Scordarmi chi ero

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Ushijima era senza fiato, non aveva mai trattenuto il respiro cosí a lungo. Gli piaceva, gli piaceva maledettamente quello che aveva visto: il modo in cui Tendo cantava, la sua voce raschiata, il suo sorrisetto furbo e piú di tutto il suo sguardo penetrante. Wakatoshi sapeva bene perché lo chiamavano Guess Monster, non gli sfuggiva niente, era perfettamente in grado di capire i pensieri e le azioni altrui, ma niente lo stupiva piú di tanto. Tendo ne sapeva sempre una piú del diavolo e questa cosa, unita al suo aspetto particolare, faceva paura a tutti.
Tutti tranne lui, il suo capitano che lo aveva sempre osservato piú di chiunque altro, prima riconoscendo il suo talento e ora, sentendosi assurdamente attratto da quella reincarnazione di Lucifero.
Immerso nelle sue elucubrazioni, non si era nemmeno accorto della comparsa del rosso alle sue spalle, un enorme sorriso sul suo volto e un drink dello stesso colore dei suoi capelli in mano.
"Ushiwaka! Sei venuto davvero!" Esclamò Satori felicissimo, passando un braccio dietro suo al collo e avvicinando il drink al suo naso. Per tutta risposta il castano lo storse, nauseato dal forte odore di alcool.
"Non ti piace?" Domandò inclinando il capo.
"Sembra sangue." Rispose monotono come sempre il castano, ma Tendo, deliziato dalla sua tenera sincerità sorrise lo stesso.
"Non per niente si chiama Bloody Mary." Precisò tutto allegro, continuando a tenere il bicchiere di plastica sotto al mento del castano.
"Non riesco a berlo, l'odore mi nausea."
Il middle bloker allora si avvicinò con il volto alla cannuccia, portando la sua testa vicinissima a quella di Ushijima e prendendo un sorso abbondante di liquido rosso.
"Mettiamola cosí, se lo bevi avrai firmato un patto con me."
Ushijima non capiva davvero di cosa stava parlando il rosso, puntò i suoi occhioni verdi in quelli del compagno per invitarlo a spiegargli cosa intendesse.
"Secondo molte leggende i mortali possono stipulare dei patti con i demoni bevendone il loro sangue."
"Ma tu non sei davvero un demone." Rispose perplesso Wakatoshi. Tendo allora gli si avvicinò ancora di piú, soffiandogli sull'orecchio e facendolo rabbrividire.
"Cosí però é piú divertente." Il tono di voce ritornò ad essere quello del Tendo che aveva cantato sul palco, il capitano dello Shiratorizawa rivide le scene del concerto davanti ai suoi occhi e il solo pensare a Tendo che crollava in ginocchio a petto nudo, gli fece avvicinare la bocca alla cannuccia istintivamente.
Bevve tutto il liquido rossastro, la gola bruciava, la testa si faceva un tantino piú leggera ogni volta che deglutiva, i suoi occhi andarono alla ricerca di quelli piú piccoli del Guess Monster.
Per la prima volta pensò a quanto fossero scuri e poco vivaci, come se avessero visto troppe cose brutte. Purtroppo l'empatia non era il forte di Ushiwaka e quel raro pensiero durò giusto il tempo di formularlo, poi il castano si perse -per la millesima volta in quella serata- a guardare quel volto dalla pelle chiarissima che gli si avvicinava piano.
Tendo aveva ancora un braccio intorno alle sue spalle, gettò via il bicchiere ormai vuoto e strinse anche l'altra spalla del suo capitano. Il rosso si sentí davvero un diavolo tentatore, con il suo sguardo che catturava quello lucido di Ushijima, le braccia che scendevano verso il basso, lungo la sua schiena ampia, arrivando fin sopra ai fianchi. Dal canto suo il castano era completamente assuefatto, non si rendeva pienamente conto di star giocando col fuoco e la paura di scottarsi era stata seppellita da quel desiderio improponibile di scoprire tutto quello che Tendo Satori aveva da offrirgli.
"Mi spiace interrompere le vostre pomiciate, ma non posso lasciare che i tuoi amici facciano danni qua dentro, quindi se non vuoi che vi sbatta fuori risolvi il problema rosso."
Al risuonare di quella voce familiare, Tendo si staccò lentamente dal suo corpo, privandolo di una sensazione fin troppo piacevole, spostò la sua attenzione verso il loro interlocutore, scoprendo con sorpresa a chi apparteneva quel tono indispettito.
"Certo che hai una bella faccia tosta a parlare con me di casini Yaku." Il nanerottolo tremò a quelle parole, abbassando la testa di scatto ed emettendo un suono gutturale che voleva essere una risata, ma a Wakatoshi semprò piú un gemito di dolore.
"Fatti gli affari tuoi Tendo."
Il rosso ridacchiò prima di sorpassare Morisuke di un paio di passi, invitando subito dopo il castano a seguirlo.
"Senti pel di carota, non giudico quello che fai ne voglio immischiarmi nella tua vita, ma vedi di ponderare bene le tue scelte, il tuo fidanzato é una persona davvero problematica." Disse solo Satori, marcando quella parola quasi con astio. Ushijima anche quella volta lo seguì e basta, conscio di quanti pezzi stavano comparendo in quel puzzle ancora non risolto, di cui proprio il Guess Monster sembrava la chiave.

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