Resilienza.
"La resilienza è la capacità di autoripararsi dopo un danno, di far fronte, resistere, ma anche costruire e riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante le situazioni difficili che fanno pensare a un esito negativo"
A questo ho pensato per il resto della notte, durante l'intera giornata di lavoro e anche quando sono tornato a casa, ed è proprio qui, nel computer della mia camera, che ho cercato il significato di questa parola tanto amata e ripetuta da Jungkook, la quale ho scoperto essere perfino collegata al suo tatuaggio raffigurante una fenice. Questa pare esserne il simbolo per eccellenza.
La fenice, dopo la morte, rinasce dalle sue ceneri proprio come la persona resiliente si risana con le sue stesse forze quando incombe in situazioni complicate.
Ritengo che sia uno di quei motti di vita che ogni essere umano dovrebbe tenere a mente e impresso nella propria pelle per poter vivere nel modo migliore, e forse così molti mali e gesti atroci potrebbero essere evitati, ma in fondo ognuno è fatto a modo suo.
Difatti, l'opposto della resilienza è la fragilità e quest'ultima purtroppo non è affatto facile da combattere. A volte è talmente soffocante che ti manca il respiro e le lacrime che versi non sono mai abbastanza. A volte è talmente pesante che non riesci neanche a trovare le forze di reggere il carico che hai sulle spalle. A volte è fastidiosa ed irritante. A volte essere così fragili, così ipersensibili, è una piaga e non c'è nient'altro da aggiungere.
Con tutta sincerità, invidio Jungkook e questa sua capacità di subire gli urti senza crollare in mille pezzi. È davvero forte. Diamine, a me capita così spesso che ho perso il conto delle volte in cui sono caduto e poi ritrovato pieno di lividi. Molti sono ancora violacei e marchiati a fuoco sul mio corpo, sul mio petto precisamente.
Così drammatico e patetico.
Sì, drammatico e patetico credo siano gli aggettivi che meglio mi descrivono. E aggiungerei anche malinconico perché anch'essa, la malinconia, di lasciarmi in pace non ne vuole proprio sapere. Sono parte integrante di me ormai.«Basta»
Dico basta perché ho la fottuta abitudine di pensare troppo, costantemente a tutto, e non agire mai. Stavolta ho deciso che andrò da Kook e farò in modo che mi spieghi quali sono i suoi trucchetti per essere così com'è. Probabilmente penserà che io sia uno stupido per voler sapere una cosa del genere, ma non ho niente da perdere quindi mi recherò da lui.
Attraverso il corridoio e busso alla porta, malgrado lui non l'abbia fatto quel giorno in bagno, e poco dopo sento la sua voce che mi dà il consenso di entrare.
«Jungkook-»
Mi soffermo per un'istante a fissarlo e lo trovo seduto difronte la sua scrivania a smanettare con il suo portatile. Sul display appare la foto di una ragazza con un abito piuttosto elegante, e non capisco se stia lavorando o stia facendo altro.
Successivamente osservo più in giù e bene, molto bene direi, indossa unicamente un paio di mutande.
Che dovrei pensare adesso?
«Se ti stavi facendo una sega, potevi dirlo prima che mi sarei evitato lo spettacolo, idiota» ascolto la sua stupida risata e poi percepisco i suoi occhi su di me.
«Dimmi, fragolina... Ho la mano sul cazzo, per caso?» le mie guance arrossiscono e ho soltanto voglia di strapparmele via a morsi «Se volevo masturbarmi insieme a te, te lo avrei chiesto direttamente»
«Non ci credo. Hai sul serio detto una cosa del genere?» ironizzo, scuotendo la mia testa come se non potessi davvero credere alle sue parole, ma so quanto spudorato possa arrivare ad essere «Comunque preferirei di gran lunga una scopata che toccarmi il pene come un quattordicenne arrapato»
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𝑷𝒉𝒐𝒆𝒏𝒊𝒙 | 국민
FanficDove Jimin si trova a dover convivere con il ragazzo al quale, qualche anno prima, si era dichiarato, Jungkook; ᴋᴏᴏᴋᴍɪɴ //ᴊɪᴋᴏᴏᴋ ᴏᴍᴏꜱᴇꜱꜱᴜᴀʟᴇ *ɴᴏɴ ᴄɪ sᴀʀᴀɴɴᴏ sʜɪᴘ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴇ, ᴇ ᴘᴇʀ ᴛᴀʟᴇ ᴍᴏᴛɪᴠᴏ ᴠɪ ᴄʜɪᴇᴅᴏ ᴄᴏʀᴛᴇsᴇᴍᴇɴᴛᴇ ᴅɪ ɴᴏɴ ɪɴsᴜʟᴛᴀʀᴇ ʟᴇ ᴄᴏᴘᴘɪᴇ ᴇᴛᴇʀᴏ ᴄ...