Capitolo 11

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-William- il biondo si girò lanciando un'occhiataccia a Taric. Cosa cazzo ci faceva nel suo palazzo se doveva essere nella foresta di mezzo con i principi? Will era appena ritornato dall'incontro con gli altri re che si era rivelato un vero fallimento visto che l'unico che si era rivelato essere del suo stesso avviso era solo il re di Gutem: Patric. Molto probabilmente se non avesse detto quelle parole al re di Lagash avrebbe avuto anche lui dalla sua parte.

-cosa vuoi?- chiese il re di Nabada fermandosi in mezzo al corridoio e incrociando le braccia al petto. Era davvero stufo di come Taric riuscisse ad entrare nel suo castello senza troppi problemi e senza che lui lo venisse a sapere la maggior parte delle volte.

-avete fatto una riunione senza di me?- chiese l'uomo guardandolo come se sapesse perfettamente che avevano fatto quella riunione. Will voleva capire che cazzo fosse la spia a questo punto, perché era sicuro ce ne fosse una.

-certo che no, perché dovremmo fare una cosa del genere?- chiese Will sperando di riuscire a mentire bene.

-ah non saprei sinceramente, mi era sorto il dubbio- disse Taric guardandolo davvero male e fu grazie a quello che William fu sicuro che c'era un impostore tra loro.

-volevi dirmi altro?- chiese Will che se lo voleva togliere dai piedi.

-non niente. Torno dai principini che sono davvero molto bravi. Non mi aspettavo un livello così alto in quei ragazzi- disse Taric con un ghigno che fece capire a Will che stava mentendo.

Taric gli sorrise ancora prima di voltarsi e andarsene dal palazzo giusto il tempo di far accelerare il passo a Will per andare a parlare con il nonno.

-tutto bene?- chiese Alfred vedendolo arrivare con il fiatone.

-Taric ha scoperto l'incontro che non è andato nemmeno bene come volevo- disse tutto in un fiato il re.

-dovevi metterlo in conto Will- disse l'uomo sorridendogli. -allora chi è dalla tua parte?-

-solo il re di Gutem- sussurrò il ragazzo passandosi la mano sinistra tra i capelli biondi per ravvivarseli.

-cos'hai alla mano?- chiese Alfred assottigliando gli occhi e avvicinandosi al ragazzo.

-cosa?- chiese William non capendo mentre il nonno gli prendeva la mano sinistra e la osservava attentamente cosa che fece anche Willl.

Entrambi videro chiaramente la macchia rossastra che si andava a delineare a partire dall'anello che William teneva all'anulare.

-cosa significa?- chiese il biondo non capendo il perché di quel segno.

-togliti l'anello, voglio controllare- disse Alfred con voce perentoria.

-non posso toglierlo, Taric lo verrà a sapere di sicuro- si impuntò l'uomo.

-voglio solo capire come sta la mano, sarà questione di secondi- alla fine William si arrese e si tolse l'anello.

Alfred controllò la mano del nipote attentamente cercando di capire da cosa derivasse quel rossore. Si, aveva perfettamente capito che proveniva dall'anello che indossava, ma non capiva il perché di quell'improvviso rossore. William aveva quell'anello da diciannove anni ed era strano.

-hai messo la mano in qualche sostanza strana? Perché questa è l'unica possibilità che mi viene in mente visto che parte proprio da dove c'è l'anello- chiese poi l'uomo mettendo il suo sguardo glaciale in quello identico del nipote.

-no, mi ha fatto solo male quando ho...- William sgranò gli occhi. Possibile che l'aver toccato il re di Lagash avesse in qualche modo contribuito a quel rossore? E se la scossa fosse proprio arrivata dall'anello? Quindi aveva veramente fatto del male al moro?

Ma poi, perché l'anello doveva mandargli una scossa per una cosa del genere?

-vedo gli ingranaggi della tua testa lavorare, a cosa stai pensando?- chiese Alfred volendo capire e anche aiutare il nipote.

-ho avuto una discussione con il re di Lagash e quando ho cercato di farlo ritornare nella sala, ovviamente toccandolo, una forte scossa ha colpito entrambi- spiegò il biondo passandosi la mano destra tra i capelli.

-quindi stai dicendo che molto probabilmente la scossa è stata provocata dall'anello-

-non lo so, ma a questo punto credo proprio di si- disse Will con un'alzata di spalle. Perché l'anello aveva reagito solo con il re di Lagash? Comunque aveva stretto la mano ad altri re ma non era minimamente successo.

-la prima cosa che mi è venuta in mente è stata che non puoi toccare altre persone perché sposato, ma a questo punto dovresti avere quasi sempre la mano rossa- continuò Alfred iniziando a camminare avanti e indietro.

-aspetta, e se Taric sapesse della scossa? Se in realtà nessuno in quella sala è andato a dirgli della riunione ma lui lo ha scoperto lo stesso?- disse Willi iniziando a sgranare gli occhi poco alla volta. -devo parlare con il re di Lagash per capire cosa c'è sotto-

-non hai detto che avevi avuto una discussione con lui? Sei sicuro che ti farà parlare tranquillamente?- chiese Alfred leggermente preoccupato. Non voleva che il nipote si cacciasse nei guai e soprattutto non voleva che i rapporti con il re di Lagash diventassero pessimi.

-devo fare una prova o non lo saprò mai- disse Will passandosi una mano tra i capelli e sorridendo al nonno.

E il ragazzo non perse tempo visto che aveva assolutamente bisogno di capire cosa stesse succedendo e usò i suoi poteri per teletrasportarsi nei pressi della città di Lagash. Ovviamente non voleva attirare troppo l'attenzione su di se. Non appena ebbe controllato che non ci fosse nessuno nei paraggi uscì dal suo nascondiglio e si incamminò verso il palazzo reale che era riuscito ad individuare grazie al fatto che era l'unico edificio più grande presente in tutta la città.

Non ci mise molto ad arrivare per sua fortuna e subito salì le scale che portavano all'enorme portone.

-chi siete e perché volete entrare? Si vede chiaramente che non siete di qui- disse una delle due guardie che sostavano davanti al portone.

-sono il re di Nabada, sono qui per parlare con il vostro re- si presentò William che iniziava a sentire molto caldo. I vestiti che aveva erano troppo pesanti per il clima che c'era a Lagash.

-ha un appuntamento con il re? Altrimenti non possiamo farla entrare- disse una delle due dopo che aveva guardato l'altra.

-no, ma è davvero importante-




ANGOLO AUTRICE

Mi scuso per il ritardo del capitolo, ma in questa settimana ho ripreso con le lezioni e mi tengono impegnata fino alle sette di sera quindi ho davvero pochissimo tempo per scrivere.

A presto,

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