Capitolo 19

503 29 6
                                    

Il sole fece capolino dalla finestra baciando con tenerezza e timidezza le due figure stese sul letto, l'una nelle braccia dell'altra in un nodo di sentimenti forti che pulsavano nell'aria.

Heeseung si era già svegliato al primo raggio di sole che era entrato nella stanza illuminandola di un pallore quasi spettrale, calando come una mano calda sul suo volto e quello del più piccolo che lo teneva saldo a sé come se la sua vita dipendesse dalla sua mera esistenza.

Aveva il viso tranquillo, gli occhi chiusi e quella sua solita espressione quasi angelica, che non importava quante volte Heeseung avesse avuto la possibilità di vederla durante le mattine passate insieme, riusciva sempre a creare una delicata patina di amore e fondezza nel suo cuore.

Ora le ombre danzavano sopra la sua pelle, come lunghe spighe di grano scuro che si affacciavano sulla neve candida, piccoli germogli che lasciavano il loro segno su quella eterea figura.

Heeseung sollevò una mano, facendola scorrere lungo la guancia del più piccolo, giù fino alla clavicola scoperta dove si fermò per dare la possibilità ai suoi occhi di godere di tanta meraviglia, mentre le iridi scure del dongsaeng si aprivano assonnato, come il risveglio di una divinità dopo anni di pigro piacere nel sonno.

"Buongiorno" la voce di Niki era più rauca del solito, bassa e sensuale. Heeseung sorrise affettuoso.

"Giorno, come stai?" gli chiese sussurrando.
La sua mano riprese a percorrere il suo corpo fermandosi appena sopra la vita, stringendola e tirandola a sé.

Niki si spinse più verso il suo petto nudo con la testa, inspirando il profumo del maggiore, quel rimasuglio di colonia maschile che amava particolarmente, mentre cercava di muovere le gambe per capire meglio quale fosse la propria condizione.

"Fa un po' male ma nulla di insopportabile" stabilì poi, le sue dita raggiunsero a sua vola il luogo in cui la sua testa aveva appena affondato il volto, cercando di seguire le linee dei muscoli e sentendo l'addome alzarsi ed abbassarsi al ritmo di un risolino sommesso.

I suoi occhi guizzarono verso l'alto vedendo Heeseung che rideva subdolo "Cosa c'è ?! E' colpa tua se sono messo così" lo sgridò giocoso, sbattendo il palmo aperto sul suo petto come a volerlo punire.

Heeseung si avvicinò, approfittando della posizione rialzata verso di lui del volto del più piccolo e premette le sue labbra con le opposte in un bacio rapido, casto, ma pieno di dolcezza.

"Ti amo, lo sai vero?" e Niki a quelle parole sentì le guance andare a fuoco, mentre il suo corpo rispondeva in autonomia a quella dichiarazione, tornando a catturare quelle labbra in un bacio che sapeva di affetto, consapevolezza e amore.

C'era tutto in quel miscuglio di sentimenti, tutto quello che avrebbe voluto dire, ma che temeva di rivelare ad alta voce come se potesse sembrare fin troppo reale una volta pronunciato ad alta voce.

"Perfettamente consapevole" sorrise nel bacio; Heeseung usò le sue mani per afferrare entrambi i lati del corpo del più piccolo e portarlo sopra di sé in un gesto rapido e ben accetto, ritrovando il proprio corpo schiacciato sopra quello del suo ragazzo e perdendosi di nuovo in quell'oceano profondo che erano i suoi occhi.

"Dovrei tornare di sotto prima che gli altri si sveglino" constatò Niki con fare riluttante.

Gli occhi di Heeseung furono attraversati da una misera e impellente realizzazione della situazione generale e non fu invisibile la sua più totale contrarietà a riguardo.

"Hai ragione ma.." esordì per poi fermarsi e ricatturare quelle labbra come se fossero una calamita opposta alla sua che lo chiamava in un desiderio irrefrenabile.

Don't Look Away | HeeKiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora