Capitolo 9

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Le tre pesti andarono uscirono fuori in veranda a giocare, mentre Encarni e Josè se ne andarono in cucina lei per cucinare e lui per finire il discorso di natura calcistica che gli stava facendo ( che poi alla fine era un monologo dato che lei non lo ascoltava per niente). In un nano secondo si volatilizzarono tutti ed io rimasi sola con los dos hermanos seduti sul divano. Ero in super imbarazzo e soprattutto avevo ricominciato ad avampare. Cercai di defilarmi e feci per raggiungere i due anziani coniugi in cucina ma le parole di Juanmi mi fecero voltare e mi inchiodarono lì. Merda! Pensai nella mia testa.
- Allora Claudia come ti trovi da Napoli ad essere venuta a Motril? Come ti sembra? che ne dici dei nostri vecchi e come li hai conosciuti? -
Si stavano interessando a me?! Ero al settimo cielo ma non riuscivo davvero a rispondere. Presi coraggio e gli raccontai a grandi linee ciò che avevo raccontato già in precedenza ai coniugi Callejon. Gli dissi che Motril era una cittadina deliziosa e che mi piaceva tantissimo. Poi gli raccontai di come trovai l'annuncio per caso e cominciai a lavorare dai loro e che li adoravo. Mi avevano accolto in casa loro come una nipotina. Poi arrivò il turno di Josè che mi chiese spiegazioni sul tatuaggio.
- Beh... un giorno mentre ero fuori con dei miei amici, uno di loro che voleva fare il tatuatore, mi disse che si era da poco comprato il kit per farli e che per testarlo avrebbe fatto un tatuaggio gratis a chiunque si fosse proposto. All'inizio nessuno si propose poi dopo un po' di tempo e parecchia insistenza da parte dei miei amici mi convinsi a provare. -
- E perchè hai scelto quella scritta? - mi chiese Josè incuriosito.
- Ho sempre seguito il calcio fin da bambina. Ero un po' la maschiaccia della situazione e quando andavo a giocare a pallone con i miei amici loro mi raccontavano affascinati dei loro campioni o idoli. Così cominciai a seguire anche io il calcio, ma divenni una tifosa accanita del Napoli solo due anni fa. All'inizio c'era Lavezzi che era il mio preferito ma quando se ne andò avevo timore che saremmo retrocessi a breve; ero molto pessimista. Poi l'estate scorsa, nel 2013 sei arrivato tu! Nonostante tutti fossero scettici, già dal gol contro il Bologna, capii che eri semplicemente sottovalutato e che avresti fatto grandi cose. Io di solito ho occhio per queste cose ed infatti... Ci hai regalato grandissime soddisfazioni e sei diventato il mio giocatore preferito. Mi hai fatto vivere un sacco di bei momenti, perciò dato il mio amore per il calcio, dopo aver appena vinto una partita contro la Juve, ho capito che il soggetto migliore che potessi scegliere era questo e non credo che me ne pentirò mai. - dissi sorridendo e strizzandogli l'occhio.
- Wow! - esclamò Josè facendomi avampare immediatamente. - Di solito quando parlo con le mie fans non fanno altro che idolatrarmi e dirmi che sono perfetto. Mi guardano come se fossi Dio sceso in terra e non fanno altro che parlare della mia presunta "bellezza" che tra l'altro io non vedo. Tu invece mi hai semplicemente ringraziato per averti fatta sorridere con qualche mio gol. Sei diversa, non sei come le altre. Sei semplice e gentile, aveva ragione mia madre. Mi piaci! E ti ringrazio per la tua dimostrazione di affetto nei miei confronti scrivendoti indelebilmente sulla pelle il mio nome! - esclamò infine. Quelle parole funsero da narcolettico e mi stordirono completamente finchè Juanmi non mi riportò alla realtà con un'altra domanda.
- Di un po', immagino la felicità dei tuoi quando lo videro. - ridacchiò lui.
- Eh, cosa? - dissi cascando completamente dalle nuvole. - Questo? - chiesi sollevando il polso sinistro e senza aspettare risposta continuai:
- Porca miseria! - esclamai. - Mia madre era furiosa, si arrabbiò come una iena e me ne diede così tante. Non l'avevo mai vista così e credo che me lo ricorderò a vita. Ancora oggi se apriamo l'argomento finiamo col litigare. - ridacchiai per poi proseguire. - Mi mise in punizione per 3 mesi e mi impedì di guardare le partite del Napoli. Fortunatamente con la scusa che andavo a studiare, mi imbucavo a casa di una mia amica e non me ne sono persa una. - dissi io. I due gemelli ridevano a più non posso sentendo il mio racconto.
Poi Juanmi si spostò un po' in modo da lasciare uno spazio vuoto tra lui e il fratello e cominciò a battere con il palmo della mano in quel posto invitandomi a sedermi lì. Io non me lo feci ripetere due volte, mi alzai dal pouf sul quale mi ero accoccolata e mi misi tra i due gemelli. Era una sensazione stupenda di calore e protezione, tra quei due corpi. Sarei rimasta lì anche tutta la vita. Josè tirò fuori l' I-phone di tasca e cominciò a scattare delle foto con noi tre. Erano due totali cazzoni ahahaha! Mi facevano morire dal ridere e non ce la facevano proprio. Sopratutto Josè che si lasciava andare a momenti di pazzaria completa al contrario di Juanmi che più si conteneva. Vennero delle foto allucinanti con certe facce che se le avessero viste le fans... Addio amore e perfezione! Ahahahaha! Dissi a Josè che me le doveva assolutamente passare in qualche modo e così ci scambiammo i numeri di telefono, dopodichè anche Juanmi pretese che ce li scambiassimo. Mi feci le migliori risate della mia vita quella sera ed in più avevo rimediato i numeri di cellulare dei miei amati!

Tornata a casa rimuginai su quella giornata piena zeppa di cose meravigliose. Come poteva essere che in una giornata sola potessero capitare tutte quelle cose belle? Ancora non mi capacitavo: avevo conosciuto loro, i gemelli Callejon! Spedii a letto i miei fratelli e finalmente scivolai anche io sotto le lenzuola. Spensi la luce, spalancai la finestra e appoggiai il cellulare sul comodino e poi andai a dormire. Proprio mentre stavo per prendere sonno lo sentii vibrare e vidi lo schermo illuminarsi. Mugugnando su chi poteva essere allungai un braccio per prendere il cellulare e guardai il diplay era una notifica di instagram, sbuffai ma ero curiosa quindi andai a guardare. "Sei stata taggata in una foto da @jcallejon21 e da @juanmicallejon11". Che cazz...?? Strabuzzai gli occhi. Entrambi avevano messo una foto fatta quella sera il primo scrivendo: "Che giornata meravigliosa passata con la mia fan n°1 Claudia! Te quiero mucho!" e il secondo "Sei una persona stupenda sorellina! Giornata spettacolare con la mia famiglia. Te quiero mucho!". Non potevo crederci! Ero senza parole... Rimasi per ben 10 minuti incantata a guardare il display del mio telefono come una cretina passando da una foto all'altra con la paura che scomparissero o che me le fossi sognate. Appurato che le avevano pubblicate davvero, gli risposi con "La giornata più divertente della mia vita. Grazie di tutto! <3" e " Mi hai fatto sentire come se fossi nella mia famiglia e mi hai fatto morire dal ridere. Grazie della splendida giornata! <3".
Mi sembrava tutto un sogno. L'ultima volta che mi addormentai così felice non riesco neanche a ricordarla. Grazie a loro ora il mio sorriso era molto più radioso.

Mi è bastato un tuo sorriso! || José Callejón Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora