Capitolo 40 : Quando sono con te mi sento al sicuro.

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Eva

Mi sono svegliata e lui era lì, accanto a me. Ieri sera abbiamo fatto l'amore ed è stato fantastico. Per un momento avevo temuto che non volesse più avere a che fare nulla con me, che non potesse perdonarmi il comportamento del passato.

Ho dormito benissimo, ed il risveglio è stato dolce, a fianco a lui.

- Alla fine ti sei fidato di me?

- Non mi hai lasciato scampo.

- Potevi importi e rifiutarmi.

- Ci ho provato credimi, ma il mio corpo non era d'accordo con il mio cervello.

Ti desideravo troppo, non ho resistito, ma avevo anche paura in effetti.

- Ti ho fatto soffrire parecchio, vero?

- Si, più di una volta, un'esperienza che vorrei non ripetere.

- Sono cambiata Michael, voglio provarci veramente.

- Me lo auguro ma sappi che è l'ultima possibilità, non siamo più due ragazzini.

Le azioni hanno delle conseguenze. Spesse volte dolorose.

- Lo so, ma tu mi piaci veramente.

- Ma hai continuato a finire tra le braccia di altri uomini.

- E' vero, ma non è come credi tu. Quando ti ho lasciato è stato per scappare da una relazione che si stava facendo troppo seria, provavo dei sentimenti ma piuttosto che ammetterli a me stessa ho preferito sotterrarli. Ero terrorizzata di non saperli affrontare. Ma a te ci tenevo davvero e ogni giorno stavo più male. Così ho provato ad avere delle storie per non pensarci più, ma quando andavo a letto con loro m'immaginavo di essere con te.

- Sei andata a letto anche con quel Rosario, a Taormina?

E' imbarazzante, non mi piace parlare di me e delle mie esperienze ma so che se non sono sincera con lui oggi, lo perderò per sempre.

- Allora? Devi essere sincera Eva o non potrà funzionare.

- Sì, la prima notte venivo da una serata in discoteca con Michelle, avevamo bevuto parecchio, volevo solo stordirmi e non pensare a niente.

Ma poi la seconda notte inevitabilmente quando lo facevo con lui, pensavo di essere con te. Così anche la sera seguente. Non riuscivo a dimenticarti.

Poi ho capito che non volevo dimenticarti. Era diverso. Allora ho deciso di tornare a casa e lungo tutto il viaggio ho ripensato alla mia vita e a tutti gli errori che avevo fatto. Quando ho realizzato la possibilità che potesse essere tardi e che tu potessi avere un'altra donna mi ha preso il panico.

- Tu gelosa? Non ti ci vedo proprio.

- Non sai quanto. Ho provato a chiedere a Steve ma voleva parlassi direttamente con te, e di essere sicura dei miei sentimenti prima, perché ti avevo già fatto soffrire troppe volte. E' molto legato a te, gli sei sempre piaciuto. Così mi sono presa del tempo per me stessa, per capire se non fosse solo un capriccio. Ma poi con il rapimento ho capito quello che provavo. E quando ti ho incontrato in ospedale sapevo che sarebbe stata la mia ultima possibilità.

- Devi essere onesta Eva, niente più giochetti.

- Lo so, ho imparato la lezione, ma tu devi aiutarmi.

- Eva non ti chiedo di camminare mano nella mano o di baciarmi in pubblico o di portarmi domani a pranzo dalla tua famiglia. Ti chiedo solo di essere sincera con me e con quello che provi. Questo penso di meritarmelo. Se vuoi veramente stare con me devo sapere i tuoi sentimenti. A partire da adesso!

Mi bacia.

- Dovrei parlartene adesso? E se me lo dicessi prima tu Michael, quello che provi per me? Per te è più facile.

- No, l'ho già fatto in passato e tu sei scappata. Adesso fai un bel respiro profondo, mi guardi negli occhi e mi apri il tuo cuore. Adesso Eva.

- Non sono brava in queste cose.

- Lo so, altrimenti me ne sarei già andato. Non voglio una dichiarazione d'amore in rima o una poesia, devi semplicemente dirmi cosa provi per me.

Hai detto che mi hai pensato tanto, che hai finalmente capito. Beh allora adesso è arrivato quel momento Eva, devi darmi un motivo per restare..

- Se ci provo mi prometti di non ridere di me?

- Eva non lo farei mai, te lo prometto.

- Ok, potrei iniziare col dirti tutte le cose che mi sono mancate di te.

Mi sono mancati i tuoi sguardi, quelli virili prima di possedermi, ma anche quelli sinistri di quando facevo qualcosa di sbagliato. Mi sono mancati i tuoi baci, ti ho sempre detto che al mattino al risveglio mi davano fastidio, ma non era vero e mi sono mancati un casino. Mi sono mancati i tuoi abbracci, quando mi prendevi da dietro e mi stringevi le braccia intorno, non curante di essere in pubblico.

Mi è mancata la tua protezione, perché quando sono con te mi sento sempre al sicuro.

Mi sono mancati i tuoi sorrisi, capaci di cambiare l'esito di una brutta giornata.

Mi sono mancate le tue buonanotte, perché non è vero che non mi piaceva addormentarmi abbracciata a te, ero solo troppo stupida ed orgogliosa da ammetterlo.

E mi è mancato fare l'amore con te, perché sei l'unico che è capace di farmi spegnere il cervello e lasciarmi andare veramente. L'unico di cui mi fidi ciecamente.

Beh non so se per te tutto questo è "abbastanza" ma per me è "tantissimo" per sapere con certezza che sono innamorata di te.

- Abbastanza? Eva ho i brividi, è la più bella dichiarazione che potessi mai farmi.

So quanto sia stato difficile per te. Ti amo Eva e stavolta non vai da nessuna parte, non senza di me! Non te lo permetterò!

Da oggi tu sei mia.

- Michael, credimi stavolta è per restare.

E ci baciamo appassionatamente.


Spazio autrice: Kiki

E anche Eva è capitolata ...

17 secondi per innamorarmi di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora