capitolo dieci

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Hermione non fece nemmeno in tempo a realizzare cosa stava succedendo, che si ritrovò stesa a terra, con qualcuno che la stringeva forte a sé.

Chiuse istintivamente gli occhi, aveva sentito qualcuno lanciare uno schiantesimo, ma per lo stupore non era riuscita a capire da che parte arrivasse o chi fosse stato a lanciarlo.

L'unica cosa di cui era certa, era che inspiegabilmente si trovava bene tra le braccia di quello che presumeva fosse Malfoy.
Aveva un buon profumo, fresco, le ricordava un po' la menta.
Quando realizzò che l'aveva appena salvata, quell'abbraccio le sembrò ancora più piacevole.

Le sembrò di stare tra le sue braccia per molto più tempo di quanto effettivamente ne fosse passato, e quasi si dispiacque quando Malfoy si mosse per alzarsi.

"Granger, stai bene?" la preoccupazione nella sua voce stupì anche Draco stesso.
Lei aprì gli occhi, e per un attimo furono faccia a faccia.
Draco ebbe tempo qualche istante per ricordare il loro bacio, ma poi decise di sbrigarsi, e si alzò, porgendole una mano perché si alzasse a sua volta.

Lei si spolverò i pantaloni, che si erano sporcati nella caduta, e finalmente guardò alle loro spalle, per vedere chi avesse cercato di colpirla.

Aggrottò le sopracciglia.
"Dean??" chiese incredula, e per sicurezza tirò fuori la bacchetta, facendo un passo avanti.

Draco per un attimo si fermò ad apprezzare il suo coraggio, doveva ammettere di aver sempre apprezzato quella qualità nei Grifondoro.
Subito dopo si concentrò sul ragazzo di fronte a loro, e lo guardò male.
Già non gli piaceva prima, adesso ancora meno.

"Sembri sorpresa di vedermi, Hermione" rispose lui, spostando lo sguardo arcigno da una all'altro.
Lei sbattè le palpebre qualche istante, perplessa:" Bhè, ovviamente sono sorpresa, hai appena cercato di schiantarmi!"
"Esattamente qual è il tuo problema, Thomas?" si intromise anche Draco.

L'altro quasi non si mise a ridere:" Qual è il mio problema? Mi stai sul serio chiedendo qual è il mio problema??" si lasciò sfuggire una risatina nervosa, che inquietò leggermente Hermione, quasi non le sembrava lui.
"E va bene" continuò Dean "ti dirò quello che vuoi sapere".
Fece un passo avanti, e Draco fu quasi tentato di indietreggiare, ma vide la Granger che rimaneva determinata al suo posto, quindi la imitò.

"Il mio problema" enfatizzò la parola "sei tu, Hermione".
Lei aggrottò le sopracciglia:" Come posso essere io? Dean, non so cosa ti sia preso, ma noi siamo amici, stavi anche con Ginny, anche se ora l'hai lasciata.. Ma non è questo il punto".

Draco pensò che avrebbe dovuto raccontarlo a Blaise, sembrava sempre molto interessato a questo tipo di cose.

"Te lo dico io, Hermione" sembrava ferito mentre si avvicinava ancora. "Ti ho inviato una lettera, ti ho aperto il mio cuore, e tu hai il coraggio di uscire con questo coglione proprio sotto ai miei occhi?"

Hermione sgranò gli occhi, non era vero.. Voleva assolutamente convincersi che stesse mentendo, ma lo sguardo che le rivolgeva sembrava tutt'altro che falso.

"Di che parla, Granger?" chiese Malfoy, ma lei lo ignorò, continuando a guardare fissa Dean:" Quella lettera.. Era da parte tua, quindi?"
"Da parte di chi credevi che fosse? Di questo qui? Ma per favore, ti odia, lo sanno tutti" guardò sprezzante Draco, che storse la bocca in risposta.
Poi Dean continuò:" Non so perché siate qui insieme, ma sta pur certa che si sta solo prendendo gioco di te. È solo un falso, ipocrita, meschino, inutile, viziato, buono a nulla-"

Probabilmente sarebbe andato avanti ancora a lungo con la sua lista di dolci appellativi, ma non fece in tempo, perché Draco lo schiantò usando un incantesimo non verbale.

In un altro momento, Hermione avrebbe protestato, perché la violenza era sbagliata in ogni caso, ma se non avesse agito Malfoy probabilmente sarebbe stata lei a schiantarlo.
"Non ce la facevo più a sentirlo parlare" borbottò il biondo, aggiustandosi con aria causale le maniche della giacca nera.
"Nemmeno io.." concordò lei, senza distogliere lo sguardo da Dean.
Era così delusa.. Non si aspettava un comportamento simile da parte sua.

"Granger.. Di che lettera parlava?" chiese Draco dopo qualche minuto in cui non parlò nessuno.
Lei parve irrigidirsi, e ricordarsi qualcosa di cui si era momentaneamente dimenticata:" Una lettera senza importanza, non preoccuparti.."

Senza aggiungere altro si voltò per andarsene.
Era contenta di aver preso quella scorciatoia con Malfoy, così nessuno aveva assistito alla scena, ma ora doveva assolutamente dire tutto ad Harry e Ron.
Avevano frainteso tutto, fin dall'inizio... E ora si sentiva così in colpa, perché aveva dato retta al suo migliore amico e aveva creduto che Malfoy fosse un Mangiamorte.
Si sarebbe dovuta fidare del suo istinto fin da subito..

Se pensava a tutto ciò che aveva fatto inutilmente!
Aveva baciato Malfoy, era uscita con lui..
Aggrottò le sopracciglia mentre correva via, quando realizzò che in realtà non le era proprio dispiaciuto..

Stava per tornare sulla strada principale, quando si sentì afferrare per un polso.

Per un attimo ebbe paura che Dean si fosse svegliato e l'avesse inseguita, ma fu sollevata quando vide Malfoy.
Che pensiero strano, di solito non era sollevata quando lo vedeva..

Mentre la seguiva per raggiungerla, Draco aveva cercato di convincersi che l'unico motivo per cui lo stava facendo era solo per chiedere spiegazioni su quella lettera, ma in realtà... Solo non voleva che la loro giornata finisse così, con lei che scappava via.

"Malfoy.. Cosa c'è?" chiese lei, senza allontanare il polso dalla sua presa.
"Voglio sapere di che lettera parlavi con Thomas.. Anche a me hai nominato una lettera, quella volta in biblioteca" le fece notare.
Lei deglutì, sembrava in difficoltà:" Ti ho già detto che non è nulla di importante.."

Provò ad indietreggiare, ma si ritrovò con la schiena poggiata contro il tronco di un albero.

Draco le fece un sorrisetto:" Credevo fossi più brava a mentire, Granger".
Quella vicinanza stranamente gli piaceva e, ancora, gli ricordò il loro bacio.
Si chiese cosa sarebbe successo, come sarebbe stato, se quella volta fosse stato lui a baciarla.

Lei sospirò:" Senti.. Un giorno magari te lo dirò, ora preferisco tenerlo per me..." si mordicchiò il labbro agitata, sperò che non insistesse oltre.
Draco trovò quel gesto stranamente.. Invitante? Non sapeva come definirlo.

"Se io non insisto, che cosa mi dai in cambio?" chiese casualmente.
Hermione lo guardò confusa:" Vorresti qualcosa in cambio? E cosa vorresti?"
Lui le fece un sorrisino:" Che ne dici di un'altra uscita così? Magari senza un finale come questo, con uno psicopatico che cerca di schiantarti" disse ridacchiando.

La ragazza sollevò le sopracciglia, voleva uscire ancora con lei?
Ci pensò un attimo su, ovviamente non poteva dirgli che aveva finto tutto solo perché aveva scoperto che la lettera non era da parte sua, quindi..
"D'accordo, possiamo uscire di nuovo" rispose un po' in imbarazzo.

"Ottimo" sorrise lui, ed Hermione fu allo stesso tempo stranita e meravigliata.
Non credeva di aver mai visto Malfoy sorridere ma si ritrovò a pensare che era proprio una bella visuale..

Lui si allontanò, pronto a tornare ad Hogwarts, ma lei lo richiamò un'ultima volta.

"Malfoy.."

"Si, Granger?" chiese lui, voltandosi ancora a guardarlo.

"Grazie ancora per avermi salvato, prima" disse timidamente, evitando inizialmente il suo sguardo.
Ma quando lo guardò, fu contenta di averlo fatto, perché lo vide sorridere di nuovo.
"Non c'è di che".




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