Capitolo 16

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-facciamo cambio? Mi sembri leggermente stanco- disse Caleb a Ezreal vedendo il biondo stanchissimo mentre si portava appresso anche il peso di Lion.

-tranquillo ce la faccio. E poi sarei inutile in caso di uno scontro mentre voi dovete riservare le vostre energie- rispose prontamente il biondo. Non si fidava molto di Caleb, anche se stava riuscendo a non far trasparire la cosa, e quindi non voleva assolutamente lasciare Lion nelle sue mani.

-sei sicuro? Un po' di riposo ti farà bene- gli sussurrò all'orecchio Lion leggermente preoccupato, infatti nonostante fosse magro la massa muscolare che aveva messo su in quegli anni di allenamento non era per niente indifferente, anzi.

-ce la faccio- disse Ezreal cercando di allontanarsi per quanto possibile dal castano. Sembrava come se il ragazzo avesse perfettamente capito che Ezreal aveva un debole per lui e quindi provava a farlo impazzire ogni momento possibile.

-contento tu- disse il castano mettendo un leggero broncio. Non gli piaceva minimamente pesare così sulle spalle del biondo, ma non poteva fare altrimenti ed Ezreal aveva anche ragione. Era inutili far stancare inutilmente gli altri se sapevano perfettamente che avrebbero dovuto combattere.

-sai in quale direzione solo andati gli altri?- chiese Raphael fermandosi al centro di quella che sembrava una piccola radura. Quella foresta a quanto pareva era piena di luoghi del genere.

-no, Amon mi ha trascinato con se subito- scosse la testa Caleb che ogni due secondi si guardava indietro come se avesse paura di qualche attacco dalle spalle.

-se solo potessimo sapere dove sono gli altri riusciremmo a muoverci molto più velocemente e riusciremo anche a prevenire qualche altra morte- disse Raphael più a se stesso che agli altri tre che erano con lui. Non sopportava minimamente quella situazione anche perché se ne dava la colpa visto che non era riuscito subito a convincere tutti gli altri delle cattive intenzioni di Taric con quella caccia.

-alla fine l'avevate preso qualche animale?- chiese Lion per smorzare un po' il silenzio che si era venuto a creare.

-si, due. Le guardi di Taric se li sono presi mentre io ero ancora sconvolto.- disse Caleb con un'alzata di spalle.

-quanto siete competitivi però eh- borbottò il castano. -pensate molto di più a una stupida caccia che secondo voi potrebbe rappresentarvi come i migliori ma non prestate minimamente attenzione a quando vi si dice che state rischiando la vita- borbottò Ezreal facendo ridacchiare Lion che fu l'unico. Gli altri due davanti lo guardarono impassibili.

-fino a prova contraria anche tu sei venuto a questa caccia, quindi i tuoi intenti erano gli stessi nostri. Ovviamente sempre se non sei venuto qui consapevole del piano di Taric- disse Caleb fermandosi e incrociando le braccia al petto. Era risentito per le parole che il ragazzo aveva detto.

-sapevo fosse una trappola e sono venuto qui non per la gloria ma per scappare dalle grinfie di mio padre. Non lo sopporto quell'uomo- disse Ezreal facendo schioccare la lingua sul palato in un segno di disappunto.

-oh quindi qui c'è qualcuno di superiore-

-non ho mia detto che sono superiore Caleb, ho solamente spiegato il mio pensiero-

-quando siamo passati al tu?-

-sei stato il primo a farlo e...-

-ragazzi per favore smettetela. Non è ne il tempo e ne il luogo per litigare- li fermò Raphael che non voleva si scatenasse qualche conflitto interno. Non ne avevano bisogno visto che era già morto qualcuno.

-ragazzi zitti e abbassatevi- disse invece Lion tirandosi giù il biondo, che involontariamente gli si ritrovò seduto in braccio visto quanto era stato brusco il movimento del principe di Gutem.

Gli altri due ragazzi si abbassarono a loro volta restando in silenzio anche se non capivano cosa stesse succedendo. Caleb però non si risparmiava nel lanciare occhiatacce velenose nei confronti di Ezreal.

-il padrone sembrava davvero sconvolto- furono questo la prima cosa che sentirono i quattro ragazzi dopo un po' di silenzio. Nessuno di loro fiatò, tutti volevano capire cosa stessero dicendo quelle che sembravano delle guardie di Taric.

-si, non l'avevo mia visto in quel modo. E non l'ho mai visto gridare così- continuò l'altra guardia mentre le voci si facevano più forti, segno che i due si stavano avvicinando al quartetto.

-che poi chi diavolo sono i gemelli? A quanto ne so il nostro signore ha invitato solo un principe per ogni regno e non due-

-ah non chiedermelo io non so niente! L'unica cosa che so è che le nostre priorità sono cambiate e che il primo bersaglio sono questi gemelli.-

-si si, ma ricordati di non martoriare troppo i loro corpi. Ricordati che il signore li vuole interi per poterli portare al cospetto dei genitori-

-che poi mi chiedo come cavolo facciamo ad uccidere qualcuno senza martoriarlo? Che gusto c'è?- le due guardie continuarono a parlare ma ormai si erano allontanate troppo e le parole non si riuscivano pià a distinguere.

-okay dobbiamo trovare questi gemelli e avvisarli prima che quelli li uccidano- disse prontamente Raphael alzandosi e spolverandosi i pantaloni.

-come lo sapevi?- chiese Caleb a Lion mentre che Ezreal si alzava da sopra il ragazzo. Non si era spostato da quella posizione nonostante l'imbarazzo più assoluto solo perché aveva paura di fare qualche rumore che li avrebbe fatti scoprire.

-li ho sentiti arrivare- mentì Lion che in realtà era stato avvisato da due corvi che li seguivano da un po'.

-queste sono questioni irrilevanti. Dobbiamo assolutamente trovare questi gemelli- rimarcò il concetto Raphael che iniziava ad avere fretta di muoversi. Non poteva permettere la morte di altre persone innocenti.

-si ma come li troviamo? Non sanno nemmeno quelli da dove iniziare!- disse Ezreal leggermente a voce alta mentre si sistemava meglio il braccio di Lion intorno alle spalle.

-oh ma noi sappiamo da dove iniziare- i quattro si girarono sgranando gli occhi. Difronte a loro era appena arrivate le due guardie che teoricamente li avevano sorpassati senza vederli. Erano in guai seri.

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