Arrivammo finalmente a casa di Dries e Kat. Vivevano in un carinissimo appartamentino che affacciava sul mare. Kat ci accolse a braccia aperte, era una persona davvero gentile, così come lo era Dries. Gli porgemmo subito i nostri regali, mentre lei, molto felice ci faceva entrare. Eravamo stati i primi ad arrivare anche se eravamo in perfetto orario, quindi Dries propose a José una bella partita a FIFA, mentre io diedi una mano a Kat che stava finendo di allestire il bouffè. Il rumore dei tacchi mentre camminavamo sul delicato parquet era sovrastato dalle urla di quei. José a quanto pare stava perdendo e Dries, tutto fiero del risultato, lo sbeffeggiava ridendo così forte, tanto che certe volte io e Kat mentre chiacchieravamo, non ci capivamo anche se eravamo ad una distanza minima l'una dall'altra. Conversammo del più e del meno e facemmo presto amicizia. Io le raccontai di come conobbi José e lei fece altrettanto con Dries. Mi aveva spiegato che i due erano amici di infanzia finché poi, verso il liceo non scoprirono che c'era qualcosa in più oltre l'amicizia e adesso stavano insieme da più di 10 anni.
Poco a poco il salotto dove campeggiava quell'enorme tavolo pieno di manicaretti, si riempì di gente e si fecero presto le 22.30.
Praticamente c'era un gruppetto di ragazze, per la maggior parte amiche di Kat o fidanzate di qualche calciatore, al quale mi ero aggregata anche io; il gruppo del torneo di FIFA, i ballerini provetti che trovavi a saltellare in mezzo al corridoio e gli "affamati" che avevano assaltato il bouffe, più qualche persona qua e la intenta a conversare con qualcun altro dei pochi sobri che erano rimasti in quella casa. Josè era super preso a guadagnarsi la sua rivincita su Dries e Gonzalo che lo avevano stracciato, mentre io dall'alto dei miei 18 anni appena compiuti ero la più piccola del gruppo ma fortunatamente in mezzo a tutte loro qualche appena ventenne si trovava e non mi faceva sentire così piccola. Feci amicizia con molte di loro ma Kat, che mi aveva presa un po' sotto la sua ala protettrice, rimaneva sempre la mia preferita. La serata andava avanti tra cibo, bella musica e tante risate, ma in cuor mio vedevo Josè così distaccato.
"Oh andiamo Claudia! Di che ti preoccupi, è pur sempre un uomo..." e neanche a farlo a posta, proprio mentre mi ripetevo quelle parole, Josè mi venne in contro. Dopo aver finalmente vinto (questione di orgoglio maschile!), mi colse di sorpresa avvolgendomi le spalle con l sue possenti braccia, da dietro mentre io ero tutta intenta a mangiare una tartina vicino al tavolo.
- Ehi, come va? Spero tu non ti stia annoiando. - disse lui avvicinando la sua bocca al mio orecchio.
- Bene, Kat e le altre sono simpatiche e sto passando una bella serata, grazie. - replicai io.
- Dai, cominciamo ad avviarci in terrazza che tra poco è ora. -
Mi guardai in torno ed effettivamente vidi qualcuno che si avviava a salire la rampa di scale che portava sull'enorme terrazzo privato di Dries e Kat. Da lì avremmo assistito allo spettacolo pirotecnico allo scoccare della mezzanotte. Così presi il mio cappotto e salii di sopra. Fuori si gelava ma era una buona scusa per poter star più vicino a lui. Ci eravamo appartati in un angolo della terrazza e mentre lui mi teneva un braccio attorno alle spalle e con i nasi all'insù ammiravamo il bellissimo cielo di quella sera.
- Senti Josè, posso farti una domanda? -
- Dimmi tutto. - rispose lui gentilmente.
- Tutto quello che è successo prima e tutto quello che sta accadendo adesso...io non riesco a capire...cioè insomma come mi consideri? La tua opinione è importante per me e mi toglierebbe un po' di confusione dalla testa. -
Josè parve essere colto di sorpresa da quelle domande e sembrò anche imbarazzato. Si trastullava le mani e si prese un po' di tempo per rispondere, ma alla fine tirò un sospiro e disse:
- Ascolta, per me è difficile aprimi con la gente per un fatto caratteriale e certe volte risulto un po' freddo anche se non vorrei. Io ti voglio bene e sono sinceramente pentito di quello che ti dissi, ma in quel momento avevo tante persone che mi tenevano il fiato sul collo, le partite mi andavano male, la mia ex stava cominciando a dare di matto nei miei confronti e ci si erano messe anche mia madre e mia sorella a dirmi che dovevo tenervi compagnia. Io mi divertivo molto a passare il tempo con voi ma sentirmelo ordinare da loro come se fosse un mio dovere dopo un po' mi ha fatto sbottare. Sai, quelle due sanno essere molto esasperanti e inconsapevolmente me la sono presa anche con voi. Se non mi fosse importato nulla di te stai pur certa che non ti avrei portata qui. -
-Io non voglio accollarmi o dare l'impressione di sembrare una ragazzina che si sente tradita dal suo idolo e mi dispiace se ti sto mettendo altra pressione a dosso ma capisci anche me, era un momento molto particolare e difficile ed io sentivo la responsabilità di tutta la mia famiglia sulle mie spalle e senza avere un minimo sostegno e quando conobbi voi mi sentivo di avere una spalla, perciò mi feristi molto ma a quel tempo ero ancora troppo bambina per poter capire. Sai prima eri solo il mio calciatore preferito, ora invece sei un amico. - dissi velocemente e senza riuscirlo neanche a guardarlo negli occhi.
Josè mi accarezzo una guancia e fece in modo che il mio viso si girasse per poterlo guardare negli occhi, mi sorrideva dolcemente e poi mi abbracciò. Fu un abbraccio lungo, quasi a voler significare "Scusa, mi sei mancata". Era da tanto tempo che non ricevevo un abbraccio così bello e carico di affetto. Anche se a dividerci c'erano perlomeno cinque spessi strati di vestiti e avevo il naso completamente otturato per via del freddo, mi sentii inondare del suo profumo intenso e dal suo calore. Il mio cuore batteva all'impazzata e non accennava a fermarsi, non riuscivo a pensare più a niente se non al fatto che lui fosse li di fianco a me.
Dopo un po' lui si sciolse dall'abbraccio e si alzò in piedi porgendomi una mano.
- Su, andiamo vicino agli altri che manca solo qualche minuto. - dissi mentre gli afferrai la mano.
Per la strada c'era una gran confusione ed un aria di festa, qualcuno aveva persino già cominciato a sparare qualcosa. Dries aveva acceso lo stereo e la musica da discoteca, si era trasformata in una romantica ma sempre festosa canzone. Erano tutti con il proprio compagno o compagna a ballare o semplicemente abbracciati, mentre quei pochi single che c'erano, avevano già in mano una bottiglia di spumante e l'arsenale da sparare allo scoccare della mezza. Josè dal canto suo, si avvicinò tenendomi per mano, al bordo della terrazza e mi cinse le spalle con un braccio.
Ecco che cominciava il conto alla rovescia.
...Dieci...nove...
- Claudia, io ti devo dire una cosa! - esordì Josè all'improvviso facendomi mettere giusto di fronte a lui e turbando la pace dei sensi che avevo raggiunto durante quegli istanti.
...sei...cinque...
Niente, non diceva niente , ma continuava a fissarmi come se stesse pensando a tutt'altro.
- Che? Cosa devi dirmi Josè? - chiesi io.
..tre..due
Il suo sguardo perso e poi all'improvviso! Le sue labbra erano sulle mie. Aveva gli occhi chiusi e con un braccio mi avvolgeva la schiena, mentre l'altra mano mi accarezzava il viso. Io mi irrigidii totalmente, la scena mi sembrava addirittura surreale. Avevo gli occhi sbarrati e le braccia a penzoloni lungo il corpo, un leggero tremito mi percuoteva e vi assicuro che non era dovuto al freddo. La gente in torno a noi si baciava, si abbracciava, sparava i trc-trac, spruzzava spumante ovunque, beveva e urlava i consueti auguri di buon anno, come se li dovessero sentire anche i signori nel palazzo affianco. Ma tutto sembrò dissolversi, come se ci fossimo solo io e lui. Josè mi strinse ancora più forte e senza forzarmi, ma con una dolcezza infinita, spinse delicatamente la sua lingua tra le mie labbra. A quel punto la passione mi travolse e gli presi il viso tra le mani cominciandolo a baciare. Non avevo molte esperienze in fatto di baci ma sono sicura che quello fu molto diverso da tutti quelli che avevo mai dato in vita mia. Quello lo avevo sentito sul serio, volevo unirmi a lui, non si trattava solo di passione quello che si stava intrecciando fra di noi era vero amore, ma questo ci misi un po' a capirlo.
Quando ci staccammo, ci guardammo intensamente negli occhi e non so come e non so perché cominciammo a ridere, mentre lui continuava ad abbracciarmi e a riempirmi di baci. Andammo a far baldoria con gli altri fino alle prime luci dell'alba. Ballammo e bevemmo e ci baciammo finchè, esausti non ci addormentammo insieme da qualche parte. Era la terza volta in vita mia che mi prendevo una sbronza, infondo non avevo avuto grandi occasioni di fare vita sociale negli ultimi tempi, tutto quell'alcool mi rese ancora più euforica di quanto non fossi, ma mi rese anche più lucida nel farmi capire che ero totalmente innamorata di Josè Marìa Callejón. Non mi ero mai innamorata veramente di qualcuno fino a quando non conobbi lui...
Avvolgente, caldo, familiare ma soprattutto magico: ecco queste sono le parole che userei per descrivere questo momento.
Spazio dell'autrice
Ciao belle e belli! Come è andata l'estate?
Sì, sono consapevole di essere sparita e di avervi abbandonato ma durante le vacanze solitamente torno giù a Napoli ed in quei periodi non ci sono davvero per nessuno...Si e poi anche perché sono un gatto pigro che procrastina sempre, ma finalmente l'ho scritto! Buttato giù tutto d'un fiato, ma direi che mi è venuto anche abbastanza lunghetto. Spero che sia abbastanza soddisfacente per voi e di essermi fatta perdonare per essere sparita con questi momenti teneri e romantici ;) <3
No, a parte gli scherzi vi ringrazio di cuore per i voti ed i commenti che mi lasciate sempre, ma soprattutto per tutti i complimenti che ho continuato a ricevere. Mi fa sempre un sacco piacere <3
Spero continuerete a seguirmi!
Vi mando un bacio enorme, un imbocca al lupo per l'inizio di questo anno scolastico e se lavorate, per il vostro lavoro e...vi voglio tutti un sacco di bene! (Che leccaculooo ahahaha, no però vi voglio bene sul serio!!)
Luna <3
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Mi è bastato un tuo sorriso! || José Callejón
FanfictionClaudia è una ragazza messa a dura prova dal destino a cui verrà tolto tutto fino a quando non vedrà il suo sorriso, quello dell'unico uomo che l'ha sempre fatta sognare con i suoi gol e che ora la farà sentire finalmente amata! Nota dell'autrice: S...