you! Love your curves and all your edges. All your perfect imperfections! Give your all to me, I give my all to you! You're my end and my beginning, even when I lose I'm winning cause I give you all of me. And you give me all of you, oho!"
Mi guardò con gli occhi ancora sgranati ed io scoppiai a ridere:
"Fragolina, ho una sorella" mi giustificai, strizzandole l'occhio.
"Almeno grazie a lei ti fai un po' di cultura musicale"
"Oh, Blaire, se questa è cultura musicale per te, significa che sei proprio una scolaretta alle prime armi" le risposi con un mezzo sorriso e con la coda dell'occhio la vidi metter su un broncio adorabile.
"Scolaretto alle prime armi sarai tu" sbottò infatti, senza riuscire del tutto a trattenersi dal sorridere.
In quel momento pensai che la cosa fondamentale era che non stessi proprio fallendo miseramente nel compito che mi aveva affidato Claire: forse non lo stavo facendo nel modo giusto, ma l'importante in fondo era che stessi ottenendo quei risultati.
Quella nuova, meravigliosa, Blaire.
"Ecco, puoi fermarti qui: è il posto di Sel, ma ha prestato la macchina al suo ragazzo per tutto il weekend" mi disse lei ad un tratto, quando svoltai nel parcheggio accanto al suo palazzo.
Il suo telefono iniziò a squillare e lei a cercarlo nella borsa, mentre io parcheggiavo dove mi aveva indicato.
"Pronto?"esordì poi, non appena lo trovò.
"Claire! No, figurati! Nessun disturbo, dimmi tutto" disse ancora e a me andò il cuore in gola.
Cosa voleva Claire?
Se avesse scoperto che ero insieme a lei in quel momento, mi avrebbe tartassato fino a quando non avessi trovato una spiegazione plausibile da rifilarle.
"Hmmm... cosa?!"
Mi girai di scatto verso Blaire non appena alzò la voce e il mio cuore smise di pompare per i lunghi secondi di silenzio che seguirono.
"Ci avevi assicurato più tempo!" esclamò, ricadendo con la testa sul sedile e lanciandomi un'occhiata: "Non possiamo tornare a lezione già da domani! E le prove?"
Mi rilassai immediatamente e ricominciai a respirare: tutta la situazione era ancora sotto controllo.
Ci fu un attimo di silenzio in cui probabilmente Claire incoraggiava Blaire.
"Va bene, okay. No, non sono arrabbiata con te... come potrei esserlo? Si, glielo dirò. Anche io ti voglio bene" chiuse la telefonata e sbuffò.
"Dobbiamo tornare a lezione! Già da domani!"
Si portò due dita alla tempia e mimò una pistola. Le sorrisi e mi avvicinai, mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Non preoccuparti, fragolina, va bene? Siamo più preparati di qualsiasi altra coppia in gara, ne sono certo. Vinceremo quella competizione" le dissi, ma lei evitò di incrociare il mio sguardo, mordicchiandosi il labbro inferiore con i denti.
Le presi allora il viso tra le mani e l'avvicinai a me: "Te lo prometto, d'accordo?"
Alzò gli incredibili occhi verdi su di me e finalmente sorrise a quelle parole, annuendo.
La baciai, cogliendola alla sprovvista.
"Hey!" sogghignò, non appena mi staccai.
"Ho ancora il 'baciare a mio piacimento' attivo. Ricordatelo, baby"
Scendemmo dall'auto e la presi per mano, lasciandomi guidare fino al portone del suo palazzo.
Ero pronto a vedere un altro pezzo di vita di Blaire.
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Romance𝑇𝐻𝐸 "𝑌𝑂𝑈" 𝑆𝐸𝑅𝐼𝐸𝑆 #1 Blaire ha perso tutto e si trova bloccata in un limbo di dolore da cui uscire sembra impossibile, almeno fino a quando nella sua vita non compare Boyd: muscoli, sorriso assassino e occhi color ruggine. Con lui sembra...