capitolo quattordici

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Quella mattina, Hermione rischiò più volte di addormentarsi con la faccia sul tavolo.
Non aveva dormito molto quella notte e questo, oltre a renderla particolarmente irritabile, quasi non le permetteva di tenere gli occhi aperti.

Ma ovviamente aveva un motivo per non aver chiuso occhio, e quel motivo iniziava con 'M' e finiva con 'alfoy'.
Se solo ripensava alla sera prima, ancora l'assaliva un'ondata di imbarazzo.

Proprio non si capacitava di cosa l'avesse spinta a indugiare con lo sguardo sulle sue labbra, prima di sporgersi per baciarlo.
Di nuovo!
Forse era stata così frastornata e confusa per la storia di Ron che le si era fuso qualche neurone.

Questo non lo sapeva, ma ora era certa di non avere il coraggio di guardare verso il tavolo dei Serpeverde.
Di certo non dopo che, in seguito a quel bacio, se l'era praticamente data a gambe, senza riservare ulteriori parole a Malfoy.

Continuava a tormentarsi, chiedendosi cosa avrebbe pensato ora il biondo di lei. Sperava che non andasse a raccontare tutto a uno dei suoi stupidi amici, sarebbe potuta morire dall'imbarazzo.
Magari poteva sperare che si fosse dimenticato tutto, o forse poteva semplicemente obliviarlo! Certo, quella era un'ottima idea.

Poi scosse la testa.
No, non era affatto un'ottima idea.

Non essendo quello il primo bacio che si scambiavano - per colpa sua, per giunta - una parte di sé non capiva perché se la stesse prendendo tanto.
Ma Hermione aveva la precisa risposta a quel dubbio.
La prima volta che lo aveva baciato, era stato solo ed esclusivamente per il piano di Harry, non lo avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà.
Al contrario, quello... Era stata lei a volerlo, e nemmeno continuando a negarlo avrebbe potuto ingannare se stessa.

Malfoy era stato così stranamente carino e gentile con lei, si era preoccupato, cosa che onestamente non credeva possibile.
E quell'atteggiamento, unito ai suoi innegabili fascino e bellezza, era stato il colpo di grazia.

Le stava proprio fondendo il cervello.

Forse per errore, o forse no, finalmente alzò lo sguardo stanco dalla colazione, verso il tavolo dei Serpeverde.
Se ne pentì immediatamente, quando notò che Malfoy stava guardando esattamente in quella direzione.
A quella distanza non riusciva a dirlo con precisione, ma quasi poteva dire che le sembrasse perplesso mentre la guardava, forse in cerca di una spiegazione, o qualcosa del genere.

Sentendo le guance scaldarsi, Hermione tornò a concentrarsi solo sul tavolo della propria casata.

Ma, ripensandoci, forse sarebbe stato meglio non farlo, se l'alternativa a Malfoy erano Ron e Lavanda che si facevano gli occhi dolci, l'uno accanto all'altro.
Le veniva da vomitare tutte le volte che li incrociava, anche se la sensazione del cuore spezzato si era un po' affievolita dalla sera prima.

Continuò a fare colazione, turbata.
Forse avrebbe dovuto parlarne con Ginny, ultimamente era stata abbastanza assente, era probabile che fosse a causa della storia con Dean.

Ancora non le aveva nemmeno raccontato tutta la storia di cosa aveva fatto Dean..
In realtà, era indecisa sul farlo o meno, aveva paura della reazione della rossa. Conoscendola, sarebbe potuta andare ad affrontare il suo ex a mani nude solo per aver provato a farle del male.

Ginny era proprio una tipa tosta, Hermione lo aveva sempre pensato.
E, come lei, se n'era accorto anche il professor Lumacorno, che aveva voluto Ginny nel suo super esclusivo Lumaclub.

Hermione sospirò, ecco che si presentava un altro problema..
Il ballo del Lumaclub sarebbe stato poco prima delle vacanze di Natale, e ovviamente lei era invitata.
Avrebbe dovuto trovare un accompagnatore, ovvio anche quello.
E pensare che voleva chiederlo a Ron...

All a mistake ‹dramione› [REMAKE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora