Finalmente, Draco riuscì a scrollarsi Pansy di dosso.
Si pulì le labbra con il dorso della mano, guardandola arrabbiato, quelle non erano affatto le condizioni!
Stava per urlarle addosso quanto fosse contrariato da ciò che aveva fatto, ma si accorse di sfuggita che la loro unica spettatrice era sparita.Si voltò verso il punto in cui prima si trovava la Granger, e allargò gli occhi quando notò che non c'era nessuno.
Tornò a guardare Pansy, e i suoi occhi si ridussero a due fessure:" Lo hai fatto di proposito, volevo che assistesse a questa scenetta".
Lei scrollò le spalle, con un sorrisino che forse voleva essere innocente, ma non uscì tale.Se solo non avesse avuto così tanta fretta, Draco si sarebbe trattenuto lì per farla pentire di ciò che aveva fatto, ma ora non voleva perdere tempo.
Chissà dove era andata Hermione, doveva sbrigarsi.
Così corse nella direzione in cui credeva che fosse andata, doveva aggiustare le cose.***
Hermione arrivò più velocemente che poteva alla sua Sala Comune.
Data tutta la fretta che aveva di allontanarsi da quel dannato corridoio, non si curò nemmeno di aspettare Malfoy, o di pretendere qualche spiegazione.
Sapeva di non averne nessun diritto, alla fine loro due non stavano insieme, ma si sentiva ad ogni modo così ferita.
E poi era certa che lui non sarebbe andato a cercarla, anzi.
Forse non si sarebbe proprio accorto della sua assenza, forse quel bacio lo aveva rapito a tal punto da dimenticarsi addirittura che lì ci fosse anche lei in primo luogo.Scosse la testa mentre si sbrigava ad oltrepassare il quadro della Signora Grassa, doveva sbrigarsi, non voleva che qualcuno dei suoi amici si fermasse per parlare con lei, non era proprio dell'umore adatto per parlare con qualcuno, specialmente Harry e Ron.
Ce l'aveva con Ron, ovviamente, perché era gelosa, e lui non ci aveva pensato due volte ad andare con Lavanda. Anche se la sua gelosia si era acquietata, non riusciva ancora a levarsi quel fastidio di dosso.
E ce l'aveva con Harry, perché per colpa sua si era ritrovata in mezzo a tutta quella questione con Malfoy, e ora nemmeno era più una finzione, accidenti.Lo sapeva benissimo, anche se cercava di negarlo a se stessa, che la reazione che stava avendo non era normale.
Non si sarebbe dovuta far coinvolgere, non avrebbe dovuto permettersi di mettere in mezzo anche dei sentimenti, ma lo aveva fatto.
E ora doveva subire le conseguenze.Così si chiuse nella sua stanza singola, e appoggiò la schiena contro la porta, scivolando pian piano a terra.
Non aveva nemmeno acceso la luce, al momento non ne aveva bisogno, non doveva far altro che pensare, e per quello la luce non era necessaria.Per un po' voleva prendersi una pausa da tutto e tutti, in special modo da Malfoy.
Ancora non riusciva a levarsi dalla testa l'immagine di lui e Faccia da carlino che si baciavano.
Se avesse potuto cavarsi gli occhi e lavarli per rimuovere quello che aveva visto, lo avrebbe senza dubbio fatto.Stupidi, stupidi sentimenti.
***
Draco iniziava a preoccuparsi.
Era già il giorno seguente, dopo la fine delle lezioni, e non aveva visto la Granger da nessuna parte.La sera prima, dopo essere andato in Sala Grande per vedere se per caso fosse andata a cenare e aver constatato che non era lì, si era detto che forse per il momento non doveva insistere.
Era stata una giornata lunga, forse doveva solo lasciarla sbollire un po' e aspettare il momento giusto per parlarle.Credeva che quel momento sarebbe arrivato subito il giorno dopo, ma lei sembrava essersi volatilizzata.
A lezione non c'era, e questo era grave, non credeva che ne avesse mai saltata una. Non c'era nemmeno a colazione, o a pranzo, o in compagnia di Potter e Weasley.
L'avrebbe cercata nella sua Sala Comune, ma ovviamente non poteva, nessun Grifondoro lo avrebbe voluto lì, e inoltre non conosceva la parola d'ordine.Si chiedeva che fine potesse aver fatto, si era rivolto anche a Blaise per sapere se l'avesse incrociata da qualche parte, anche se era improbabile.
Infatti, nemmeno lui sapeva dove fosse.Per Draco era strana tutta quella apprensione nei confronti di una persona, non era certo di essersi mai trovato in situazioni simili.
Ma, come più volte si era ritrovato a constatare dall'inizio dell'anno, la Granger stava cambiando qualcosa in lui.Lo stava cambiando a tal punto da essere disposto a fare qualcosa di cui non si sarebbe mai creduto capace.
Mentre si avvicinava a Potter e Weasley, poco lontani dalla Sala Grande, notò come sembrassero più agitati del solito.
Non riusciva a credere di starlo per fare, ma picchiettò una spalla di San Potter.
Quando si voltò, il moro all'inizio parve perplesso, ma poi allargò gli occhi, e a Draco sembrò quasi contento di vederlo lì.
"Malfoy! Sai dov'è Hermione?"Era dal giorno prima che lui e Ron non la vedevano, sarebbero andati a controllare in camera sua, ma i ragazzi non potevano entrare nel dormitorio delle ragazze.
Harry doveva ammettere di essere preoccupato, non era da Hermione sparire così..
L'ultima loro conversazione era stata riguardo a Malfoy, perciò supponeva che almeno lui l'avesse vista.Draco si sentì atterrito a quelle parole:" Era ciò che ero venuto a chiedere.."
Anche l'espressione di Harry cambiò.
In un altro momento si sarebbe concentrato di più sul fatto che quindi Malfoy doveva tenerci davvero alla sua amica, ma non ora.
Diede una gomitata a Ron, per risvegliarlo dallo stato di trance in cui era caduto una volta incrociato lo sguardo di Lavanda Brown.
"Dobbiamo trovare Hermione" gli disse come se Malfoy non fosse più lì.
Ron parve riflettere qualche istante:" Perché non usi la Mappa del Malandrino? L'avremmo trovata subito".Il moro sollevò le sopracciglia, non ci aveva pensato.. Strano che lo avesse fatto Ron.
Draco li guardò stranito:" La cosa?"
Sbuffò internamente quando nessuno dei due gli rispose."Forza Ron, andiamo a prenderla" disse Harry, e si incamminò velocemente verso il settimo piano, con l'amico al seguito.
Draco decise di seguirli, era preoccupato per Hermione tanto quanto loro, voleva trovarla e parlare con lei.I due Grifondoro non si accorsero nemmeno di essere seguiti da lui, anche se stava esattamente al passo con loro, e quando arrivarono davanti a quel buffo quadro ritraente la Signora Grassa, li aspettò fuori.
Mentre si guardava intorno, gli parve quasi di vedere proprio la Granger che faceva dietro front dopo aver svoltato l'angolo, e questo lo preoccupò.
Era arrivato addirittura ad avere le allucinazioni?Si riscosse quando Potter e Weasley uscirono di nuovo.
Notò che il moro stava tenendo in mano una bizzarra mappa, e si avvicinò perplesso.
"Con questa puoi spiare chiunque?" chiese dubbioso, non aveva mai sentito parlare di nulla di simile.Harry annuì distrattamente, cercando di trovare tra tutta quella miriade di nomi quello della sua migliore amica.
Ron indicò velocemente un punto sulla mappa:" È qui!"
Tutti e tre videro il nome di Hermione, al settimo piano, ma proprio quando stavano per mettere via la mappa e correre in quella direzione, il nome scomparve."Ma che diavolo.. Dobbiamo dividerci" sentenziò lo sfregiato, e Draco fu sorpreso che si fosse finalmente accorto della sua presenza.
"Io vado a sinistra" disse quindi il biondo, e senza aspettarli andò nella direzione annunciata.Conosceva il settimo piano a memoria, con tutto il tempo passato lì sopra, e sapeva esattamente dove fosse finita Hermione.
Non lo avrebbe detto a Potter e Weasley, voleva trovarla prima lui, e spiegarle finalmente le sue ragioni.
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All a mistake ‹dramione› [REMAKE]
Fanfiction[REMAKE] Non tutto è come sembra. Quando un semplice malinteso, può stravolgere completamente la realtà di due nemici.