Quando si guardò allo specchio, con un evidente cipiglio in volto, Hermione fu ancora più certa di non essere pronta per quel ballo.
Era stata distratta per le passate due settimane, la lite con Malfoy l'aveva scombussolata.
Non riusciva quasi nemmeno a seguire i discorsi dei suoi migliori amici in Sala Grande, durante i pasti, o in Sala Comune.
Aveva sentito qualche frammento delle loro chiacchiere, aveva sentito Harry lamentarsi perché non sapeva come recuperare il ricordo di Lumacorno che gli aveva chiesto Silente, e aveva sentito Ron lamentarsi perché era l'unico del trio a non essere stato invitato al ballo, ma non aveva pienamente assimilato tutto quello.Tutto ciò che sapeva in quel momento, mentre studiava con sguardo critico il vestito color pesca che aveva in dosso, era che avrebbe tanto voluto tirarsi indietro.
Ginny - che la aspettava fuori dalla stanza - non glielo avrebbe sicuramente permesso, ne era del tutto certa, ma considerò di scappare dalla finestra pur di non andare al ballo con Dean.
Non sapeva cosa gli fosse capitato in quegli ultimi mesi, ma era diventato sgradevole come non lo era mai stato.Si riscosse dai propri pensieri quando sentì qualcuno bussare insistentemente alla porta:" Hermione datti una mossa, dobbiamo andare!!"
La riccia sospirò sconsolata, Ginny aveva sempre tanta fretta.
E lei non sapeva nemmeno perché avesse tutta quella fretta, non le aveva nemmeno voluto dire chi fosse il suo accompagnatore."Eccomi, eccomi" sbuffò sistemandosi un'ultima volta i capelli, poi la raggiunse fuori, senza nascondere il proprio sconforto.
Sentì la rossa ridacchiare:" Frena l'entusiasmo, sembri esageratamente felice".
Lei sospirò ancora:" Lascia perdere.. Tu piuttosto, come mai sei così impaziente? Non hai ancora voluto dirmi chi ti aspetta al ballo".Preferiva distogliere l'attenzione da se stessa, perché si rendeva conto di aver fatto una stupidaggine ad invitare Dean per ripicca.
Ginny rise di nuovo:" Lo saprai quando arriveremo, ma ora non cambiare discorso, si vede lontano un miglio che al ballo avresti preferito andarci con qualcun altro".
Hermione avrebbe dovuto immaginare che se ne sarebbe accorta, si accorgeva sempre di queste cose.
"Quel che è fatto è fatto, e poi quel qualcun altro non si merita di venire al ballo con me" replicò quindi, imbronciata.Lo pensava davvero, che Malfoy non lo meritasse, ma allo stesso tempo non riusciva a fare a meno di sentire la sua mancanza.
Una parte di sé voleva credere che non pensasse davvero quello che aveva detto, perché sembrava essere cambiato sul serio, eppure... Non poteva passarci sopra.Avrebbe voluto semplicemente dimenticarsi della sua esistenza, insieme a tutto ciò che era successo tra loro.
Ma, quando arrivò davanti alla sala del ballo, e vide proprio Malfoy svoltare l'angolo, seppe che sarebbe stato molto, molto difficile dimenticarsi di lui.
***
Probabilmente era stata un'idea stupida, continuava a ripetersi Draco mentre camminava per i corridoi, diretto alla festa di Lumacorno.
Forse voleva solo farsi del male, assistendo personalmente alla sua sconfitta, e al momento in cui Hermione sarebbe ufficialmente andata con Dean Thomas.Ma probabilmente, la verità era solo che sperava di avere ancora una possibilità.
Che Hermione lo vedesse lì, e decidesse magicamente di perdonarlo, anche se lui non aveva ancora fatto nulla per farle capire quanto le dispiacesse.Dopo svariate ricerche era giunto alla conclusione che quello nella Stanza delle Necessità fosse un Pensatoio, ma ancora era assai lontano dal capire a che diavolo potesse essergli utile.
Quindi era ancora in alto mare.Quando giunse vicino alla festa, quasi gli mozzò il fiato, perché Hermione era stupenda, più del solito.
Ormai non si stupiva nemmeno più di quei pensieri.
Sapeva che avrebbe dovuto distogliere quello sguardo da pesce lesso, soprattutto ora che lei lo stava ricambiando, ma non lo fece, proprio non ci riusciva.E dal canto suo, nemmeno Hermione era in grado di smettere di guardarlo, dopo tutto si erano evitati durante le settimane passate.
Non doveva essere molto discreta perché, ovviamente, Ginny si accorse di quel curioso scambio di sguardi.
Fece un sorrisino all'amica, anche se la sua attenzione era da tutt'altra parte:" Che aspetti? Vai a parlare con lui, no?"
Hermione si morse il labbro inferiore, l'idea la allettava non poco..."Come faccio con Dean?" domandò, ma nel suo tono non c'era vera e propria preoccupazione, l'unica persona di cui le importava davvero al momento era Draco.
Sarebbe stato così facile andare lì da lui e chiarire, o almeno così sperava.La rossa le diede una pacca incoraggiante sulla spalla:" Ma di che ti preoccupi, sai che penso a tutto io, ora vai prima che il tuo principe azzurro torni nei sotterranei".
In effetti era ciò che Draco stava per fare.
Hermione non aveva distolto lo sguardo, ma la vedeva sussurrare qualcosa alla Weasley, ed era convinto che non fosse un buon segno.
Si stavano prendendo gioco di lui, ne era più che certo.
Si stava solo rendendo ridicolo, non sarebbe mai dovuto andare lì in primo luogo, così voltò i tacchi per tornare al dormitorio, col morale sotto ai piedi.
Forse davvero il danno che aveva causato era irreparabile, ormai ne era sempre più convinto.Almeno finché, una volta lontano dalla sala da ballo, sentì dei passi dietro di lui, e poi una voce, una voce che avrebbe riconosciuto ovunque.
"Draco, aspettami!"
Lui arrestò immediatamente i propri passi, già il fatto che lo avesse chiamato per nome faceva ben presagire.Si voltò verso Hermione, e per un momento si chiese cosa avesse fatto per meritarsi di essere cercato da lei.
O almeno, sperava che lo avesse cercato per chiarire le cose."Caspita, sei veloce" rise appena la ragazza, una volta giunta vicino a lui. "Non so camminare sui tacchi, figuriamoci correre" continuò, ma ora sembrava un po' in imbarazzo.
Era da tanto che non si trovavano faccia a faccia.
Anche Draco era leggermente a disagio, ma era perlopiù felice, e forse un po' agitato."Sei bellissima" disse per spezzare il silenzio, e sorrise internamente quando vide le guance di lei colorarsi di rosso.
"Grazie.." gli fece un piccolo sorriso, che lui ricambiò.Forse era avventato, ma le prese le mani:" So di essermi comportato come un vero idiota, ho detto delle cose orribili e che non penso, lo capisco se non vuoi più avere a che fare con me, ma sappi che mi dispiace molto".
Hermione lo guardò un po' sorpresa, in realtà non si aspettava che si scusasse così apertamente e chiaramente, ma ne fu felice, sembrava sincero.
Così gli sorrise, tanto lo aveva già perdonato, non ce la faceva più a tenerlo a distanza."Ho ancora bisogno di un accompagnatore per il ballo, sai?" domandò con un sorrisino, e Draco sollevò le sopracciglia.
"E Thomas dove lo lasci?" sembrava tutto troppo bello per essere vero.
"Ha detto Ginny che se ne sarebbe occupata lei. Dai, vieni!" lo prese per mano, facendo per correre alla festa.Draco era ancora un po' titubante:" Aspetta, non posso mica presentarmi così, non sono adatto ad una festa".
Lei rise:" Ma smettila, sei impeccabile come al solito, sembra che tu sia sempre pronto per un ballo".A quel punto sorrise anche lui, perché in fondo gli importava solo di ciò che pensava lei.
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All a mistake ‹dramione› [REMAKE]
Fanfiction[REMAKE] Non tutto è come sembra. Quando un semplice malinteso, può stravolgere completamente la realtà di due nemici.