Capitolo 7

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Non riuscivo a darmi pace perciò mi cambiai e cercando di non farmi scoprire mi diressi verso la capanna di Hagrid. Per fortuna arrivai davanti alla porta senza essere vista. Bussai. Hagrid mi venne ad aprire quasi subito e non sembrò affatto sorpreso nel vedermi. <<Ciao Hagrid, scusa per l'ora ma non riesco a darmi pace. Già non dormo se in più devo passare la notte a crogiolarmi nei miei pensieri penso che domani finirei dritta in infermeria.>> Dissi tutto d'un fiato guardandolo negli occhi. Si sistemò sulla sua poltrona e mi fece segno di copiarlo e di sedermi anch'io. <<Ciao Hermione, lo so che non sai più cosa pensare e ti capisco, davvero, ma non posso dirti altro. Vorrei poterti spiegare tutto per evitarti questa sofferenza ma soprattutto per evitare che tu ti caccia nei guai, ma non dipende da me. Non mi riguarda in prima persona e ho fatto un giuramento. Un giuramento che non posso proprio romperlo. Se vorrai sapere di più, se questa curiosità ti uccide, l'unica persona che potrà risponderti è proprio Draco.>> Un giuramento? A chi? Ma quante cose mi sono state nascoste e perché. Vorrei proprio sapere cos'è tutto questo mistero. Che nervoso! <<Hagrid lo sai che con quell'essere non parlo e non parlerò mai. Dopo tutto quello che ha fatto non merita, almeno da parte mia, nessuna considerazione.>> <<Herm non è così, fidati. Ci sono cose che non puoi sapere. Secondo te sarei andato a prenderlo dopo tutto quello che è successo se fossi sicuro che è colpevole? Se ci sono andato è perché so che è innocente e che le cose non sono così come sembrano. Certo, è più facile dare peso solo ai fatti così come sono accaduti, ma se anche tu con la tua intelligenza di sforzassi un po' di più capiresti molte cose.>> Non avevo mai sentito Hagrid parlare così. Ero sorpresa. Ma resta il fatto che io non mi bevo la storiella dell'innocenza e del pentimento. C'è sotto qualcosa e sono pronta a tutto per scoprirlo. Rassegnata passai il restante tempo in casa sua a parlare dei lavori fatti sul campo di Quidditch e poi tornai, sempre senza farmi scoprire, nel mio dormitorio.

Draco's pov

Seguì la McGranitt nel suo studio. Avevo le mani sudate e il fiato corto. Era la prima volta che la rivedevo dopo quella notte. Non sapevo cosa aspettarmi. Ma avevo smesso di scappare da un po' e di sottrarmi dalle mie responsabilità. Da quel punto di vista Draco era maturato. Sempre un po' codardo però. Mi fece accomodare di fronte a lei sulla poltroncina dall'altro lato dell'imponente scrivania. Aspettai che si sedette e feci lo stesso anch'io. Stavo cercando di migliorare anche il mio lato da gentleman, sempre che ne avessi uno. Iniziò subito a parlare. <<Signorino Malfoy sono molto contenta di vederla qui sano e salvo. Ho temuto il peggio per lei sa? Non ero convinta che avrebbe sopportato così a lungo l'esilio. Ma mi ha stupito, ancora una volta. Sarà un percorso difficile quello che le aspetta, soprattutto riconquistare un briciolo di fiducia da parte dei suoi compagni, di casa o meno. Nessuno sa cosa è successo e cosa l'ha spinto a farlo, ma sappia che sono orgogliosa di lei e di come ha affrontato la situazione. Non pensavo che l'avrei mai detto, ma quello che lei ha fatto per la sua famiglia va al di là delle aspettative che riservavo nei suoi confronti. Se ha bisogno di sfogarsi, di sfogare la sua rabbia, di una spalla su cui piangere o semplicemente di raccontare a qualcuno tutto quello che è successo, io sono qui pronta ad aiutarlo e ad ascoltarlo.>> Le sue parole mi toccarono nel profondo dove ero convinto nessuno potesse più arrivarci. Mi ero costruito negli anni una corazza ed avevo indossato una maschera per evitarmi ogni tipo di sofferenza. Ma la McGranitt riuscì a trapassarla. Dopo anni ho visto negli occhi di qualcuno una sincera preoccupazione nei miei confronti, ma soprattutto ho visto che di me a qualcuno ancora importava. Risposi con un semplice <<Grazie, davvero. Per tutto.>> Sapevo che altre parole potevano risultare superflue. Detto questo la professoressa McGranitt mi spiegò cosa avremmo fatto nei giorni successivi. <<Stiamo cercando di ripristinare quanto è stato distrutto durante la Guerra Magica per poter dare la possibilità agli studenti di tornare per iniziare il nuovo anno scolastico. Domani sarà il turno degli spogliatoi del campo da Quidditch e poi se rimarrà del tempo ci occuperemo dell'ala ovest del castello e del ponte andato distrutto. Ah quasi mi stavo dimenticando. Le regole rimangono le stesse di sempre. Non si può girare per la scuola di notte, i pasti saranno serviti agli stessi orari che di tutto l'anno e non si possono fare incantesimi al di fuori di quelli da noi insegnanti concessi. Tutto chiaro?>> Era di nuovo la McGranitt di sempre. Feci un segno di assenso, mi alzai dalla poltroncina e mi diressi verso l'uscita. Prima, però, avevo una domanda che mi tormentava da quando ero entrato dall'ingresso principale. <<Prof...Preside come mai la Signorina Granger è qui?>> <<Non spetta a me dirle le motivazioni di questa sua decisione, se vorrà glielo chiederà lei. Tanto passerete del tempo assieme, che lo vogliate o meno. Buonanotte Signorino Malfoy.>> <<Buonanotte Prof...Preside.>> Quanti misteri. Ma poi io e la Granger insieme? E' una battuta? Ci odiamo. "No Draco, niente più odio, l'hai promesso." Ecco, la mia coscienza mi faceva presente cosa mi ero ripromesso. Con questi pensieri mi diressi a passo spedito verso i sotterranei dove c'era il mio dormitorio. Passai davanti all'Ufficio del direttore della Casa Serpeverde e mi venne una stretta allo stomaco. Mi fermai davanti alla sua porta. Quante volte ero entrato là dentro, quante volte avevo parlato con il Professor Piton e adesso lui era morto. Sentivo di nuovo l'esigenza di farmi del male, di provare dolore e perciò scappai all'interno del dormitorio. Corsi fino a raggiungere la mia stanza. Entrai e chiusi la porta. Vidi, per fortuna, tutti i miei bagagli e decisi di farmi una bella doccia, mettermi il pigiama e trovarmi qualcosa da fare per passare la notte. Tanto non avrei dormito. Non dormivo da tempo ormai.




Troppi misteri dietro al ritorno di Draco e altrettanti misteri per la permanenza a scuola di Hermione. Dovranno anche collaborare. Chi farà il primo passo? Spero vi piaccia. Un bacio. 

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