Nel momento in cui trovo il mio equilibrio, e Malfoy Manor incombe su di me, alzo la mano e busso rumorosamente all'enorme porta. Il legno mi fa male alle mani. La porta si apre cigolando quasi subito e un paio di piccoli occhi lucidi si guardano intorno. Li riconosco immediatamente come appartenenti all'uomo che mi ha fatto entrare la notte della morte di Silente- quasi un anno fa ormai. La sua voce è più sottile di quanto ricordo, quasi stanca. "Sì?"
"Sono qui per vedere Draco Malfoy," dico; le mie esatte parole dell'ultima volta che sono stata qui
"Il tuo nome?"
"Pansy Parkinson", dico; le parole escono fuori dalla mia bocca prima che possa fermarle.
Stringe gli occhi su di me. "Non ti conosco?"
Il mio cuore salta un battito. "Io - io dovrei sperarlo," dico, cercando di sembrare arrogante. "Sono una Parkinson. Sicuramente conosci i Parkinsons."
"Sì, sì certo che li conosco", mente, guardandosi dietro, come se cercasse aiuto. "Ma io...mi dispiace dirlo, non ci aspettavamo davvero degli ospiti."
"Nemmeno amici intimi dei proprietari di questa casa?"
L'uomo dagli occhi luccicanti torce le dita, ma ora la porta è più aperta - abbastanza larga da permettermi di vedere all'interno. Il corridoio è deserto, quindi potrei facilmente entrare di soppiatto nella casa principale. Il tempo sta finendo, o lui mi lascia passare o io lo stordisco. Ma ne ho il coraggio?
"Sì, certo, hai ragione", sta dicendo. "Ma la sicurezza è la priorità, signorina, sono sicuro che capisce. Se solo potesse aspettare lì, chiamo il signor Lucius-"
Mi lancia un sorriso imbarazzato e untuoso e si gira per andare, avvicinandosi per chiudere la porta - e colgo l'attimo.
"Stupeficium" sibilo e mi precipito in avanti, aspettando a malapena di vederlo cadere. Considero, brevemente, chiudere la porta e trascinare il suo corpo sbalordito fuori dalla vista - per farmi risparmiare più tempo - ma se qualcuno mi avesse sorpreso a farlo, sarebbe tutto inutile.
Con il cuore che batte di euforia, richiamo disperatamente la mente alla notte in cui Silente è morto, quando Draco mi ha portato nella sua stanza. Corro su per l'enorme scalinata, più veloce di quanto abbia mai corso prima. Ricordo i dipinti, le vaste opere d'arte che rivestono le pareti, ma se non fossi stata così occupato a fissarlo, potrei ricordare se era una destra o una sinistra quella che seguiva ... Raggiungo la cima delle scale, non ho ancora deciso. Sto in piedi, guardando freneticamente in entrambe le direzioni, cercando disperatamente di ricordare, ma non serve a niente.
C'è un grido. E il mio cuore si ferma. Guardo dietro di me e ci sono sei - forse sette - uomini, che scivolano nel corridoio, sette paia di occhi fissi nei miei. E poi corrono, prendendo le scale a due a due.
E poi mi ricordo. 'La destra della casa si affaccia sul giardino e la sinistra si affaccia sul bosco. Sai come puoi pensare le cose, senza rendertene conto nemmeno di pensarle? Ho scelto la sinistra, ma non ci ho mai pensato molto. Io mi rendo conto solo ora che mi è sempre piaciuta l'idea di essere libero'.
Il mio corpo sta precipitando a sinistra prima ancora che la mia mente glielo abbia detto. "Draco!" urlo. "DRACO!"
Per favore sii qui, per favore sii qui.
Riesco a sentire i passi dietro di me, tuonare dove sono appena passata, e so che mi prenderanno. "Draco!"
Un braccio ruvido afferra il mio, costringendomi a fermarmi. Ogni centimetro di me inizia a farsi prendere dal panico ora. "Woah, piccola signorina." Un uomo dall'aspetto sporco mi guarda fisso in faccia, puzzando di alcol. "Cosa abbiamo qui?"
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Caro Draco // traduzione
Fanfiction" rimani ancora un po' " cc: @malfoyuh Ho cercato di fare la traduzione, non sarà magicamente bella come quella della vera autrice ma ci ho provato :)