capitolo sei

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Quel bacio colse alla sprovvista sia Draco che Hermione, nonostante fosse stata proprio lei a prendere l'iniziativa.
Il ragazzo non ebbe tempo di pensare se ricambiare o meno, perché lei si era già allontanata, ad occhi sgranati e con le guance bollenti per l'imbarazzo.

Si portò le mani davanti alla bocca, incredula.
Lo aveva baciato sul serio, oh diamine.
Fece qualche passo indietro, prima di correre via da quel posto in riva al Lago Nero, mentre Draco rimaneva ancora immobile.

Non le importava più tanto di quel piano, non adesso, adesso proprio non voleva pensarci, non credeva di essersi mai sentita più in imbarazzo che in quel momento.

Draco pareva altrettanto sconvolto, ma il primo pensiero che gli attraversò la mente quando finalmente si voltò a guardarla correre via, fu che era stato decisamente piacevole.

***

Dopo una settimana, Hermione faticava ancora a credere seriamente a ciò che era successo.
Aveva parlato con Harry, aveva messo in chiaro che non aveva alcuna intenzione di tornare a parlare con Malfoy dopo questo, almeno non di sua spontanea volontà.
Se fosse venuto lui, magari.. Ma non sarebbe successo, quindi contava di non dovergli rivolgere mai più la parola.

Ginny era contenta per lei, non la sentiva parlare di un ragazzo da quando, due anni prima, era andata al ballo con Viktor Krum.
Capiva però quanto la cosa invece non rendesse lei contenta, così evitava di parlarne.

Ciò che la consolava, era che almeno Ron era sembrato particolarmente geloso e infastidito.
Un po' ne era stata rincuorata, ma in effetti questo non eliminava ciò che era successo, quindi serviva davvero a poco.

Avrebbe voluto avere ancora la sua Giratempo, per poter liberamente tornare indietro e cancellare tutto.

Invece no, non l'aveva più, così ora doveva stare in ansia tutte le volte che svoltava un angolo del corridoio, o che era in Sala Grande, o che aveva lezione con i Serpeverde.

Come in quel momento.

Purtroppo, l'ora di Pozioni era proprio insieme alla casata di Malfoy.

Mentre tutti gli studenti entravano nell'aula nei sotterranei, Hermione continuava a ripetersi di dover stare tranquilla.
Aveva già avuto lezione insieme ai Serpeverde, e in tutta quella settimana a dire il vero Malfoy non le aveva rivolto nemmeno uno sguardo.
Questo la sollevava, ma una piccola parte di sé si sentiva quasi offesa.
Inutile dire che cercava con tutta se stessa di far finta che quella parte non esistesse.

Distolse lo sguardo dalle pozioni sulla cattedra - che aveva già riconosciuto - quando in aula entrò anche Malfoy, col suo corteo di compagni di casa.

Nulla, non la guardò nemmeno quella volta, nemmeno quando le passò davanti.

Era meglio, continuava a ripetersi, se faceva finta di nulla.

La voce del professor Lumacorno la fece tornare a concentrarsi sulla lezione.
Stavolta sarebbe stata attenta, assolutamente.
"Bene, ragazzi, chi di voi sa dirmi che pozioni ho portato, sulla cattedra?" domandò mentre scrutava con i suoi occhi azzurri gli studenti, uno ad uno.

Hermione alzò immediatame la mano per rispondere.
"Prego, signorina Granger" la invitò il professore, sorridendo.
Lei si avvicinò al piccolo calderone e iniziò a spiegare:" Questo è Veritaserum, signore. La persona che lo beve non sarà in grado di mentire".
Quando il professore annuì, lei si spostò davanti all'altro calderone:" Questa, invece, è amortentia, il filtro d'amore più potente di tutti".

Guardò il calderone un po' persa, mentre continuava a parlare:" In realtà, provoca solo una forte infatuazione. Ognuno sente un odore diverso nella pozione, appartiene alla persona da cui si è attratti. Io, ad esempio.. Sento odore di pergamena nuova, ed erba tagliata.."
Si fermò, imbarazzata, e andò avanti con l'ultima pozione:" Fortuna Liquida, Felix Felicis. Può essere tossica se usata in grande quantità.. Ma con una quantità come questa, fa sì che la giornata vada tutta per il verso giusto".

Era stato un colpo di fortuna trovare proprio la Felix Felicis, proprio quell'estate aveva letto un libro a riguardo.

Il professore sorrise compiaciuto:" Ottimo, signorina Granger, dieci punti a Grifondoro".

Lei fece un piccolo sorriso, e tornò al suo posto.
Non aveva notato che, durante le sue spiegazioni, un paio di occhi ghiacciati aveva seguito attentamente ogni suo movimento.

Era stata l'amortentia a far distogliere Draco dai suoi pensieri.

Aveva ascoltato con interesse le parole della Granger, solo per rimanere perplesso.
Era abbastanza certo di non odorare di erba tagliata e pergamena nuova, quindi.. C'era qualcosa che non gli tornava.

Avrebbe pensato a chiederle spiegazioni, ma ormai era da una settimana che non si rivolgevano la parola.
Quel bacio lo aveva sconvolto, però aspettava che fosse lei ad andare a chiarire.

Dubitava che lo avrebbe fatto molto presto.

Quando era tornato in Sala Comune, Blaise aveva preteso un racconto dettagliato di tutto ciò che era successo.
Draco lo aveva fatto, anche se un po' restio, già sapeva quanto sarebbe stata esagerata la reazione del suo amico.
E ovviamente non sbagliava.
Il moro era stato entusiasta, molto più di quanto non lo sarebbe stato se una cosa del genere fosse accaduta a lui stesso.

Forse aveva creduto che finalmente Draco si sarebbe ripreso in mano la sua vita, ma era proprio fuori strada.

Draco, a riprendersi in mano la propria vita, non ci pensava proprio.
Non ora che stava a fatica andando avanti con la sua missione.
Ma era così difficile.

Per questo, quando la Granger parlò di Fortuna Liquida, un'idea gli balenò in testa.
Doveva averla.
In quel modo, avrebbe sicuramente portato a termine quello che doveva.

La voleva disperatamente, ma come avrebbe potuto appropriarsene?

Il professor Lumacorno sembrò leggergli nel pensiero.
"Oggi, miei cari ragazzi, avrete l'occasione di ottenere questa Felix Felicis".

Draco lo guardò intensamente, aspettando che andasse avanti.

"Per farlo, dovrete dividervi in coppie, e preparare un distillato di morte apparente. I vincitori avranno in premio la Fortuna Liquida" concluse sorridendo.

Era perfetto.
Doveva solamente preparare il miglior distillato di morte apparente, quanto poteva essere difficile?

Iniziò a dirigersi verso Blaise, come altri studenti si diressero verso i loro compagni già prescelti, ma Lumacorno li bloccò.
"Oh no, ragazzi, così è troppo facile".
Già da queste parole, Draco ebbe un brutto presentimento.
Infatti il professore andò avanti:" Voglio che le coppie siano miste tra le case, siete una classe, dovete imparare ad andare tutti d'accordo".

Draco roteò gli occhi, non voleva andare d'accordo con nessuno, voleva solamente vincere.

"Pertanto, ho già scelto io le coppie. Potter con Zabini, Finnegan e Parkinson, Nott con Weasley, Granger e Malfoy..."

Hermione non sentì mai le altre coppie formate, dopo aver appreso che avrebbe dovuto svolgere il compito proprio con Malfoy.
Oh no.
Questo implicava dovergli rivolgere la parola, l'idea non la faceva impazzire.

Ovviamente però non poteva discutere, così si avviò verso Malfoy, già agitata.

Nemmeno Draco faceva i salti di gioia sapendo di dover interagire con lei, ma se non altro lei era senza dubbio la più brava del corso - o meglio, di tutti i corsi. Sarebbe stato un gioco da ragazzi vincere la Fortuna Liquida.

Ad Hermione interessava poco e niente la Felix ora come ora, l'unica cosa che voleva era che la lezione finisse presto.
Appena arrivò davanti a Malfoy, quasi non lo guardò nemmeno:" Io.. Vado a prendere gli ingredienti".
Si allontanò senza attendere risposta.

Lanciò un'occhiata affranta ad Harry mentre prendeva ciò che serviva per la pozione, e lui le fece due pollici in su.
Non l'aiutava per niente, soprattutto sapendo che probabilmente lui era contento che fosse capitata con Malfoy.
Lui e il suo stupido piano.

Quando tornò dal biondo, depositò tutti gli ingredienti sul banco.
"Bene, non abbiamo tempo da perdere, seguiamo il procedimento del libro e finiamo in fretta" disse sbrigativa, aprendo il libro di pozioni.
Non voleva pretesti per parlare con lui.

Draco la guardò inarcado un sopracciglio, era molto brusca.
Decise di lasciar perdere, dopo tutto era lei a sapere meglio ciò che dovevano fare.
E lui aveva decisamente bisogno della sua bravura, doveva vincere un po' di fortuna.

All a mistake ‹dramione› [REMAKE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora