E' arrivato il caldo, in cielo neanche una nuvola, sarebbe stata una giornata perfetta per scappare al mare. Per fortuna oggi ho messo un vestitino corto, in banca c'era l'aria condizionata rotta tutto il week end, avrei fatto la sauna. Invece non vedo l'ora di togliere i tacchi, adoro metterli per andare al lavoro, ma dopo tante ore sono una vera tortura! Mi fermo davanti alle Grafiche Grimaldi, devo consegnare l'invito della festa di Vale. Resto basita, dalla strada non sembrava così imponente. E' una struttura moderna, tutta di vetro con un'enorme fontana davanti che lancia gli spruzzi d'acqua ad intermittenza ed un meraviglioso giardino perfettamente curato tutto intorno. Sulla sommità 2 enormi "G" in metallo ad indicare "Grafiche Grimaldi".
Entro dalle vetrate automatiche e cerco con lo sguardo la reception per consegnare l'invito. Il pavimento è molto bello, fatto di enormi tavole di legno di rovere spazzolato, ci sono statue stilizzate, quadri astratti e foto in bianco e nero. A prima vista sembra un museo o la sala di una mostra d'arte, gli spazi sono immensi. La reception ha per scrivania un enorme monolite bianco tipo Corian di 5 o 6 metri, sopra solo i pc della Apple, a lato delle enormi vetrate che si affaccino sul meraviglioso giardino. La parete dietro è in carta da parati vintage grigio/verde con proiettate le 2 G dell'insegna ed un enorme orologio digitale.
Dall'altro lato si intravede un salottino con divanetti in pelle e ad ogni angolo enormi vasi con piante ornamentali a foglia larga. Appena entro vengo invasa da un incredibile profumo dalle note aromatiche legnose e speziate.
Cavoli, non mi aspettavo nulla di simile, dev'essere bello lavorare in un simile ambiente, luminoso moderno e minimalista.
Compio la mia missione e saluto.
Esco dall'azienda con il telefono in mano e già vedo scorrere un messaggio di Vale che vuole assicurarsi che non mi sia dimenticata di recapitare l'invito. E' bello che in una società in cui si vive di e-mail e di social, ci sia qualcuno che si prenda ancora la briga di scrivere degli inviti a mano! E che dire di sigillare le buste con la ceralacca rossa: devo riconoscere che la signora Dalla Torre, la mamma di Vale, è veramente una donna di gran classe!
Sto attraversando la strada per raggiungere la mia macchina quando sento un urlo e qualcosa di pesante mi colpisce violentemente gettandomi a terra ad un paio di metri di distanza.
Sento in sottofondo qualcuno che parla, ma la voce mi arriva lontana, ovattata e troppo confusa.
Qualcosa mi sfiora la guancia, forse la carezza di una mano. Sento un peso che mi opprime il torace, faccio fatica a respirare.
Tento di aprire gli occhi ed è lì che lo vedo per la prima volta. Ma non è ancora reale.
La luce intorno a lui è troppo forte, fastidiosa. Non riesco a mettere a fuoco l'immagine. Indossavo gli occhiali da sole, ma devo averli persi nell'urto.
Sono obbligata a richiudere gli occhi, non riesco a fare altrimenti, le palpebre si fanno sempre più pesanti, mi gira terribilmente la testa.
Non riesco a muovere un solo muscolo, si stanno via via intorpidendo sempre di più, sto per perdere i sensi, me lo sento.
Svengo.
17 secondi.
Riapro i miei occhi esattamente 17 secondi dopo.
E' una voce graffiata ed incredibilmente sensuale a comunicarmelo.
Ha contato i secondi che sono stata incosciente.
Adesso posso vedere finalmente i suoi occhi, 2 meravigliosi smeraldi verdi che mi fissano da sopra di me. Ho un brivido che mi corre lungo tutto il corpo.
Allargo di poco il mio campo visivo ed intravedo una bocca carnosa con denti bianchissimi, pelle abbronzata e capelli castani spettinati. Un profumo speziato conquista ogni mia cellula olfattiva.
STAI LEGGENDO
17 secondi per innamorarmi di te
RomanceLui un trascorso da bello e dannato, universitario festaiolo che finisce per sposare la sua migliore amica. Benestante ma da sempre rimasto fedele alle vere amicizie del liceo, si trova a dover gestire un padre egocentrico ed accentratore. Lei amica...