MONEY Tutto ha il suo prezzo

Capitolo 24

"La ricchezza è come l'acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete."
(Arthur Schopenhauer)

Tutti fissavano me che fissavo attonita il giornale sul tavolo della mensa, chiedendomi come fosse possibile un simile risvolto.
Io che neanche sapevo cosa fosse, ero finita sulle pagine del più acclamato Megazine del mondo sotto forma della "fortunata senza nome".
Immaginai la faccia di Emily non appena avrebbe visto quell'articolo.
<< quindi tu hai partecipato con lui ad una festa su uno yatch? >> chiese Paige rompendo il silenzio.
Nonostante la domanda, non riuscì a staccare lo sguardo dalla mia immagine in abito di lusso fiancheggiata dal migliardario V. descritto come
"l'ereditiere sfuggente".
Paige aveva gettato quel giornale sul tavolo non appena aveva raggiunto me, Owen e Stuart seduti a pranzare ignari della situazione.
<< non è come sembra >> esclamai non sapendo bene come rispondere ad una simile domanda.
<< rimane il fatto che sei su tutti i siti di gossip >>.
Mi coprì la faccia con una mano, qualcosa mi diceva che l'intento di quel ragazzo fosse appunto quello, sapeva che ci sarebbero stati i fotografi piazzati in punti strategici ad una festa simile e voleva approfittare della situazione, non sapevo quale fosse il motivo di fondo che l'aveva spinto ad un simile gesto ma ero più che certa che fosse così ed il mio intuito raramente sbagliava.
Non avrebbe mai azzardato una mossa simile se non fosse stato certo di averla potuta sfruttare a suo vantaggio.

Owen poggiò una mano sulla mia spalla facendomi alzare lo sguardo verso di lui.
<< non penso che quel ragazzo sia giusto per te >>
Lo guardai interrogativa.
<< che intendi dire ? È troppo per una poveraccia come me ? >>
Spalancò gli occhi sorpreso dalla mia risposta.
<< non è quello che intendevo, semplicemente mi preoccupo per te e non penso lui sia una persona affidabile >>
Sospirai, ero troppo nervosa per poter affrontare una conversazione in maniera pacifica.
L'unica cosa che volevo fare in quel momento era prendere a cazzotti a V..
<< in ogni caso, qui sono scritte un sacco di falsità >> continuai spingendo il giornale verso Paige che pareva essere l'unica entusiasta di tale notizia.
<< ma il fatto che tu sia andata a quella festa con lui è la verità >> continuò Stuart ricevendo uno sguardo di consenso da parte della sorella.
Poggiò il dito sulla mia figura e proseguì << ciò non toglie che questa qui sei tu >>
<< e sei uno schianto cavolo >> esclamò Paige interrompendo il fratello e portando il giornale al volto.
<< c'è qualcosa tra di voi ? >> proseguì Owen zittendo i due fratelli.
Stuart e Paige si alzarono recuperando anche il giornale.
Lì dentro mi guardavo tutti ed io volevo solo sprofondare, certo il nostro intento era quello ma non avevo calcolato di diventare la protagonista di un gossip.
<< in ogni caso la settimana prossima è il mio compleanno, festeggerò al Genesis, magari potresti farlo venire con te >> concluse Paige eccitata all'idea, prima di andare via con suo fratello per potermi lasciare con Owen che riuscì solo ad infastidirmi con il suo fare paternale.
Avrei voluto che fosse geloso, palesemente geloso, invece nulla, se ne usciva con le sue solite morali giustificandole con un semplice "io ci tengo a te".
<< tra di noi di certo non c'è quello che hanno scritto i giornali, non siamo una coppia >> dissi rispondendo finalmente alla sua domanda.
Owen mi fissò con i suoi occhi azzurri che mi provocarono la sudorazione alle mani accelerandomi il battito cardiaco prima che un'ulteriore sua affermazione mi mandasse in subbuglio quel pizzico di ragione che mi era rimasta.
<< io voglio solo che tu sia felice >>
<< e allora svegliati >> esclamai afferrando la mia borsa dalla sedia.
Per quanto la sua vicinanza riuscisse a calmare il mio animo irrequieto, in quel momento riuscì solo ad innervosirmi di più, come faceva a non capire che ero completamente ammaliata da lui da ben due anni e che se mi trovavo in quella situazione era solo per poter stare con lui.
Non aspettai una sua risposta, forse mi sarei pentita di quell'affermazione ma non prima aver trovato quel misero bugiardo.