I loro visi erano pericolosamente vicini, i loro nasi si sfioravano e i loro occhi si studiavano. E poi ci fu un movimento. Un leggerissimo movimento da parte del celestino che appoggiò la propria fronte fredda contro quella della (C/c) che stava andando a fuoco.
E successe.
(T/n) avvicinò velocemente le sue labbra a quelle dell'azzurrino unendole in un semplice bacio a stampo pieno di dolcezza. Quello, il loro primo bacio, era stato molto veloce e quando la ragazza si allontanò dal celestino lui aveva un espressione piena di stupore e le sue guance erano leggermente tinte di rosso.
Restò a fissarla per qualche secondo studiando quei suoi bellissimi occhi (C/o) per poi prendere il suo mento con due dita e baciarla nuovamente. Questa volta il bacio durò più a lungo e quando il celestino si staccò dalle labbra della ragazza le sorrise dicendole quelle due parole che ogni ragazza vorrebbe sentirsi dire dalla persona che ama. O almeno questa era la fine che (T/n) sperava ma dopo quel primo bacio non ci fu nessun altro bacio e nessuna dichiarazione.
"(T/n)..." Disse poi il celestino trasformando la sua espressione in una seria. La ragazza, che non osava incrociare lo sguardo con quello dell'azzurrino, mormorò qualche parola per scusarsi, si alzò e si diresse correndo verso il bagno dove si chiuse a chiave. Ecco era successo. Aveva rovinato tutto. Come si era messa in testa che Tenko potesse provare quel genere di sentimento nei suoi confronti?
"(T/n)..." Il celestino la stava chiamando.
"(T/n) ti prego apri dobbiamo parlare..." Nessuna risposta. Il ragazzo andò a cercare la chiave di scorta del bagno ma quando aprì la porta trovò la stanza vuota. Se n'era andata.
"Non ti lascerò scappare da me ancora una volta..." Pensò infine prima di chiudersi la porta alle spalle.
"Ma professore la prego..."
"Signorina Ochaco non posso fare niente in questione, il preside ha già preso la sua decisione e ormai sono passati tanti giorni dalla sua espulsione." Rispose freddo il docente. La ragazza ormai lo stava chiedendo ogni giorno ma il preside non voleva proprio cambiare idea: (T/n) non sarebbe più tornata alla UA.
La castana venne consolata dai suoi compagni a loro volta tristi per la mancanza della (C/c). Ochaco aveva provato più volte a telefonarle ma senza successo. La ragazza non aveva risposto neanche una volta, scattava subito la segreteria telefonica. Decise quindi di andare direttamente a casa sua ma la trovò deserta. Iniziò quindi a preoccuparsi e chiese ai suoi compagni se avessero avuto qualche notizia della ragazza. Kirishima e Bakugou le dissero di essere andati a casa sua il giorno dopo la sua espulsione ma non trovarono nessuno. La cosa stava seriamente preoccupando tutti i ragazzi e nessuno aveva la minima idea di dove la ragazza potesse essere.
"Dai Ochaco prova a pensare... non c'era un posto dove andavate quando eravate più piccole?" Chiese Kirishima.
"Non c'era nessun posto speciale però ora che ci penso c'era un luogo dove andavamo quando eravamo più piccole..."
"(T/n) ti prego apri dobbiamo parlare..." Queste furono le ultime parole che (T/n) sentì pronunciare da Tenko ma quando sentì il rumore dei suoi passi allontanarsi creò un portale e si teletrasportò nell'unico luogo che il celestino non conosceva: era un appartamento dei suoi genitori dove andavano ogni tanto per staccare dal lavoro.
(T/n) c'era stata varie volte da piccola e, dato che nessuno sapeva della sua esistenza dopo la morte dei (T/c) ci andava insieme ad Ochaco per fare pigiama party o passare serate insieme. Quando arrivò si buttò sul letto e si mise a singhiozzare: perché era stata così avventata? Forse avrebbe dovuto ascoltare quello che Tenko voleva dirle o forse direttamente non avrebbe dovuto baciarlo.
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Do you remember me? {Shigaraki x reader}
Fanfiction(T/n) si diresse verso di lui senza pensarci due volte, era come se non stesse agendo di sua spontanea volontà. Il suo corpo si muoveva e basta, come se fosse già stabilito, già successo, come se fosse stato scritto in un copione e lei stesse sempl...