RIEPILOGO

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Nonostante la difficoltà iniziale di dover spiegare tutto a tutti, le cose col tempo avevano funzionato.

La gente alata del mondo invisibile viaggiava per le strade con molta più serenità e sembrava quasi che l'astio tra angeli e demoni fosse una cosa ormai lontana.

Col tempo molte altre relazioni simili alla nostra si erano andate a creare e, da lì, avevamo davvero capito l'importanza di ciò che io ed Isaac avevamo fatto quel giorno.

Saremmo stati per sempre ricordati come quelli che avevano cambiato definitivamente il mondo, eliminando la dinastia dei consoli e facendo così del nostro mondo una politica ben più funzionale dettata da un consiglio riunito di angeli e demoni che decretavano le varie leggi grazie all'aiuto e alla scelta votata dal popolo in persona.

Niente più pentiti o dissimili ma, semplicemente, angeli che decidevano di divenire demoni tramutando il loro carattere e viceversa.

E questa cosa, al solo pensiero, mi riportava con la mente alla morte del nostro amico. Morto per una giusta causa. Una causa che, sicuramente, avrebbe apprezzato.

<<Sei pensierosa?>>, mi domandò Isaac prendendomi la mano da sotto al tavolo per poi stringermela.

Annuii per poi osservare i nostri amici riuniti al tavolo imbandito.

<<È strano vederli parlare tutti insieme al pensiero che una volta a malapena si sarebbero guardati in faccia>>, constatai io ricordandogli la dura realtà di qualche mese fa.

Damian stava parlando del cibo con la sua rivale in giochi, Randa; mentre Cade continuava a spettegolare del suo umano insieme ad una Marcy solare.

Persino il professor Cornelius e la professoressa Angie, nonostante ancora abituati ai vecchi metodi, sembravano mangiare seduti più vicini.

<<È bello stabilite finalmente un contatto nonostante la diversità>>, mormorai tra me e me guardando Isaac annuire.

Ora la scuola non era più divida in due parti e angeli e demoni sostavano in una stanza comune, divisi semplicemente ognuno dalla propria camera. E questo significava anche molta più facilità nello sgattaiolare nella camera di Isaac per poter dormire insieme e viceversa.

Persino il nostro umano, Jack, aveva accolto felicemente la nostra direzione commentando con un: <<sapevo sin dall'inizio che tra voi due c'era qualcosa. L'amicizia tra maschio e femmina non esiste>>, aveva asserito.

Ormai, anche lui, passato definitivamente dalla parte del bene.

Cosa che Isaac ancora non tollerava; ma in fondo sapevo che era contento della mia vittoria.

<<Ci siano lasciati dietro una scia di sangue e disperazione e spero che davvero le cose miglioreranno>>, continuai io stringendomi nelle braccia.

<<La gente vive spensierata, ora. Vedrai che le cose continueranno a migliorare>>, mi rassicurò lui passandomi un braccio dietro alla schiena per poi tirarmi a sé e stamparmi così un bacio veloce sulle labbra.

Noi avevamo fatto la storia. Le persone, in futuro, avrebbero letto del nostro amore proibito e di quando, un tempo in corpi diversi, eravamo entrambi morti per poi tornare in vita solamente con lo scopo di rincontrarci per poi innamorarci nuovamente.

La nostra ribellione avrebbe portato ad un mondo migliore e la conoscenza di ciò che c'era prima avrebbe fatto in modo che il nostro ricordo rimanesse indelebile, scolpito nella carta.

Amavo Isaac tanto quanto amavo me stessa, nello stesso modo in cui l'amavo nella vita precedente.

Avevo creduto sin dall'inizio nella parità di genere e questo aveva portato ai suoi frutti.

Le cose non sarebbero potute andare meglio di così.

<<Ti amo, Isaac>>, sussurrai sorridendogli per poi appoggiarmi con la testa sulla sua spalla, assaporendo la dolcezza delle sue labbra posarsi sulla mia nuca per poi lasciarmi un casto bacio tra i capelli rossi.

<<Ti amo anch'io, angioletto >>.

~ FINE ~

THE GUARDIANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora