"Da questa parte" da lontano si sentiva il rumore del mare.
Busan era intrisa nella notte, mentre le mani di Heeseung cingevano saldamente la vita di Niki, stringendolo, affondando le dita nella stoffa, standogli accanto per guidarlo nel buio.
Niki aveva una benda sugli occhi, mentre avanzava piano piano, un passo dopo l'altro.
Il vento che gli scompigliava i capelli, sfiorandogli la pelle, sentendo il gelo trapassargli le ossa, calore irradiato solo dal corpo vicino al suo.
"Ci siamo?" chiese impaziente.
I suoi occhi guizzavano da una parte all'altra sotto quella benda scura, l'odore salmastro del mare sempre più intenso.
"Quasi" rispose Heeseung.
Teneva le mani ferme e avanzava sicuro, un passo, un altro.
"Dove diavolo mi stai portando, Heeseung" Niki sentì le sue scarpe affondare, come se il terreno sotto di loro fosse fatto di argilla, ogni passo diventava più complesso e la stabilità meno continua.
Niki strinse i denti.
Odiava le sorprese."Abbi un po' di pazienza" era un fievole sussurro che fece rizzare la schiena a Niki, il quale si tese, i piedi che continuavano a faticare, i brividi lungo il corpo.
"Che cos'è questo rumore" domandò sentendo il mare che si infrangeva sugli scogli.C'era silenzio, ma non un silenzio continuo, lo sbattere delle onde tra loro in certi momenti pareva assordante.
"Ci siamo" Heeseung si fermò di scatto.
Le mani lasciarono quella presa salda e Niki tentò di non boccheggiare all'assenza di calore a contatto con il suo corpo.
Dita esperte e sicure si fermarono dietro al suo capo.
Occhi chiusi, come ad avere paura di quello che avrebbe visto a seguire. Sentiva il proprio respiro infrangersi come quelle onde nel mare.
Un solleticare intorno alla nuca e poi i lembi che venivano tirati.
"Puoi aprire gli occhi" un altro sussurro.
Niki esitò, sentendo la benda venir sollevata dal suo viso, il pizzicore della stoffa che veniva allontanata dalla pelle, l'aria fredda che accarezzava il suo volto come la lama di un pugnale d'acciaio.
"Seung-" Niki aprì gli occhi, lentamente, abituandosi alla fioca luce.
Le sue parole perse nell'aria alla visione che si presentava davanti a sé.
Lenzuoli bianchi come fantasmi, spiriti selvaggi, coperti da cestini, frutti, pietanze.
Sembrava un banchetto, uno scarno, ma al contempo ricco banchetto.
La luce della luna e gentili fiaccole che illuminavano quella visione; candele che rendevano l'atmosfera come quella di quei film romantici che Niki aveva sempre solo guardato in televisione.
Il cuore e il respiro gli si fermarono nel petto, mentre alzava lo sguardo luminoso, pieno di gioia, su Heeseung.
C'erano amore e devozione in quello del maggiore e per poco Niki non rischiò di scoppiare a piangere per la gioia.
"Buon compleanno Niki" parole dolci, una voce feltrata, gentile, passionale.
Niki lasciò che un sorriso gli nascesse con spontaneità sul volto illuminato da quella felicità ed eterea meraviglia che lo aveva sfiorato con un gesto così pensato.
Tutto quanto gli sembrava in una qualche maniera magico.
"Non so cosa dire" riuscì a rispondere esitante, le parole che non si formavano ne sulla lingua ne nella mente.
STAI LEGGENDO
Don't Look Away | HeeKi
FanfictionHeeseung e Niki avevano sempre avuto un rapporto un po' complicato. Sin dall'inizio del primo anno di scuole medie, sopportare la presenza l'uno dell'altro era stato come un obbligo che non potevano lasciarsi alle spalle. Non era facile, proprio p...