26. ~ SCAPPATOIE ~

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Rimasi seduta a terra, sistemandomi il vestito rosso da umana, fino a quando non sentii un boato.

Mi alzai di corsa e, senza neanche dargli il tempo di rialzarsi, saltai addosso ad Isaac, salutandolo con un abbraccio.

Mi sembrava di non vederlo da una vita e la sensazione del suo corpo contro al mio era proprio come la prima volta in cui i nostri corpi si erano sfiorati.

<<Mi hai teso un agguato aspettandomi dei minuti di fianco al portale?>>, domandò sconcertato lasciandomi un bacio sulla fronte per poi osservarmi con i capelli raccolti e sorridermi, <<sei bellissima. Il rosso ti dona>>.

<<Sì, l'ho già sentita questa>>, ridacchiai ricordandomi della festa in piscina, <<mi mancavi e so che questo è l'unico momento in cui possiamo stare insieme, da soli>>.

<<Sei già andata a raccontare il sogno a Cornelius?>>, domandò cambiando di colpo argomento, aggiustandosi la camicia stropicciata.

Annuii. <<E tu?>>.

Annuì di conseguenza. <<Come l'ha presa?>>.

<<Penso di non aver mai visto Cornelius così trasognato come questa mattina. Non voleva credermi>>, borbottai fuori di me.

<<E, invece, come va con penna bianca?>>, domandò facendo finta di sistemarsi le maniche.

Alzai le spalle. <<Michael?>>, chiesi per conferma.

<<Siete così intimi che già lo chiami per nome?>>, domandò infuriandosi leggermente.

<<Isaac, no! Non siamo intimi e non va affatto bene>>, scossi la testa, <<pensa che tu mi abbia lanciato qualche strana maledizione demoniaca che mi ha fatta fare il lavaggio del cervello e ha raccontato a Marcy e Damian un mucchio di frottole solo per fa sì che entrambi tornassero ad essere miei amici>>.

<<Una maledizione?>>, domandò alzando gli occhi verso il cielo, <<ha dormito con te?>>.

Scossi la testa.

<<Sulla poltrona>>, borbottai sorridendo appena, <<sei per caso geloso?>>.

Subito si voltò, arrossendo in volto.

<<Scherzi?>>, quasi urlò, <<io, geloso di quel pennuto?>>.

Alzai le spalle. <<Ti ha definito sudicio>>, mormorai facendolo infuriare ancora di più.

Ci sedemmo sulla panchina dove, distrattamente, le nostre mani si sfiorarono. Entrambi le togliemmo immediatamente, mettendocele in grembo.

<<E tu ed Ava? Andate d'accordo?>>, domandai a denti stretti.

<<È un demone, sai com'è. Una di quelle tipe toste che si scandalizzano di tutto>>. Alzò le spalle senza raccontarmi altro.

Mi leccai il labbro superiore, mordendomelo per la rabbia. Strinsi i pugni e feci per domandargli ciò che davvero m'interessava sapere quando lui mi precedette.

<<E se ti stai chiedendo se abbiamo dormito insieme...>>, sbuffò, <<no, il mio letto e off limits. Soprattutto se è per lei>>.

Sospirai di sollievo, distendendo la schiena contro lo schienale duro.

<<Kezia, non temere. Voglio solo che questa storia finisca al più presto e chi meglio di te può capirmi?>>, domandò facendomi rialzare per poi prendermi le mani tra le sue, <<non voglio che ci allontanino perché il legame che io sento nei tuoi confronti è talmente potente da farmi perdere la testa. E se questo è l'unico posto in cui possiamo stare insieme, allora passeremo la maggior parte del nostro tempo qui>>.

<<Non voglio avere quei due al seguito per il resto della mia vita, Isaac. Voglio poter vivere una vita normale, capisci?>>.

<<Alla mia bodyguard teppista e a penna bianca ci penso io, ok?>>, domandò lui baciandomi nuovamente la fronte per poi abbracciarmi, <<ti prometto che troverò un modo per liberarcene, ok?>>.

Annuii.

Sapevo che da ora in poi sarebbe stato tutto in salita, ma ce l'avrei fatta.

Potevo comunque vedere Isaac nel mondo terreno e questo nessuno poteva evitarlo.

<<Forza, andiamo da Jack>>, borbottò lui alzandosi di scatto per poi tendermi la mano, <<a proposito, ho sentito dire da voci umane che una ragazza rossa gli ha spezzato il cuore. E quella ragazza non è Megan>>, esordì ridacchiando.

<<È illegale provare sentimenti per un umano>>, commentai francamente.

<<Ti ricordo che è anche illegale tutto ciò che ci riguarda, eppure...>>. Non finì la frase che alzò le nostre mani congiunte, proprio per farmi capire il resto.

Arrossii.

<<Ma tu ne vali la pena>>.

THE GUARDIANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora