A bit special~ (Woosan)

I Just Want To Protect You

Yeosang's POV
Guardo Woo che torna a farsi vedere del tutto, rimanendo di nuovo in silenzio senza degnarmi di uno sguardo.
"Dovresti mangiare, il tuo corpo ha bisogno di riprendersi... In fondo San è uscito proprio per questo. Per comprarti qualcosa che potesse tirarti su di morale anche se solo di un minimo. Te la senti?" gli chiedo con un piccolo sorriso e lui scuote la testa per negare

"Aish... Allora provaci tra un po'. Non posso immaginare cosa tu stia provando e quali pensieri si stiano formando nella tua mente, ma credo che tentare di distrarti sarebbe inutile. Starai provando anche del dolore fisico, giusto?" sussurro e lui annuisce velocemente
"Ti direi di prendere un antidolorifico, ma a stomaco vuoto ti farebbe più male che bene. Cosa vuoi fare? Posso fare qualcosa per te?"

"Non... Penso" finalmente posso risentire la sua voce, anche se in maniera molto lieve "Esiste... Uno psicologo... Senza appuntamento? Forse potrebbe aiutarmi..." mi domanda alzando il viso.
Io tiro un Sospiro che potrebbe anche essere di sollievo, il fatto che stia cercando un aiuto professionale è molto positivo.

"Di mia conoscenza no. Tuttavia, un mio amico fa questa professione e se non ha un altro paziente in questo momento, potrei chiedergli un favore. Conoscendolo ti ascolterebbe senza farci pagare, perché è davvero un bravo ragazzo. Dammi un attimo che lo chiamo, mh?" lui si mette seduto e mi stringe la mano, annuendo.
È il tuo modo di ringraziarmi, vero?

Telefono il mio amico Hongjoong che fortunatamente mi conferma di poterlo ricevere anche subito, e lo aiuto ad alzarsi, sentendo diversi lamenti di dolore da parte sua, soprattutto quando si va a cambiare in bagno. Non appena esce lo costringo a mettere sotto i denti uno degli snack o temo che potrebbe non reggersi in piedi da solo ed arriviamo allo studio dello psicologo una trentina di minuti dopo.

"Sei sicuro di volerlo fare?Se non te la senti va bene lo stesso" gli domando premuroso ma scuote la testa in risposta
"V-voglio provare a stare meglio... A l-liberarmi prima che torni S-San. L-lo faccio per lui..." commenta e noto che sta cercando di parlare normalmente.
Come è possibile che anche in un momento simile tu stia mettendo qualcun altro prima di te? Sei davvero unico e speciale, amico mio
"D'accordo... Allora buona fortuna. Spero davvero tanto che possa aiutarti il suo intervento. Aspetterò qui fuori finché non avrete finito. A dopo" gli dico con un piccolo sorriso e lentamente la sua figura sparisce dietro la porta della stanza.

San's POV
"Oh? Dove è il maestro Wooyoung? Tu chi sei?" mi chiede giustamente il ragazzino credo 15enne alunno di Woo
"Piacere, sono Choi San, chiamami pure San e basta. Ecco, il tuo insegnante ha avuto un problema stamattina e non è potuto venire, così ha mandato me a sostituirlo... Sí, prima che tu lo chieda, sono il suo ragazzo. Anche io ballo, quindi dovrei essere in grado di insegnarti la coreografia visto che l'ho recuperata. Ci stai?" faccio un sorriso incoraggiante non volendo mostrare la mia preouccupazione e lui accetta sorridendo a sua volta.

Le cose come previsto vanno più che bene e lavoriamo senza troppi problemi fino alla fine della sua ora. A quel punto mi saluta ringraziandomi di aver preso il posto del mio piccolo e vado avanti anche con le altre due ragazze allo stesso modo.
Ora capisco perché Woo ami così tanto fare questa professione... Ti dà soddisfazione, ti fa sentire importante.

Yeosang mi manda un messaggio che stamattina sono andati da uno psicologo e sembra che abbia fatto bene a Woo, sembra più disposto a parlare con me... Questo è un gran sollievo. Allora, avendo terminato tutto, torno a casa nella camera trovandolo ad aspettarmi. Il suo amico è appena andato via dato che lo ho avvertito che a breve sarei arrivato, e finalmente abbiamo un po'di spazio per noi, per affrontare tutto questo da soli...

"Sono qui. Hai fame? Hai fatto colazione con quello che ho portato?" gli chiedo premuroso entrando nella stanza"
"Mi ha quasi obbligato perché ero... Moto debole" sussurra di rimando "Ma ancora non... Ho voglia di mangiare. Non me la sento" mi risponde guardando le sue dita.
È a disagio