Niente infermeria, continuava a ripetersi Hermione.
Non era facile, però, evitare a pie' pari l'infermiera quando doveva trascinare Draco privo di sensi per tutta la scuola.Sarebbe stato così facile portarlo da Madama Pomfrey, lei avrebbe sicuramente saputo cosa fare, avrebbe potuto aiutarlo sul serio.
Ma non poteva, Draco era stato chiaro.
Ovviamente non aveva per nulla chiaro il motivo del suo desiderio, ma glielo avrebbe di sicuro spiegato una volta sveglio.Ma il problema si poneva di nuovo: se non in infermeria, allora dove?
Non c'era modo che potesse passare inosservato, se lo avesse portato in camera sua, e poi sarebbe stato strano.
Non conosceva la parola d'ordine per la Sala Comune dei Serpeverde, quindi non poteva portarlo nemmeno lì.Così le rimaneva solo girare per i corridoi, con un braccio di Draco avvolto intorno alle spalle, a cercare un luogo adatto come un'anima in pena.
Si ritrovò al settimo piano, e per fortuna passò proprio davanti all'arazzo, quello della Stanza delle Necessità.
Sarebbe potuta andare lì, perché non ci aveva pensato prima? Si sarebbe potuta risparmiare un mucchio di strada.
Passò tre volte di fronte alla parete e, come si aspettava, la porta comparve.La stanza che le si presentò davanti era quasi una copia dell'infermeria, solo completamente vuota.
Era ovviamente il luogo adatto alla situazione, così non esitò ad adagiare Draco sul primo lettino che le capitò di fianco.
Gli si sedette accanto, sfinita, era stata più ardua di quanto non si aspettasse.Lo guardò preoccupata, dalla sua espressione corrucciata sembrava che fosse irrequieto.
Avrebbe voluto dargli un po' di sollievo, ma non sapeva minimamente come fare.
Gli tolse le scarpe e lo sistemò per bene sotto le lenzuola, non dava segni di volersi svegliare.
Tornò a sedersi sulla sedia vicino al letto, e gli scostò una ciocca di capelli dalla fronte.Sospirò, si chiedeva che cosa gli fosse successo.
Sperava che si svegliasse, lui sapeva sicuramente qualcosa in più.***
Draco si svegliò di scatto dal suo sonno agitato e tormentato, respirando affannosamente.
Lanciò istintivamente uno sguardo febbrile al suo avambraccio sinistro, la manica della camicia era fortunatamente ancora abbassata.Mentre rialzava gli occhi per guardarsi intorno, notò però che la sua mano era stretta in quella di qualcun altro.
O meglio, qualcun'altra, si accorse quando risalì con lo sguardo fino alla cima del braccio.Hermione era lì che sonnecchiava, appoggiata con la testa alla parete, con le labbra dischiuse.
Il biondo sbattè le palpebre più volte, non aveva idea di quanto fosse rimasto privo di sensi, ma lei era rimasta con lui per tutto il tempo?
Questo pensiero rallegrò il suo umore, almeno finché non si guardò intorno.Sgranò gli occhi, quella era l'infermeria!
Certo, sembrava stranamente vuota, non vedeva nemmeno Madama Pomfrey, ma diamine, le aveva chiesto espressamente di non portarlo lì, se lo ricordava bene, anche se stava per svenire.
Forse lo avevano scoperto, o lo avrebbero fatto di lì a poco.Non poteva rimanere lì, non poteva permettere che capissero la verità, non osava immaginare cosa avrebbe fatto il Signore Oscuro.
Sapeva benissimo che il dolore allucinante di prima era stato causato da lui, voleva punirlo, per non essere riuscito a portare a termine il suo compito.
Solo provando a immaginare cos'altro avrebbe potuto fargli gli veniva la pelle d'oca, non ci teneva affatto a scoprirlo.Così provò ad alzarsi, senza mettere in conto quanto fosse effettivamente debole, cosa che constatò quasi subito.
Non si reggeva in piedi, e piombò nuovamente sul letto, in modo non molto aggraziato.
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All a mistake ‹dramione› [REMAKE]
Fanfiction[REMAKE] Non tutto è come sembra. Quando un semplice malinteso, può stravolgere completamente la realtà di due nemici.