Passò anche Giugno e sia io che Neka superammo egregiamente l'esame conseguendo un ottimo punteggio e indovinate un po'? Il viaggio c'era sul serio la mia famiglia, quella adottiva e quella di Nekana si impegnarono a regalarci una settimana a Mykonos, un piccolo paradiso greco. Un'ottima occasione per rilassarsi e...per rimorchiare, almeno secondo la mia migliore amica che era single da quando Manuel aveva mandato a puttane la loro storia.
Quando arrivammo non potevamo credere ai nostri occhi: mare meraviglioso, sabbia morbidissima e un sacco di locali stupendi, sopratutto perché era la nostra prima estate da maggiorenni! Infatti, già la prima sera, vestite di tutto punto come due gran fighe ( bisognava riconoscerlo ) andammo in una delle discoteche più conosciute dell'isola.
- Andiamo a prenderci qualcosa al bar. - esclamò Nekana ed io non potei dissentire. Lei ordinò un "Sex on the Beach" ed io un Malibù e ananas, neanche il tempo di farci preparare i cocktail che lei rimediò un invito a ballare da un fusto americano (a giudicare dalla parlata). Ok, questa sera tocca fare a me la babysitter, ma domani mi diverto io dissi tra me e me, e mentre ero intenta a magiare le noccioline dal bancone sentii qualcuno che mi appoggiava una mano sulla spalla. Mi girai senza sapere cosa aspettarmi e per poco non sputai il drink sul barista.
- Juanmi! Che ci fai qui? - esclamai sorpresa e felice.
- Sono in vacanza con un gruppo di amici. - disse indicando un gruppetto di persone alle sue spalle. - Come stai? - proseguì con un sorrisone stampato in viso.
- Tutto bene e tu? - chiesi io.
- Alla grande! Ma mica sei da sola? - domandò con una punta di preoccupazione nella voce, era ancora mio fratello maggiore d'altronde.
- No sono con Nekana. - risposi proprio quando lei sopraggiunse dopo il primo giro di danza.
- Ah già, la babysitter di Nina. Come stai? - chiese poi Juami rivolto a lei.
- Ora bene, molto molto bene...- rispose Neka con voce suadente. I due continuavano a lanciarsi occhiate, stavano flirtando con lo sguardo quasi come se io non fossi lì.
- Ehm hola...che cosa mi sono persa?- dissi ma entrambi sembravano come imbambolati.
- Neka, hermanito...per caso dovete dirmi qualcosa? - proseguii cercando di richiamare la loro attenzione.
- Ahahah tranquilla Clà, volevo solo invitare la tua amica a buttarci in pista. Posso? - domandò rivolto alla mia migliore amica.
- Con molto piacere! - rispose lei con un tono divertito.
Perfetto! L'eterna single che viene abbandonata per l'ennesima volta al bancone del bar. Così decisi di ordinarmi un'altro drink mentre rimuginavo su quanto faceva schifo la mia vita sentimentale, senza contare che ci si era messo anche José.
Il mattino seguente, Neka mi costrinse a girare tutte le spiagge di Mykonos per cercare quella in cui si erano accampati Juanmi e il suo gruppo e dopo 3 ore di ricerca sotto il sole cuocente, individuammo il posto: nemmeno la C.I.A.
Passammo l'intera giornata insieme, gli amici di Juami che erano davvero simpaticissimi e vedevo scintille scoccare tra lui e Neka: c'era del tenero tra quei due.
Verso sera però, Juanmi mi prese da parte per parlarmi.
- Hermanita sono seriamente preoccupato per José. - mi confidò lui.
- Per quale ragione? - chiesi io facendo finta di niente.
- Allora, ti spiego: quella vipera della sua ex è tornata da lui obbligandolo a rimettersi con lei perché diceva di aspettare un figlio da lui. José non è uno stronzo e si è preso le sue responsabilità e guarda caso dopo pochi mesi, lei perde magicamente sto bambino! Ma c'è di più, quella strega lo ha incastrato perché ormai hanno già organizzato il matrimonio e si sposeranno a metà settembre. José non è riuscito a dirle di no dopo la...ehm "tragedia" del bambino, ma se quei due si sposano per lui la vedo davvero davvero brutta. - disse lui con tono triste.
Fermi tutti! Cosa cazzo ho appena sentito?! Tutte quelle informazioni di tale rilevanza, inserite nel mio cervello in così poco tempo, lo avevano completamente intasato. Quindi è per questo che si era comportato in quel modo a Gennaio...L'avevo detto io che quella Maria era tanto bella quanto perfida. Il mio dolce José...l'avevo trattato così male mentre lui chissà cosa stava passando...
- Terra chiama Claudia. Stai bene? - disse Juanmi sventolandomi una mano davanti alla faccia.
- Eh cos..? Si certo! - esclamai riprendendomi dalla quasi catalessi. - Secondo te possiamo fare qualcosa per aiutarlo? -
- Certo, ma noi DOBBIAMO fare qualcosa ed è per questo che ti volevo parlare. -
- E cosa potrei fare io? - chiesi dubbiosa.
- Qui viene il bello, allora oltre alla vacanza le tue famiglie volevano farti passare il resto dell'estate a Napoli da José insieme a Nekana, per farvi stare insieme e a me, finché non dovrò tornare in Bolivia, perché è una vita che non passo del tempo insieme a mio fratello. In questo modo tu puoi anche decidere l'università e potresti restare lì da José tipo coinquilina. - esclamò lui strizzandomi l'occhio.
- Wow! Non me l'aspettavo, meraviglioso! Però non vedo come questo possa aiutare il tuo gemello...- replicai io.
- Come no? Ascolta José ha sempre avuto un debole per te, non so se te ne sei accorta...- disse Juanmi. Cosa? Gli piacevo? Io, proprio io? Pensai arrossendo in volto.
- Il mio piano è questo: finché siamo tutti insieme dobbiamo cercare di fargli cambiare idea e di smascherare Maria, se non dovessimo riuscirci toccherà a te metterci del tuo per fargliela dimenticare. - proseguì lui convinto.
- Cos...?! Juanmi ma sei impazzito? Posso anche essere d'accordo sulla prima parte ma come credi che io possa riuscire a farlo innamorare di me? Tanto più che c'è la sua ragazza in giro a controllarlo. E poi cosa ti fa pensare che io gli piaccia? - dissi sospettosa.
- Mmm tu non hai mai visto quando parla di te. - disse Juanmi con aria maliziosa. - Comunque sia ti basterebbe anche solo farlo ingelosire con qualche altro ragazzo o qualcosa di simile. Però ora non è il momento di preoccuparsene...aderisci al piano hermanita? - domandò lui con aria complice. Non ci posso credere ma allora davvero un po' gli piaccio.
- Juanmi io non saprei...- tentai di argomentare io ma poi lui si mise a farmi la faccia da cucciolo e io fui costretta ad accettare...
Che giornata ragazzi!
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Mi è bastato un tuo sorriso! || José Callejón
Fiksi PenggemarClaudia è una ragazza messa a dura prova dal destino a cui verrà tolto tutto fino a quando non vedrà il suo sorriso, quello dell'unico uomo che l'ha sempre fatta sognare con i suoi gol e che ora la farà sentire finalmente amata! Nota dell'autrice: S...