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Seoul, Venerdì 18 Dicembre, 6.45pm

"A questo punto mettile entrambe sopra." Ma a Jimin l'idea non piace e rimane a fissare l'albero di Natale dei suoi amici, una pallina pigramente appesa al suo indice. Da quando era arrivato, aveva subito notato che qualcosa non andava nella disposizione degli addobbi e quello lo stava ancora tenendo occupato.

"Sembreranno troppo appiccicate rispetto al resto." Mormora soprappensiero. "E non mi piace."

"Spero tu possa trovare una soluzione definitiva. Non mi va che tu mi cambi l'albero per un'altra settimana ogni qualvolta vieni a trovarmi."

"Io vengo qui per Jungkook eh."

Taehyung alza lo sguardo sconvolto, gli occhiali spessi e scuri che scivolano sulla punta del naso. Il suo laptop è in bilico sulle cosce mentre la tazza di caffè è ancora fumante sul tappeto accanto a lui.

"Allora puoi anche andartene visto che ora non c'è." E con quello torna a concentrarsi sullo studio, aumentando semplicemente la drammaticità che sentiva.

Il biondino rotea gli occhi e la sua dolce risata riempie la stanza, prima che distolga ufficialmente l'attenzione dalle luci colorate. "TaeTae!" Ridacchia e lascia la pallina sul divano. Visto che il suo migliore amico non gli da soddisfazione, lui deve agire più rapidamente.

Con uno scatto si avvicina e ruba il suo computer, lasciandolo sul divano dietro di lui nell'esatto momento in cui casca in grembo del suo amico.

"TaeTae!" Ripete entusiasta come fosse un bambino.

"Vattene da Jungkook."

"Io voglio te." E imita il segno di un bacio, un rumoroso schiocco in aria.

"Falso."

"Ti amo!" Insiste il biondo trattenendo a stento le risate che invece non si notano sul voto del perfetto attore che è il più alto. "Dai, dammi il tuo amore..." Cantilena, avvolgendo le braccia intorno al suo collo.
Ma il suo teatrino pieno di un platonico affetto non ha considerato due fattori.

Uno, che Taehyung è più alto di lui e lo sovrasta facilmente quando lo stende sul tappeto e comincia a fargli il solletico; due, gli basta dire 'attacca, Yeontan!' e subito il cagnolino è su di lui a zampettare sul suo stomaco.

"B-Basta... oddio, Tae!" Si lamenta cercando di alternare le proteste alle forti risate che inevitabilmente lo scuotevano. Cerca di allontanarlo, sentendosi sopraffatto dal solletico per protestare sul serio. Ma quando gli morde il braccio, finalmente l'amico si allontana.

"Ahia!"

"Ouch, levati." Lo scosta con poca grazia e riprende fiato, il cagnolino abbaia accanto a loro e lui lo prende in braccio, facendo sprofondare il naso nel suo lungo pelo curato. "aish brutto bellissimo cagnolino!"

"Che è questo casino?" Mormora una voce, dietro di loro la porta della stanza di Jungkook si apre rivelando il proprietario con una larga felpa di un acceso giallo e le cuffie intorno al collo. Era strano ancora non vederlo vestito di nero da capo a piedi.

"Taehyung mi fa il solletico." Accusa il biondino sotto lo sguardo sconvolto dell'altro, che gli batte una mano sulla coscia.

"Lui ha tentato di stuprarmi."

"Tragico."

"Tragici." gli corregge il maknae, sfilandosi del tutto le cuffie e controllando l'orologio. "Tra un po' dobbiamo anche andare, hyung."

"Dove andate?" Chiede Jimin, alzandosi e sistemandosi i vestiti in parte stropicciati.

"Abbiamo convinto Yoongi-hyung ad andare a prendere Hoseok all'aeroporto per una sorpresa." Spiega Taehyung, prendendo la tazza che per miracolo non si è versata in quella lotta all'ultimo respiro.

Blue and Gray •a BTS Christmas storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora