Capitolo 22

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Spazio dell'autrice
Prima di lasciarvi al capitolo ho da dirvi 2 cosette.
Allora ciao a tutti! Si lo so che è passato un sacco di tempo dall'ultima volta che ho aggiornato e no, non sono pazza (per lo meno non del tutto). No, il fatto è che era un periodo stressantissimo a scuola e non solo non avevo tempo ma avevo 0 idee per continuare, poi è arrivata l'estate che mi ha travolto con i mille impegni e ciao... Avevo addirittura pensato di lasciarla incompleta, ma non in questo punto della storia e poi era la prima sulla quale mi ero seriamente impegnata, dovevo portarla a termine ed infatti eccomi qui! Vi lascio con 2 nuovi capitoli e tranquilli sta volta aggiornerò prima 😘
Vostra sempre affezionata
~ Luna 💗

Mi risvegliai il mattino seguente accoccolata su un divanetto, con José che mi abbracciava da dietro e i nostri cappotti come coperte. Lui stava ancora dormendo profondamente ed io non avevo alcuna intenzione di svegliarlo. Sentivo il suo respiro regolare sul collo e il suo calore avvolgermi e ripararmi dal freddo inverno; nonostante lui fosse così duro con se stesso da definirsi una persona fredda e introversa era riuscito a svelarmi tutta la sua tenerezza, era l'uomo con i modi più gentili che conoscessi.
In torno a noi erano sparse altre persone addormentate qua e là e tutto taceva, beh d'altronde l'orologio dal design moderno appeso alla parete di fronte a me segnava solo l'una e mezza e per gente che era andata a dormire tra le 5 e le 6 del mattino era relativamente presto. Piano piano cominciai a smaltire l'alcol nel sangue e riaffiorano alla mente tutti i ricordi di ieri sera: il bacio a mezzanotte, il divertimento durante tutta la serata e vari momenti teneri e in tutti c'era una sola persona, l'unica di cui mi importasse veramente, il mio uomo. Con quei pensieri felici ripresi di nuovo sonno ancora avvolta dal suo calore, quando però mi risvegliai, erano le 15 e mezza passate e lui non era più accanto a me. Tutta indolenzita mi alzai dal divanetto cercando di sgranchirmi e mi accorsi che oltre a Josè era sparita anche la sua roba: strano, molto strano. Cominciò a farsi largo nella mia mente un brutto presentimento, ma lo respinsi quando sentii delle voci sommesse provenire da una stanza accanto, così rimisi le scarpe e presi giacca e borsa. Entrai nella stanza adibita a cucina e ci trovai i padroni di casa e qualche altro amico loro ma non José.
- Buongiorno tesoro! Vuoi qualcosa da mangiare? - esordì Kat sorridendomi allegramente.
- Cos...? No ti ringrazio, a dire il vero stavo cercando José. - risposi io leggermente stordita da tutta quella luce.
- José l'ho visto poco fa andarsene con una donna, no? - disse un ragazzo che non riconobbi con tono interrogativo all'amico che aveva a fianco.
- Si, ha bussato poco fa Maria Reyes e...- disse lui senza poter finire dato che fu fulminato da un'occhiataccia di Katrin mentre all'altro fu destinata una gomitata da parte di Dries.
- E come faccio a tornare a casa? Posillipo è dall'altra parte della città! - dissi cercando di mascherare l'angoscia che mi stava divorando.
- Mi ha lasciato detto di dirti di prendere un taxi, ti ha messo i soldi nella borsa. - disse Dries sorridendomi quasi con rassegnazione. In effetti aprii la borsa e trovai i soldi per il taxi.
- Ha detto che aveva da sbrigare una faccenda ma sarebbe tornato non prima di sera. - aggiunse Kat.
Sospirai delusa e dopo aver salutato tutti i presenti e aver ringraziato i padroni di casa, scesi in strada e chiamai il taxi dal mio cellulare che si presentò pochi minuti dopo. Mi feci accompagnare davanti un ristorante cinese per comprare qualcosa da mangiare dato che stavo morendo di fame. Era l'unico ad essere aperto essendo il primo dell'anno, i cinesi lo festeggiano a febbraio il capodanno. Da lì proseguii a piedi fino a che mi ritrovai di fronte l'ingresso della villa, presi le chiavi che mi aveva lasciato José e fui accolta festosamente da Joy che quasi mi buttò per aria dato il precario equilibrio che avevo sui tacchi. La prima cosa che feci appena tornata a casa fu togliermi immediatamente quegli inutili trampoli e divorare il cibo cinese che avevo acquistato, poi andai a farmi una doccia calda e dopo essermi messa vestiti di gran lunga più comodi e caldi ( siano santificate le Converse ), cacciai le cuffiette nelle orecchie e feci una passeggiata di una mezz'oretta con Joy quando tornai mi buttai finalmente sul divano a guardare la TV.
Molto velocemente calò il buio invernale e si fecero le nove...e meno male che tornava prima di sera, pensai arrabbiata. Passai l'intero pomeriggio sul divano a guardare serie tv per cercare di pensarci il meno possibile, non ci volevo e potevo credere e poi, chi cacchio era sta Maria Reyes? Oh andiamo Claudia, ne hai passate di ogni colore, non puoi farti abbattere da una stronzata di cui non sei nemmeno certa e che riguarda una persona che teoricamente non è niente per te!
E con questo pensiero in testa cominciai a guardare un'altra puntata di un'altra serie.

Mi è bastato un tuo sorriso! || José Callejón Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora