Una volta tornata ad Hogwarts, Hermione corse a perdifiato verso la sua Sala Comune.
Sperava vivamente che Harry e Ron fossero lì, e che Ginny invece si trovasse da qualche altra parte.
Sicuramente più avanti le avrebbe raccontato tutto, ma ora proprio non le pareva il caso di riferirle tutto ciò che era successo a causa di Dean.Ancora faticava a crederci, mentre si faceva strada velocemente tra gli studenti che, in corridoio, stavano probabilmente andando a cenare (non si era accorta di quanto fossero stati fuori lei e Malfoy).
Conosceva Dean dal primo anno, aveva sostenuto Harry quando avevano formato l'Esercito di Silente, e ora...
Sospirò, forse in tutto quel tempo non lo aveva conosciuto affatto.Pronunciò la parola d'ordine al quadro della signora grassa, e subito si guardò intorno febbrilmente, sperando che i suoi due migliori amici non fossero già scesi a mangiare.
Per una volta, la fortuna sembrò girare dalla sua parte, perché mentre la Sala Comune si svuotava, Harry e Ron uscirono dal dormitorio dei ragazzi.
Per fortuna il rosso sembrava più calmo rispetto a quella mattina.Hermione pensò che, probabilmente, tutta la sua calma sarebbe sparita, una volta sentito cosa era successo con Dean e Malfoy.
Il pensiero le fece stranamente piacere, forse una parte di lei voleva che Ron fosse geloso.Sembravano persi in una conversazione riguardante il Quidditch e le tecniche migliori, per questo non si resero conto della sua presenza.
Così lei li prese per un braccio, portandoli a sedere sul divano più lontano dalla porta, e lontano dagli altri studenti."Hermione!" Harry pareva sorpreso di vederla, e ciò sorprese anche la ragazza.
Forse si aspettava che non sarebbe affatto tornata da quell'uscita?
"Che succede?" domandò Ron quando lei non rispose. "Stavamo andando a cena.. Vieni con noi?"La riccia si assicurò che tutti gli altri Grifondoro fossero usciti dalla Sala Comune, prima di trascinare una delle poltrone rosso oro di fronte al divano e sedersi.
"La tua cena può aspettare, Ronald, devo raccontarvi delle cose.." esordì con un sospiro.Harry si fece subito più attento, sporgendosi verso di lei.
"Hai scoperto qualcosa sui Mangiamorte? Malfoy ha confessato?? O magari hai scoperto qualcosa su di lui?" chiese emozionato il moro, ed Hermione pensò che fosse un po' troppo fissato.Prima di rispondere, per un attimo, le tornarono in mente le parole di Malfoy, quando erano ancora ai Tre Manici di Scopa.
In quel momento, doveva ammetterlo, aveva creduto che il biondo le avrebbe confessato qualcosa.
Era stato strano, le era sembrato quasi che le stesse parlando a cuore aperto.
Ma poi quella strana bolla si era infranta velocemente tanto quanto si era creata, e lei aveva lasciato perdere.Quasi pensò di dire le sue impressioni anche a Harry e Ron, ma le sembrò sbagliato.
Almeno quello.. Voleva che rimanesse solo tra lei e Malfoy.Così scosse la testa:" Niente del genere, Harry.. Ci siamo sbagliati, dall'inizio".
Ron aggrottò le sopracciglia, confuso:" Che vuoi dire con questo? Quindi hai scoperto che Malfoy non è un Mangiamorte?"Lei fece di nuovo di no con la testa:" Non c'entra niente con i Mangiamorte, quello che ho scoperto" sospirò.
"Non ho idea se lui sia al servizio del Signore Oscuro o meno, ma.. di sicuro non sta cercando di avere informazioni su di te, almeno non nel modo in cui credi tu" disse rivolta ad Harry.
Entrambi la guardarono con espressione interrogativa, finché lei non si decise ad andare avanti:" La D della firma non stava per Draco, stava per Dean. Dean Thomas".In un'altra situazione, sarebbe stato divertente vedere la loro espressione variare radicalmente, e le orecchie di Ron diventare rosse per la rabbia, ma ora non era proprio in vena di ridere.
"Dean??" chiese incredulo il rosso, stringendo i pugni. "Ma Dean sta con mia sorella, perché avrebbe dovuto inviare una lettera a te??"
Hermione abbassò lo sguardo, giocherellando con le proprie dita:" Non lo sai? Si sono lasciati, lui le ha detto di essere innamorato di un'altra".
Ora si sentiva in colpa, non aveva ancora realizzato che Ginny stava male praticamente per colpa sua..Harry, più calmo rispetto al suo amico, chiese esitante:" Come fai a saperlo? È stato lui a dirtelo? O è stato Malfoy? Se è stato lui potrebbe essere una bugia".
"No, Harry" disse lei, atterrita. "Me lo ha detto proprio Dean, dopo aver simpaticamente cercato di schiantarmi" continuò con una smorfia.
Entrambi sgranarono gli occhi.
"Come sarebbe a dire che ha provato a schiantarti?" chiese Ron concitato.
"Sarebbe a dire che mentre tornavo da Hogsmeade mi ha lanciato uno schiantesimo, e se non ci fosse stato Malfoy probabilmente ci sarebbe anche riuscito".A quelle parole, però, i due ragazzi sembrarono ancora più sconvolti.
"Quindi.. Malfoy ha evitato che tu venissi schiantata. Proprio Draco Malfoy, quello biondo" Harry sembrava decisamente scettico.
Ron non disse niente, sembrava che fosse più infastidito per quello che per la storia di Dean.Hermione annuì:" Proprio lui".
"Incredibile..." mormorò l'altro.
Lei si mordicchiò il labbro inferiore, prima di decidere di continuare a raccontare:" Non è finita qui, perché... Dean ha nominato la lettera, appunto, e Malfoy si è insospettito. Mi ha chiesto spiegazioni, perché anch'io gli avevo parlato della lettera.. Non voleva lasciarmi andare finché non gli avessi detto di che si trattava, e io gli ho detto che non potevo dirglielo".Fece una pausa, forse perché non sapeva come avrebbero preso il resto.
"E poi??" chiese di scatto Ron, era già nervoso.
"E poi mi ha detto che non avrebbe insistito, ma solo se gli avessi promesso di uscire di nuovo con lui" concluse infine, con un sospiro.Dopo qualche attimo di silenzio ed elaborazione da parte dei due, Harry la abbracciò di slancio.
Hermione ringraziò di essere già seduta, o avrebbe perso l'equilibrio.Prima che potesse dire qualcosa, Harry parlò al posto suo:" Hermione sei un mito! Ti bacerei!"
L'ultima frase ottenne una smorfia di disapprovazione da Ron.
Lei rise confusa:" Non ho fatto nulla, perché tutto questo affetto?"
Il moro si separò sorridendo:" Invece sei stata grandiosa! Ora sappiamo che Malfoy non sta cercando informazioni, perciò il suo interesse è reale".Hermione storse la bocca, smettendo di sorridere.
Aveva già capito dove voleva arrivare Harry, e non le piaceva per niente.Lui continuò:" Adesso per te sarà ancora più facile scoprire qualcosa, lo hai conquistato! Sarà un gioco da ragazzi, vedrai".
A quel punto, anche Ron lo guardò storto:" Quindi dovrebbe continuare a fingere di stare con lui?"
L'altro annuì, ed Hermione scosse velocemente la testa:" Assolutamente no! Harry, andava bene quando credevamo che anche lui stesse solo fingendo, ma ora... No, non posso farlo".Si alzò dalla poltrona, non voleva aggiungere altro a riguardo, ma il moro le si parò davanti.
"Ti prego, sei l'unica che può farlo" congiunse le mani come se dovesse pregare.
"È una cosa crudele, se proprio vuoi che qualcuno seduca Malfoy per scoprire qualcosa sui Mangiamorte, allora fallo tu" ribatté lei piccata.
Harry alzò gli occhi al cielo:" Con me non ci starebbe mai, e poi ora gli interessi tu".
Le prese le mani:" Ti scongiuro, ne varrà la pena, ne sono certo. Potremo sconfiggere una volta per tutte Voldemort grazie a te".La guardò negli occhi, ed Hermione si odiò un pochino, perché non riusciva a dirgli di no.
"Due mesi. Sprecherò solo due mesi della mia vita dietro a questo piano inutile. Se non avrò scoperto niente entro Natale puoi scordarti che continui" disse dopo un po', ed Harry sorrise di nuovo.
Sentirono Ron sbuffare dal divano, e poi li raggiunse:" Se la riunione è finita, io andrei a cena".Si allontanò senza aspettarli, e per una volta Hermione fu d'accordo con il suo fastidio.
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All a mistake ‹dramione› [REMAKE]
Fanfiction[REMAKE] Non tutto è come sembra. Quando un semplice malinteso, può stravolgere completamente la realtà di due nemici.