Capitolo 13

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PICCOLA SCENA A SFONDO EROTICO


Draco's pov


Per svuotare la mente sapevo che non bastava una semplice doccia fredda. Il pensiero di quella mezza babbana mi tormentava, non riuscivo a togliermi dalla testa la visione delle sue cosce nude, delle sue gote rosee, del suo profumo e dei suoi capelli ancora inumiditi. Il peggio era che tutto ciò mi provocò un'ennesima erezione e dovetti per forza toccarmi per ristabilire l'equilibrio. Mentre lo facevo, sotto l'acqua gelida che scorreva veloce sulla mia pelle, mi si parò davanti l'immagine delle sue labbra. Quanto avrei voluto che fossero proprio loro a regalarmi piacere. Mi bastò solo questo per raggiungere finalmente l'orgasmo tanto atteso. Maledetta. Nessuna mi aveva mai portato a tanto. Era umiliante dover ricorrere alla mia mano per soddisfare i miei desideri. Mi finì di sciacquare, evitando di pensare ancora a quella piccola stronza e uscì dalla doccia. Mi misi un asciugamano attorno alla vita e mi diressi in camera. Mi misi un pantalone di tuta rimanendo a petto nudo, aprì la finestra e mi sedetti sul davanzale. Dovevo pensare a come recuperare quel libro senza essere scoperto.


Hermione's pov


La notte passò e solo il pensiero di rivederlo mi provocava dei conati. Ma non li avrei dato la soddisfazione di farmi vedere in quello stato, di farli capire che quel bacio mi aveva scosso terribilmente. No io ero forte, avevo affrontato cose peggiori e più pericolose, quindi dovevo solo concentrarmi sul mio lavoro e ignorarlo come avevo sempre fatto. Finito di vestirmi mi diressi a fare colazione. Prima di varcare l'ingresso della Sala Grande presi un bel respiro. Entrai e andai verso il mio posto senza spostare lo sguardo dal mio cammino. Mi sedetti e aspettai che la colazione fosse servita. Mi sentivo osservata e sapevo anche da chi ma mi imposi di far finta di nulla e continuare a bere il mio latte senza alzare lo sguardo dalla tazza. Poco dopo mi si avvicinò Hagrid con il suo solito sorrisone e mi invitò a seguirlo. Nemmeno mi accorsi che a noi si affiancò anche il furetto. Appena fummo in cortile Hagrid parlò. <<Buongiorno ragazzi, spero abbiate dormito bene e riposato abbastanza perché oggi ci tocca rimettere in piedi tutta la cancellata e il ponte d'ingresso. Siete pronti?>> Annuimmo e poi seguimmo Hagrid verso destinazione. Ringrazia mentalmente Hagrid quando ci disse di dividerci i compiti, almeno non dovevo sopportare la sua vicinanza.

Era da poco passato il tramonto ed ero veramente esausta. Ci stavamo dirigendo verso il castello quando la McGranitt irruppe all'improvviso e disse a Malfoy di seguirla nel suo studio. Stavo per recarmi al mio dormitorio quando la curiosità mi assalì e cambia strada dirigendomi verso l'ufficio della Preside. Quando fui ad un passo dalla porta, esitai. Poi decisi di avvicinarmi con l'orecchio per scoprire di cosa stessero parlando. Sentì la professoressa informare Malfoy di una lettera presente nell'ufficio di Silente e che nessuno doveva venirne a conoscenza. Sobbalzai quando sentì il rumore di una sedia muoversi e corsi a nascondermi. Dovevo scoprire di che lettera parlavano.

Dopo cena corsi subito in camera mia. Dovevo assolutamente architettare un piano per arrivare allo studio di Silente e trovare la lettera senza essere vista. Presi di nuovo la Mappa del Malandrino e controllai i movimenti del corpo insegnanti, di Gazza e di Malfoy. Quando fui certa di essere libera di muovermi mi avviai verso lo studio. Arrivata davanti alla porta entrai e richiusi immediatamente la porta. Mi faceva uno strano effetto essere là dentro, tutto era rimasto immutato, come se il tempo si fosse fermato alla notte dell'omicidio. Presi la bacchetta e pronunciai <<Accio lettera>> sperando mi portasse quella giusta. Forse la fortuna era dalla mia parte perché cadde tra le mie mani la lettera che cercavo. Era indirizzata al Ministero della Magia. Strano pensai. Con le mani tremanti la aprì e iniziai a leggerla.


"Carissimi,

con questo mio scritto, datato il 15 di giugno, poco prima della mia dipartita, volevo informarVi di quanto avverrà la notte della mia scomparsa. Il signorino Draco Lucius Malfoy fu incaricato sotto minaccia dal Signore Oscuro di uccidermi per dimostrarli la sua completa fedeltà. Fu minacciato con la sua vita e quella dei suoi genitori, se non avesse portato a termine la missione sarebbe stato ucciso, prima però avrebbe assistito alla tortura ed uccisione dei suoi genitori. La mia vita ormai era comunque segnata da una maledizione oscura potentissima dove il mio carissimo amico e fidato docente Severus Piton aveva cercato di arginarla più che ha potuto. Con Severus architettammo un piano: sarebbe stato lui stesso a compiere il gesto di uccidermi, per evitare al Signorino Malfoy di macchiarsi di questo crimine. Anche la professoressa McGranitt era a conoscenza di questa situazione e appoggiò in pieno la mia scelta. Detto questo, vorrei che l'accusato fosse assolto di ogni crimine a lui imputato. E' innocente e ogni sua azione futura a questa data è stata causata dalle ripetute minacce fisiche e psicologiche subite. Chiedo, infine, che come pena li sia dato l'esilio e il disarmo, fino a nuovo ordine del preside che prenderà il mio posto ad Hogwarts. Spero prendiate atto delle mie parole e rispettiate la mia scelta. Detto questo vi auguro una buona giornata.

Cordialmente

Albus Percival Wulfric Brian Silente

Sotto firmato

Severus Piton

Minerva McGranitt"

Ero scioccata. Non poteva essere vero. Caddi in ginocchio e delle lacrime scesero dai miei occhi. Malfoy era veramente innocente e per di più era stato torturato e minacciato. Dovevo parlare con l'unico che poteva darmi delle risposte: Hagrid.



Eccoci qui. Finalmente Hermione scopre in parte la verità su Draco. Ma sarà pronta ad accettarla? Un bacio

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