~Capitolo 12~

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Sapete da cosa si distinguono le lacrime? Sono calde e salate. Vengono allo scoperto quando dei piccoli rubinetti negli occhi di qualcuno si aprono facendo uscire dei getti di questa acqua salata che rappresenta solo una cosa: dolore. A volte le lacrime possono essere di gioia ma questo avviene quando sono accompagnate da un sorriso e qualche risata. 

Nel caso di (T/n) però, erano alternate a dei singhiozzi lunghi e profondi. Provava un forte dolore al petto, era come se qualcosa le stesse perforando il cuore e quel qualcosa si chiamava Tenko Shimura ma ormai era stato sostituito da Tomura Shigaraki. 

I rubinetti dei suoi occhi vennero temporaneamente fermati da una telefonata improvvisa. (T/n) si asciugò le lacrime e prese un bel respiro prima di rispondere.

"(T/n) sono Ochaco, domani dobbiamo trasferirci ai dormitori quindi vengo da te così ci aiutiamo a vicenda e ci divertiamo e non provare a trovare scuse non riuscirai a convincermi. Sarò da te fra 20 minuti." Detto ciò la ragazza chiuse la chiamata lasciando (T/n) spiazzata.

Passarono un bel pomeriggio nonostante tutto e (T/n) riuscì a distaccare la mente e ricominciare a sorridere. Ochaco era proprio una vera amica. La mattina dopo (T/n) ovviamente non sentì la sveglia e Uraraka la fece roteare per tutta la casa ridendo mentre la (C/c) le urlava le peggio cose. Per fortuna le due amiche arrivarono in tempo ai dormitori e durante il resto della giornata si occuparono ognuna della propria stanza. 

La sera qualcuno bussò alla porta della ragazza che si ritrovò tutti i compagni davanti all'ingresso. Stava per sbattergli la porta in faccia ma Kirishima la fermò spiegandole che stavano facendo un tour delle camere per decidere quale fosse la migliore. La ragazza fece entrare tutti che restarono abbastanza stupiti.

"T/n) questa stanza é fin troppo normale per i tuoi gusti." Disse Momo abbastanza sconcertata.

"Vi aspettavate una discoteca da parte mia?"

"Beh no ma almeno un po' di colore e di vivacità." La stanza era normale: manga da una parte, una tv non troppo grande ma neanche troppo piccola, un mobiletto dove era appoggiata, un letto bello spazioso e un tavolino davanti ad esso.

"Eppure hai portato parecchie cose venendo qui." Rifletté Ochaco.

"Tranquilli il meglio deve ancora arrivare." Disse la (C/c) dirigendosi verso l'interruttore della corrente. 

Spense la luce a led che si trovava nel centro del soffitto e molte piccole lucine colorate si accesero quando premette un altro interruttore dando l'impressione di essere in una galassia. Il tutto illuminava parzialmente la stanza senza dare alcun fastidio. Tutti i ragazzi restarono a bocca aperta e (T/n) si mostrò molto soddisfatta della loro reazione.

"Ok avete visto la mia bellissima stanza ora uscite che The Promised Neverland mi sta aspettando."

"Uh ne ho sentito parlare se non sbaglio é appena uscita la seconda stagione credo sia bella." Disse Mina. (T/n) fece una smorfia per contenere la rabbia e sbatté tutti fuori per dedicarsi al suo manga (leggete il manga non guardate l'anime per favore). 

Dopo qualche ora scoprì che era addirittura arrivata seconda ma non ci diede tanta importanza anche se la cosa la fece sorridere. Il giorno seguente volò e i ragazzi della 1A lo passarono ad allenarsi e a chiacchierare tra loro. Quella convivenza era piacevole e non dispiaceva a nessuno. 

Passarono così un paio di giorni fino a quando un pomeriggio (T/n) venne chiamata nell'ufficio del preside. Era abbastanza in ansia per questa cosa dato che non riusciva a darle una spiegazione decente. Il preside era seduto e ai suoi lati vi erano il professor Aizawa e All Might entrambi con uno sguardo serio in cui si intravedeva una punta di tristezza.

Do you remember me? {Shigaraki x reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora