Capitolo 10

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Ezreal in quel momento non sapeva se ridere o iniziare a sclerare. Appena il sole era sorto completamente Taric aveva detto ai ragazzi di partire e che ci sarebbe stato un premio per chiunque avesse ucciso il maggior numero di prede. Nemmeno il tempo di finire quella frase che la maggior parte dei principi era già sparita nella foresta mentre Raphael, Lion ed Ezreal erano rimasti da soli. Si erano incamminati lentamente perché avevano paura di qualche trappola ed avevano deciso di rimanere insieme.

Non era passata nemmeno mezz'ora quando Lion mise male un piede, non guardando a terra, e cadde a terra scaturendo le risate di Raphael. Ezreal invece aveva cercato di trattenere le risate fino a quando non aveva visto la caviglia del castano.

-proprio tu dovevi farti male- piagnucolò il biondo strappandosi una parte della lunga tunica dopo aver preso un pezzo di legno. Doveva steccare la caviglia dell'altro principe, almeno in sarebbe riuscito a camminare.

-alla faccia che dovevamo stare attenti!- disse Raphael dopo essersi ripreso leggermente dalle risate.

-e quella non era nemmeno una trappola, ma una cosa che potevi tranquillamente vedere- continuò Ezreal mentre iniziava a steccare la caviglia del ragazzo.

-stavo vedendo se c'era qualcuno nei paraggi visto che la foresta era troppo silenziosa. Poi appena sono caduto quegli uccellacci si sono messi a ridere- spiegò Lion indicando con il dito due corvi che se ne stavano appollaiati su un albero li vicino.

-aspetta quindi capisci cosa dicono gli animali?- chiese Ezreal alzando momentaneamente lo sguardo da quella caviglia che gli faceva anche un po' senso per come si era storta.

-si e adesso stanno dicendo che hai un bel culo- disse Lion sorridendo nonostante il dolore forte. Ezreal assottigliò gli occhi.

-lo hanno detto loro o lo stai dicendo tu?- chiese il biondo cercando di evitare di diventare rosso per l'imbarazzo.

-lo hanno detto loro credimi, ma concordo- rispose Lion mentre Raphael ruotava gli occhi esasperato.

-quando finite di flertare potremmo incamminarci? Non voglio restare qui per secoli- disse il moro incrociando le braccia al petto ma comunque mandando delle occhiatacce ai due corvi.

-adesso stanno dicendo che vogliono cagarti in testa visto che li stai guardando male- lo avvisò Lion e Raphael smise immediatamente.

-comunque non stiamo flertando- si affrettò a specificare Ezreal facendo un nodo alle bende ed alzandosi.

-scusa per la tunica- disse Lion guardandosi la fasciatura fatta a regola d'arte.

-ne ho tanti non ti preoccupare- e dicendo così il biondo pose una mano al castano per aiutarlo ad alzarsi e lo stesso fece Raphael dall'altro lato. Lion si fece tirare su per poi appoggiarsi ai due ragazzi tenendo la gamba ferita leggermente piegata per non far toccare a terra il piede.

-mica avete intenzione di portarmi così per tutto il bosco? Non possiamo semplicemente uscire dalla foresta?- chiese Lion guardando prima uno e poi l'altro.

-almeno qualcosa la dobbiamo portare e può anche darsi che ci sospettino qualcosa e ci stiano aspettando li con delle bestie feroci e...-

-ma quanti film mentali ti fai?- chiese Ezreal a Raphael sgranando gli occhi. -comunque non ho problemi nell'aiutarti- disse poi al castano che gli sorrise grato.

-smettetela vi prego- sussurrò Raphael lasciando andare Lion che si appoggiò completamente a Ezreal. -io vado avanti così nessuno inciampa nuovamente- continuò lanciando un'occhiataccia al castano per poi iniziare a camminare a passo spedito mentre Lion ridacchiava seguendolo sempre fortemente aggrappato ad Ezreal.

-vedi di non farci finire in qualche trappola- si accurò di dire Lion facendo ringhiare il moro. Nessuno dei tre aggiunse altro e si incamminarono sempre di più nel centro della foresta di mezzo decisi a trovare almeno una preda e anche trovare gli altri ragazzi. Anche se gli altri non li avevano minimamente ascoltati volevano prevenire una qualche morte.

-sono entrati tutti nella foresta mio signore- disse una delle guardie facendo un lieve inchino a Taric che si stava bevendo il suo giornaliero bicchiere di vino nella sua tenda. Si, lui si era messo la tenda perché sapeva che quei ragazzi avrebbero dormito la notte all'aperta. Ovviamente il suo intento era quello di far stancare quei principi arroganti per poi poter finalmente mandarli nella foresta con i sensi bassi e la possibilità di farli fuori più velocemente.

-benissimo- rispose lui cacciando la guardia con un gesto veloce della mano. Voleva restare da solo per gustarsi quel buonissimo vino ma anche quel momento di gloria, si la sua gloria. Finalmente sarebbe riuscito a mettere la base per il suo piano di governare tutti i regni.

Il regno di Lagash era quasi suo visto che Rakan stava morendo (anche se ci stava mettendo più tempo del previsto) e il piccolo e impertinente Ezreal era li pronto a cadere in una delle sue trappole. Aveva fatto davvero bene a farlo sposare con un altro re per indebolirlo ancora di più in questo modo aveva fatto si che in caso di gemelli, cosa che era veramente avvenuta, avrebbe potuto prendere uno dei due figli e portarlo altrove (sperando di avere un bel po' di controllo sul bambino cosa che non aveva funzionato).

Stava per riempirsi un altro bicchiere quando sentì un piccolo pizzico al braccio destro. Si bloccò di colpo e alzò la manica guardando sconvolto il bracciale che aveva al polso iniziando a digrignare i denti.

Quel bracciale era solo una sua sicurezza e mai, mai si sarebbe aspettato che gli avesse rivelato quello che più temeva. Il bracciale era collegato ai due anelli che aveva dato a Rakan e William una volta sposati e in caso ipotetico nel quale i due fossero venuti a contatto l'uno con l'altro avrebbe mandato loro delle scosse elettriche e a lui un piccolo pizzico per avvertirlo. Pensò di esserselo solo immaginato e stava per riabbassare la manica ma proprio il quel momento vide il bracciale colorarsi di viola e poi rilasciare un lieve pizzico.

Quei due si erano appena incontrati e la cosa non prometteva niente di buono.

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