~Capitolo 7~

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Freddo, era così freddo quel vicolo, freddo e umido. Un'accoppiata perfetta per far rabbrividire qualcuno, per di più se si trattava di un bambino.

"Mi spieghi perché stai sempre lì in quel punto? Non ti alzi mai?" Una voce femminile si era rivolta a lui.

"Terra chiama Tenko, ci sei o no?" Disse sempre la stessa voce.

"Ehm si scusa, stavo solo pensando..."

"A cosa? Dai sputa il rospo che sono curiosaa."

"Ecco..." La ragazza si avvicinò a lui e gli scosse le spalle.

"Ti ho detto di dirmi che succede sei sordo forse!?" Fece lei con una faccia ebete. Tenko non poté resistere e si mise a ridere.

"Non ridere, avanti dimmi che ti succede!"

"Stavo pensando che ecco tu... continui ad aiutarmi nonostante ti abbia detto cosa ho fatto alla mia famiglia..."

"E allora? Che avrei dovuto fare? Scappare e dire: -Oh no aiutatemi può polverizzarmi con il suo tocco, anche se so benissimo come funziona il suo Quirk e quindi posso difendermi senza problemi!- Ma dico ti senti quando parli?"

"Non sei divertente! Una persona normale dopo aver saputo che ho fatto fuori tutta la mia famiglia sarebbe scappata a gambe levate o avrebbe chiamato la polizia!" Rispose Tenko. Questa volta la faccia ebete la stava facendo lui. La ragazzina dai capelli (C/c) si mise a ridere e poi sospirò.

"Senti, magari per te il fatto che qualcuno ti aiuti é una cosa nuova, ma per me é la cosa più naturale del mondo! E, per la cronaca, so benissimo che hai ucciso tutta la tua famiglia, ma so anche che non l'hai fatto apposta. Ognuno nasce con un Quirk, ma non lo decide prima di nascere, quindi non é colpa tua se, inaspettatamente, ti sei ritrovato questo Quirk e non lo hai saputo controllare. E a me questo basta e avanza per fidarmi di te, perché so che in fondo sei una brava persona!" Disse la ragazza per poi avvicinarsi a Tenko e strizzargli le guance.

"Smettilaaaa!" I due scoppiarono in una risata che venne però interrotta da una voce femminile che chiamò la ragazza di cui Tenko però non sentì pronunciare il nome.

"Devo andare Tenko ci vediamo presto." Disse la ragazza sorridendo per poi correre e uscire dal vicolo.

"N-non andare... non voglio rimanere solo..." Disse Tenko quasi urlando anche se percepì la frase quasi come un flebile suono. Il ragazzo stava per ripetere quella frase quando venne colpito da uno strano fascio di luce che gli annebbiò la vista.

"Non andare! Resta!" Urlò il ragazzo svegliandosi da quello che poteva sembrare un sogno, ma che si era appena concluso come una specie di incubo. Il ragazzo rimase per un po' seduto sul suo letto tenendosi la testa tra le mani. Dopo un po' riuscì a calmare il suo respiro e a capire dove si trovasse: era in camera sua, sul suo letto, e quello era l'ennesimo "sogno" che faceva. Scese dal letto e andò in bagno per sciacquarsi il viso.

"Questi sogni mi faranno diventare pazzo, lei mi farà diventare pazzo. mi chiamava pure con quel nome... devo assolutamente capire chi é: di sicuro é colpa di un qualche Quirk se non riesco a ricordarmi completamente di lei, ma perché?" Il ragazzo diede uno sguardo all'orologio. Le 4:27.

"Fantastico, sicuramente non riuscirò più a prendere sonno... ma proprio oggi doveva succedere?? Non poteva capitare ieri?! No oggi, il grande giorno. Ecco ora parlo anche da solo, sto proprio impazzendo..." Il ragazzo strinse i pugni delle mani e tentò di calmarsi.

-Se tutto va bene, riuscirò finalmente a sbarazzarmi del Simbolo Della Pace.- Dopo aver detto questo gli tornarono subito alla mente le parole della ragazzina: "Perché so che in fondo sei una brava persona!" Il ragazzo si mise a ridere a quel pensiero.

Do you remember me? {Shigaraki x reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora