Capitolo 7

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Ezreal sospirò stanco. Taric aveva detto loro che era troppo tardi per iniziare la caccia e che avrebbero dovuto dormire li per quella notte e poi partire il giorno dopo tutti insieme.

Il biondo non aveva protestato per il fatto di dover dormire a terra come avevano fatto la maggior parte degli altri principi, a parte Lion (che era sembrato davvero felice della cosa) e Raphael.

Il suo problema era che non riusciva a dormire e non era buono se il giorno dopo doveva reggersi in piedi. Il ragazzo si rigirò sbuffando e decise di alzarsi perché non ne poteva più. Vide, con grande invidia, che tutti gli altri riuscivano a dormire tranquillamente e decise quindi di farsi un giro li intorno.

Di Taric non vedeva traccia e nemmeno delle guardie che erano li con lui.

Una domanda tartassava la testa di Ezreal: perché Taric non ne aveva approfittato del loro sonno per ucciderli tutti? Non se lo spiega. Poteva risolvere la questione in pochissimo tempo. Erano tutti li, completamente indifesi.

Ezreal salò ii aria non appena sentì una mano sulla sua spalla e quasi in un riflesso istintivo prese l'anello d'oro e se lo sfilò pronto a combattere. Si calmò solo quando vide che la persona che lo aveva spaventato era Raphael.

-scusa, non volevo spaventarti- disse il moro sedendosi al suo fianco sui massi. -a cosa stavi pensando che non riusciva a farti dormire?-

-e tu?- chiese a sua volta Ezreal.

-ho il sonno leggero e ho sentito i tuo passi quindi sono venuto a controllare cosa c'era che non andava-

-perché non ci ha uccisi adesso?- diede voce ai suoi pensieri il biondo.

-così tutti quanti saprebbero che è stato lui. Deve per forza farlo sembrare un incidente- rispose Raphael facendo sgranare gli occhi al biondo al suo fianco. Ezreal non ci aveva minimamente pensato a quella possibilità e si diede dello stupido da solo.

-cosa ti aspetti? Come trappole intendo- chiese poi il ragazzo mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Raphael ci pensò un po' su prima di rispondergli: -bestie feroci, burroni...dovremmo stare sempre insieme se non vogliamo morire- poi il moro mise una mano nei capelli lunghi di Ezreal che si ritrasse spaventato da quel contatto.

Raphael fece vedere al biondo la foglia che gli aveva appena tolto dai capelli ed Ezreal sospirò sollevato.

-grazie- disse poi con un leggero sorriso.

-ne hai altre- disse Raphael alzandosi e mettendosi alle spalle del biondo togliendogli le foglie dai capelli. -come mai i capelli così lunghi?-

-è un'usanza del mio paese e poi mi piace tenerli così- rispose il ragazzo lasciando fare l'altro.

-sembra che tu abbia preso tutte le foglie presenti in questa radura- disse ridendo il moro finendo finalmente di togliere le foglie dai capelli del ragazzo e risedendosi al suo fianco.

-il tuo potere ha a che fare con quell'anello? Prima lo hai preso come se fosse un'arma- chiese Raphael guardando l'anello dorato che era sul dito di Ezreal.

-perché dovrei dirtelo?-

-perché me ne sono accorto forse-

-se lo faccio lo devo dire anche a Lion visto che lui ci ha detto il suo, anche se involontariamente. E tu poi dovresti dirci il tuo!- disse a sua volta Ezreal incrociando le braccia al petto.

-cosa dovreste dirmi?- chiese con uno sbadiglio proprio Lion che si sedette a terra in mezzo ai due ragazzi.

-ah quindi non stavi dormendo come un ghiro- disse con un sorriso Raphael. Era davvero strano come Lion ed Ezreal erano subito diventati un punto di riferimento per lui.

-certo che stavo dormendo come un ghiro, ma poi nel sonno mi sono svegliato e non vi ho visti al mio fianco e quindi vi sono venuto a cercare. Per un momento ha creduto che Taric vi avesse fatto fuori-

-come ho detto prima ad Ezreal non può ucciderci adesso altrimenti non sembrerebbe un incidente- disse sempre Raphael mentre Ezreal stava giocando con il suo anello.

-posso trasformare i gioielli d'oro in armi, anche se non sono per niente bravo a farlo- rivelò Ezreal lasciando i due ragazzi si stucco.

-quindi è per questo che sei pieno di gioielli?- chiese Lion dopo un po' di smarrimento. Non si era per niente aspettato che il ragazzo avesse rivelato il suo potere.

-anche io faccio schifo con il mio. È come se non lo avessi quindi è inutile dirvelo- disse invece Raphael sospirando ma vedendo gli sguardi curiosi degli altri due continuò -magia- sussurrò.

-cazzo i vostri sono fortissimi e il mio è completamente inutile!- borbottò Lion.

-ma cosa dici! Io non so usare minimamente il mio potere quindi è come se non l'avessi. E poi siamo in una foresta credo che il tuo sia il migliore i questo caso- disse Raphael sospirando.

-si ma i vostri poteri sono molto più fighi- disse ancora Lion poggiando la testa sulla roccia alle sue spalle -grazie per esservi fidati di me- disse poi guardando prima uno e poi l'altro.

-in realtà Raphael mi ha fatto spaventare e mettendomi sulla difensiva aveva capito il mio potere. Ho pensato fosse corretto da parte mia parlartene- disse sinceramente Ezreal abbassando lo sguardo.

-okay allora grazie per avermelo detto lo stesso- disse Lion con un'alzata di spalle. Era felice che i due ragazzi fossero stati onesti con lui. Poteva sembrare poco, ma per lui era davvero importante una cosa del genere soprattutto quando si erano parlati per la prima volta nella loro vita.

I vari regni avevano mantenuto negli anni una sorta di indifferenza che aveva fatto si che nessuno di loro si conoscesse. Lion aveva anche il dubbio che nemmeno i suoi genitori conoscevano gli altri re.

Che poi, se come aveva capito parlando con Ezreal e Raphael anche altri re odiavano Taric, perché non si erano mai uniti per fare qualcosa contro quell'uomo? Quell'uomo che aveva cercato in ogni modo di ingraziarsi la sua famiglia, cosa che non gli era riuscita per niente bene. Di si curo lo aveva fatto anche con gli altri re e allora: perché non coalizzarsi prima?

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