«Jungkook, quanto tempo!» Sanghoon, il compagno di mia madre, mi abbraccia calorosamente. «Tutto bene? Il viaggio com'è andato?»
«Tutto bene, grazie.» rispondo con un mezzo sorriso.
È una brava persona, non ho neanche mai messo in dubbio il suo sentimento verso mia madre, ma il fatto che non stia attento a Juyeon e alla sua situazione delicata non mi sta bene. Perciò nascondere il mio fastidio è davvero complicato.
Adesso è il turno di Jimin che allunga la sua mano per stringere gentilmente quella di Lee, il quale non smette di guardarlo con un sorriso sgargiante.
Ma ciò che capta la mia attenzione non è la loro presentazione, ma la strana espressione sul volto di mia madre. La felicità che mostra nel vederci insieme lui è falsa, però non capisco se sia dovuta a noi o a qualcosa accaduta precedentemente con Sanghoon che io non so.
È come se stesse cercando di sopprimere il suo turbamento, la sua voglia di dire qualcosa a qualcuno di noi.Resta in silenzio, come quando papà tornava dai suoi incontri notturni e si riaccomodava al suo fianco, chiedendole perdono per le sue azioni poco degne. I giorni seguenti, però, i suoi silenzi si trasformavano in ubriscature devastanti. Piangeva, cercava di rimettersi in sesto e stare con i suoi figli, ma poi crollava. Crollava costantemente.
«Jungkook, Jungkook-» Jimin smuove il mio avambraccio: un gesto completamente in contrasto con il tono dolce con cui mi riporta alla realtà. «Tua madre ci ha chiesto di sederci a tavola.»
Annuisco con una leggera titubanza ed entrambi ci rechiamo a tavola. Non esito neppure un secondo a sedermi accanto a Jimin che avvicina la sua sedia di sottecchi. Mi sorge spontaneo sorridere.
Juyeon arriva poco dopo con la sua solita aura di apatia. Non dice una parola, non guarda nessuno se non il suo piatto che aspetta di essere colmato.«Cosa hai fatto oggi, Yonie?» domanda Sanghoon, volendo finalmente ricoprire le vesti di padre, ma so che Juyeon è un osso duro.
«Nulla che ti importi.» la sua risposta non mi sorprende per niente. Mi sorprende, invece, ed è allo stesso tempo ironico, l'imbarazzo di Lee creato dal nostro presenziare al suo evidente fracasso di paternità.
La tensione inizia a farsi sentire nell'aria e le occhiate di fuoco che padre e figlio si lanciano a vicenda sono fugaci ma non passano di certo inosservate. Fortunatamente l'arrivo di mia mamma con la cena mantiene i nervi saldi e le imprecazioni in gola.
«Omelette?» interroga Jimin fissando me e mia madre al medesimo tempo. Tenta anche lui di salvare la cena.
«Sì e poi tagli di carne in brodo.» nemmeno il suo tono mi convince. È freddo, privo di qualunque emozione.
Riempie ogni piatto e successivamente si siede vicino al suo compagno, proprio difronte a me e Jimin. All'unisono ci auguriamo un buon appetito per poi cominciare ad assaporare il cibo che già al primo boccone mi sembra squisito.
«Allora Jungkook, nessuna nuova fidanzata?»
L'interrogativo prevedibile che mi pone Sanghoon porta tutti gli sguardi su di me, attiro perfino quello di Juyeon. Jimin distoglie il suo e continua a mangiare come se non gliene importasse nulla, ma le sue spalle sono più tese delle corde di una chitarra. È nervoso quasi quanto me.
«No, nessuna. Ho altre priorità per il momento.»
«Sai che tua madre vuole dei nipotini!» pronuncia scherzosamente, ma io non ci trovo niente da ridere.
«La mamma sa che procreare non è tra i miei pensieri.» Lee approva con un cenno di capo positivo che ahimè mi risulta chiaramente ipocrita. Ho compreso che non sopporta quando gli si danno risposte diverse da quelle che lui vorrebbe. Probabilmente perché, soprattutto nell'ambito lavorativo, è abituato a dare comandi e più comandi ai suoi collaboratori.
«Jimin, anche tu nessuna ragazza?»
«Sanghoo-» la mano di Jimin sulla mia coscia manda all'aria la mia voglia di urlargli in faccia che non è affar suo, che non è una domanda consona per una persona che si conosce da a malapena quindici minuti.
«No, non c'è nessuna ragazza e non credo ci sarà mai. Non mi piacciono le donne purtroppo.» fa spallucce e prosegue tranquillamente con il suo pasto. «Spero non dia fastidio a nessuno, ma ho smesso già da un po' di mentire sul mio orientamento sessuale.»
La schiettezza che ha usato mi fa sorridere, sono davvero contento che abbia mantenuto ciò che aveva promesso: niente bugie, solo verità malgrado possano rivelarsi scomode per qualcuno.
Quel qualcuno è sicuramente mia madre che ci è voluto poco si strozzasse con l'acqua e che ora mi osserva con dissenso. La sua maschera di freddezza è finalmente caduta e ciò che pensa è lampante sul suo viso.«Mi sembra giusto.» esprime Sanghoon. Fottuto ciarlatano.
«Mamma, andiamo un momento in cucina.» una volta entrati, accosto la porta e cerco di restare calmo. «Perché mi guardavi così? Sei strana da quando ci siamo seduti a tavola se non da prima.»
«Se sicuro che tu non sia gay?» chiede d'un tratto.
«Non lo sono.»
«Non mentire a tua madre. Non farlo anche tu.» sussurra. I suoi occhi via via più lucidi fanno tremare il mio cuore. «Ti ho visto, anzi vi ho visti. Non mentirmi.»
Perdo rapidamente
un battito dopo l'altro.
Non me lo aspettavo.«Cos'hai visto?»
«Tu mi hai già capito. Non c'è bisogno che io entri nei dettagli.» stringe le palpebre come se non volesse ricordare determinate immagini.
«Ti sei fatto abbindolare? Ti ha sedotto? Ti sei preso una forte sbandata per lui? Che diamine è successo a mio figlio?»Verità o menzogna,
questo è il dilemma.«Vuoi la totale sincerità o le solite mezze verità che non portano mai a nulla di buono?» domando schietto, percependo all'istante il mio battito cardiaco accrescere con furia.
La fisionomia del suo viso cambia nuovamente ed ora ho paura, ho paura che possa ripensare al passato, che non riesca a più a guardarmi allo stesso modo o nel peggiore dei casi, che mi paragoni a quel bastardo.
«Sai che voglio la verità, nonostante questa possa farmi del male.»
«Possiamo parlarne dopo però? È leggermente complicata la situazione e loro ci aspettano a tavola.»
«D'accordo, ma dimmi almeno se provi qualcosa per lui.» ingoia il suo evidente groppo in gola e trattiene le lacrime ed è comr ritornare ad un paio di anni fa quando non vedevo altro che distruzione nei suoi occhi. Mi duole fortemente il petto al vederla in questo stato, ma non voglio mentire ad una delle persone più importanti della mia vita, alla donna che amerò incondizionatamente per tutta la vita. Non merita altre menzogne, altre maschere.
«Non so se mi sto innamorando di lui o è soltanto una sbandata passeggera, ma qualcosa dentro di me c'è e non è una cosa da poco.»
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𝑷𝒉𝒐𝒆𝒏𝒊𝒙 | 국민
FanficDove Jimin si trova a dover convivere con il ragazzo al quale, qualche anno prima, si era dichiarato, Jungkook; ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏꜱᴇꜱꜱᴜᴀʟᴇ *ɴᴏɴ ᴄɪ sᴀʀᴀɴɴᴏ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴇ, ᴇ ᴘᴇʀ ᴛᴀʟᴇ ᴍᴏᴛɪᴠᴏ ᴠɪ ᴄʜɪᴇᴅᴏ ᴄᴏʀᴛᴇsᴇᴍᴇɴᴛᴇ ᴅɪ ɴᴏɴ ɪɴsᴜʟᴛᴀʀᴇ ʟᴇ ᴄᴏᴘᴘɪᴇ ᴇᴛᴇʀᴏ ᴄ...