capitolo quattro

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A Ginny non piaceva il coprifuoco, non sopportava l'idea di dover tornare nella sua Sala Comune ad un orario preciso, lo trovava stupido.
Aveva molti amici all'infuori della sua Casata, e non poter parlare con loro quanto voleva la turbava infinitamente.
Ma ovviamente non poteva sottrarsi alle regole di Hogwarts, perciò in quel momento stava camminando per i corridoi dopo aver chiacchierato tutta la sera con delle sue amiche Corvonero.

Sperava vivamente che quella sera le scale non avessero intenzione di cambiare, altrimenti non ci avrebbe pensato due volte a fare dietrofront e fregarsene del coprifuoco.

Ma, con sua gran sorpresa, non furono le scale a rallentare il suo ritorno in sala comune, bensì qualcun altro.

Svoltò l'angolo, e andò a sbattere contro qualcuno, finendo per terra.
Stava per dirne quattro a chiunque ci fosse di fronte a lei, ma quando alzò lo sguardo i suoi occhi incontrarono quelli di Blaise Zabini.

Lui le porse la mano per aiutarla ad alzarsi, che lei afferrò prontamente.
"Scusa Weasley, stavo andando un po' di fretta" disse con un sorrisino di scuse, e Ginny decise che non c'era bisogno di prendersela come aveva precedentemente programmato.
Si passò una mano sulla gonna per aggiustarla:" Non da niente, anch'io ero di fretta".

Conosceva Blaise, erano stati insieme a qualche evento organizzato dal professor Lumacorno, e non era affatto male.
Non sembrava per nulla altezzoso e con la puzza sotto al naso come il suo amico platinato, era molto più alla mano, le piaceva parlarci.

"Allora non ti trattengo oltre" disse quindi, ma proprio alla fine della frase parve ricordarsi di qualcosa, e sollevò le sopracciglia.
Ginny lo guardo con aria interrogativa, non sapeva se volesse continuare a parlare o se avesse realizzato qualcosa che non lei non c'entrava niente.
Dopo poco, però, il moro riprese:" Senti un po', alla fine anche la tua amica Hermione ha ceduto al fascino dei Malfoy?" domandò ridacchiando.

La rossa sollevò le sopracciglia, tra tutte le cose avrebbe potuto chiederle, questa probabilmente era l'ultima che si sarebbe aspettata.
"Come scusa?" chiese sbattendo le ciglia.
Blaise rise:" Non ci credo che Hermione non ti abbia raccontato nulla del suo incontro con Draco. Che le è preso? Ha una cotta per lui?"
Ginny rimase momentaneamente a corto di parole, non credeva che anche uno come Malfoy potesse mettersi a spettegolare con i suoi amici.

E ora, che fare?
Era ovvio che non potesse dire la verità a Blaise, per quanto lui sembrasse affidabile e talvolta gentile. Era pur sempre il migliore amico di Malfoy, e Serpeverde, non sapeva nemmeno da che parte stesse per quanto riguardava i Mangiamorte.

Decise di improvvisare anche se, ne era certa, Hermione non sarebbe stata affatto d'accordo.
Così si aprì nel sorrisino più falso di cui fosse capace, e annuì ridacchiando:" Ci hai proprio preso, è cotta di Malfoy dall'inizio dell'anno".

Blaise sollevò le sopracciglia, probabilmente non si aspettava che lo ammettesse sul serio, ma sorrise a sua volta:" Ma pensa.. È sicuramente un colpo di scena interessante. Si abbassa il numero di ragazze e ragazzi in questa scuola che non hanno un debole per Draco".
Il suo sorriso si fece un po' più curioso, e incrociò le braccia al petto:" E tu, Weasley? Sei ancora tra loro, o la tua amica ti sta facendo cambiare idea su di lui?"

Ginny per poco non scoppiò a ridere.
"Questa era buona, Blaise. Malfoy non è proprio il mio tipo" rispose ridacchiando.

Per qualche motivo, Blaise si chiese quale dunque fosse il suo tipo.
Ma, ovviamente, non lo chiese.

Dopo qualche attimo di silenzio, la rossa parve ricordarsi che, prima di imbattersi in lui aveva fretta, e sollevò le sopracciglia:" Ora devo davvero andare, ciao Blaise".
Corse via, prima che lui potesse ricambiare il saluto.

Scrollò le spalle e, fischiettando, ricominciò a camminare.
Stava tornando in Sala Comune, e ora sicuramente era più contento che mai di tornarvi, era proprio curioso di vedere la faccia di Draco una volta che gli avesse detto ciò che aveva scoperto.

Lo trovò nel dormitorio, seduto sul letto con le ginocchia raccolte al petto, mentre leggeva un libro dall'aria vecchia e polverosa.
Sembrava assorto nella lettura, perciò non si accorse di Blaise che, avvicinandosi di soppiatto, gli chiuse il libro in faccia, producendo un rumoroso tonfo.

Il biondo sgranò gli occhi spaventato, riscuotendosi dalla lettura, e lo guardò interdetto.

"Per che cazzo era questo??" chiese infastidito, aveva disturbato il suo studio.
Ovviamente non stava solo leggendo, non aveva tempo per quello.
Cercava una dannata soluzione al dannato compito che gli aveva dato il dannato Signore Oscuro.
Ma non riusciva a trovare assolutamente nulla, nemmeno in quel libro dall'aria decrepita.
Da un lato era quasi felice che Blaise lo avesse spaventato, almeno aveva potuto distogliere l'attenzione da quelle vecchie pagine ingiallite.

Il moro sorrise:" Era assolutamente non necessario, ma mi piace spaventarti, fai una faccia buffa".
Draco roteò gli occhi:" Hai qualche motivo più valido?"
"A dire il vero" iniziò andando a sedersi sul davanzale della finestra "è proprio così".

Draco si fece più attento, appoggiando il libro sul comodino, e lo guardò in attesa che continuasse.

"Indovina chi ha una cotta per te?" chiese Blaise, sembrava quasi emozionato.
La domanda lo lasciò perplesso, e corrugò le sopracciglia:" Tutta la scuola..?"
L'altro rise tirandogli il cuscino del letto di Theodore Nott, tanto nella stanza non c'era nessuno.
"Quanto sei egocentrico! Parlo di una persona in particolare, ma siccome a indovinare fai pena, te lo dico io". Rimase zitto solo per creare suspance, poi continuò:" Hermione ha una cotta per te".

Draco spalancò la bocca:" E perché ne saresti tanto certo?"
"Ho incontrato Ginny Weasley tornando in Sala Comune, è la sua migliore amica, e così mi sono informato" dice sorridendo, era la reazione in cui sperava.
L'altro si corrucciò:" Perché sai che è la sua migliore amica?"
"Dei miei racconti noti sempre le parti meno interessanti" sbuffò. "Te l'ho detto, mi tengo informato, mi interessa la vita delle altre persone. Ora puoi smettere di temporeggiare e dirmi che ne pensi di Hermione che ha una cotta per te?"

Draco non disse nulla, che doveva pensare?
Insomma, lui e la Granger si odiavano da sempre, non gli sembrava verosimile l'idea di piacerle.
Certo, aveva pensato di poter cogliere l'occasione per divertirsi un po' perché, come Blaise gli aveva fatto notare, la Granger era migliorata nel corso degli anni, doveva ammettere a malincuore che fosse attraente, ma.. No, non poteva.
Non dopo aver realizzato di essere in alto mare col compito per il Signore Oscuro, non se lo poteva proprio permettere.

"Non penso nulla, se non che mi dispiace per lei, quest'anno non sono disponibile proprio per nessuno" disse scrollando le spalle.
L'amico spalancò la bocca contrariato:" Ma come no!"
"Hai capito benissimo. Ho altro da fare e niente tempo da perdere, quindi rassegnati" disse perentorio, non aveva intenzione di distrarsi.

Blaise sbuffò, per niente d'accordo:" Sei sempre il solito".
Il biondo si alzò, andando a prendere una pergamena dalla scrivania:" È proprio qui che ti sbagli".
"Che intendi?" domandò inarcando un sopracciglio.

Draco prese anche la penna e l'inchiostro:" Ti dimostro che non sono sempre il solito. Te l'ho detto, non voglio distrazioni, e se per fare in modo di non averne devo dire alla Granger di starmi lontano, lo farò".

Scrisse ciò che doveva sulla pergamena, sotto lo sguardo attento e curioso del suo migliore amico, che continuava a sembrare contrario.

Chiuse la lettera, l'indomani l'avrebbe spedita alla Granger.

-spazio autrice-
buon anno raga, spero che faccia meno schifo del 2020 ma chissà

All a mistake ‹dramione› [REMAKE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora