"Driiiin...Driiiin....Driiin"...
-Mpfpsfpsfp... Sta sveglia di merda! - urlai io. Tornai a sonnecchiare riappoggiando la testa sul cuscino dopo aver fermato quell'aggeggio infernale. C'era silenzio, troppo silenzio. Stavo pensando... C'era qualcosa che dovevo fare...
- Oh cazzo! - mi ero totalmente dimenticata che dovevo andare a casa dei gemelli. Tra l'altro Giulio e Marta erano rimasti a dormire lì per stare insieme alla piccola Nina. Mi dovevo muovere!Ero appena uscita dall'ospedale e mi stavo dirigendo verso casa di Encarni e Josè quando ricevetti la telefonata di Nekana.
- Cla senti, oggi vai dai gemelli?- mi chiese lei.
-Sì, stavo giusto per avviarmi verso casa loro. Tu ci sei?-
- Veramente io sono già lì. Le tre pesti e Encarni e Josè sono già svegli; i gemelli invece, si devono ancora alzare, una buona occasione di riuscirli a beccare a torso nudo. - disse lei con aria maliziosa.
- Magari. -sospirai io con aria trasognata. - Daiii!!! Ma lo vedi cosa mi fai dire e pensare?!- Lei scoppio a ridere e poi continuò:
- Comunque ti ho chiamato per avvertirti che oggi andiamo tutti al mare! Encarni si è raccomandata di dirti di portare costumi e asciugamani sia per te che per le pesti. Ci saremo tutti, ma proprio tutti, anche i gemelli. -
- Cosaaa? No, ma sul serio?!... Si, ma sia chiaro, io non mi metto il costume. Mi vergogno troppo e poi davanti a loro...-
- Ma che cazzo dici? Come se avessi qualcosa di cui vergognarti. Sei magra, hai un bel fisico, anche se non lo vedi, sei bellissima, quindi non rompere e spacca tutto! -
- Vedremo...- risposi io molto poco convinta. - Beh, allora ci vediamo tra poco-
- Sì, a tra poco e ricordati quello che ti ho detto. - e così dicendo attaccò.
Perfetto mi avevano incastrata. L'idea di passare una meravigliosa giornata con loro mi entusiasmava parecchio ma diciamo che l'estate non era proprio la mia stagione. Prima di tutto ho la pelle bianchissima e se mi lasci per più di 5 minuti sotto il sole, solo in costume e senza protezione quando torni ho già preso fuoco. Devo stare molto attenta, beati i miei fratelli che non anno di questi problemi. Poi mi vergogno ad andare in giro col bikini, non mi sento a mio agio, figuriamoci davanti ai gemelli. Sospirai sconfitta e feci marcia indietro per tornare verso casa. Appena arrivata mi cambiai con una maglietta un po' lunga ed un paio di pantaloncini con sotto un normalissimo costume a due pezzi. Presi i costumi da bagno per i miei fratelli, un cambio di vestiti per tutti, protezione solare 50, asciugamani (rigorosamente del Napoli) e ciabatte. Infilai tutto in un borsone e andai verso casa Callejón. Erano le 8.30 quando bussai alla loro porta. Mi venne ad aprire Josè in tenuta da spiaggia, che consisteva in una camicia "Hawaiana" ed un costume/pantalone che gli arrivava alle ginocchia.
- Buongiorno querida! - mi disse abbracciandomi e facendomi entrare. Posai il borsone vicino all'appendiabiti e salutai tutti.
- Guapa! Allora hai portato la roba? - mi chiese Encarni mentre vidi che metteva dei tramezzini in una borsa.
- Certo, è tutto dentro quel borsone. -dissi indicandolo.
- Perfetto! - disse lei facendomi l'occhiolino. -Ora, dobbiamo solo svegliare quei due. - concluse riferendosi a Josè e Juanmi.
- Vado io abuela. - disse Nina tutta contenta. Volò su per le scale ed iniziò ad urlare:
- Tiooooss, svegliateviii!!! -
Dopo 5 minuti la rivedemmo precipitarsi giù dalle scale per rimettersi a giocare con i miei fratelli e poi con molta, molta calma arrivarono pure quei due. Sembravano due modelli con quei pantaloncini e quelle canottiere aderenti. Erano bellissimi.
- State ancora così?! - disse Encarni in tono severo. - Filate a vestirvi! -
- Agli ordini Generale...- disse Juanmi sbadigliando. Josè invece riuscì a fare solo dietro front.
- Vado a fare i letti. - dissi io
- Ok querida, grazie. - mi disse Encarni sorridendomi.
- Aspetta che ti do una mano. - disse Nekana seguendomi.
Cominciammo a fare tutti i letti fino ad arrivare a dover fare quelli di Josè e Juanmi. Nekana andò in una camera ed io nell'altra. Appena entrai mi trovai faccia a faccia con Josè che indossava solo i boxer. Arrossi subito, mi portai una mano sugli occhi e mi girai:
- Scusa, scusa, scusaaaa! - urlai.
- Tranquilla. - mi disse lui sorridendomi e togliendomi la mano da davanti gli occhi, mentre nel frattempo si era messo pure lui un pantaloncino. Mentre lui si finì di vestire ed io di fare il letto ci mettemmo a chiacchierare. Lui non faceva altro che fare battute facendomi spanciare dalle risate. Più lo guardavo e più mi faceva impazzire.
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Mi è bastato un tuo sorriso! || José Callejón
FanficClaudia è una ragazza messa a dura prova dal destino a cui verrà tolto tutto fino a quando non vedrà il suo sorriso, quello dell'unico uomo che l'ha sempre fatta sognare con i suoi gol e che ora la farà sentire finalmente amata! Nota dell'autrice: S...