Bugia

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-To be so Lonely-

POV TANCREDI:

Spesso ci si ritrova a desiderare le cosa più banali.
Una cioccolata calda quando fuori si gela, oppure uno spazio d'ombra quando il sole è cocente e tutto ciò che si vorrebbe fare è buttarsi in una pozza d'acqua gelata e restare lì finché la pelle non si raggrinzisce.

Ecco, io vorrei desiderare di ritornare nel passato.
Ritornare a quella sera, quando ho visto i suoi occhi timidi scrutarmi dalla testa ai piedi.
E vivrei quel momento per sempre piuttosto che sentire i miei amici singhiozzare e il medico continuare a ripetermi
'Non è colpa tua' o 'Non è una malattia ereditaria, ma ha una componente genetica e i parenti delle persone affette hanno un rischio maggiore degli altri di svilupparla'.

Magari è solo un sogno, un brutto scherzo del mio cervello.

Chiudo gli occhi, provo a pizzicarmi un lembo di pelle e riapro le palpebre.
Ma non cambia assolutamente nulla.
Vedo ancora Diego che stringe Gian al suo petto per frenare le sue lacrime e il dottore accarezzera la mia spalla.

La verità spaventa.
Ecco perché tutti la vogliano ma pochi la cercano.

D.E: " La terapia dipende fortemente dal tipo di leucemia diagnosticata, dalla sua stadiazione e dalla sua fase.
In generale il trattamento si avvale dell'utilizzo di più terapie combinate o sequenziali che comprendono la chemioterapia, terapie che stimolano il sistema immunitario, la radioterapia e trattamenti chirurgici.
Tancredi lei ha la Leucemia linfoblastica cronica.
Questa tipologia di leucemia ha quasi sempre un percorso molto lento, spesso senza sintomo con pochi disturbi per il paziente, che può continuare a svolgere una vita normale per molti anni senza che siano necessari provvidementi terapeutici.
Per fortuna la condizione non è complicata ma se non iniziamo subito la terapia la situazione potrebbe aggravarsi"

Parole, parole e solo parole.
Perché parla? Cosa ho fatto di male?.

G: " Ma starà bene vero dottore?" Lo sento a malapena ma non mi sfugge il singhiozzo che cerca di trattenere.
Il dottore gli dice qualcosa e lui annuisce più volte.
Sussurrano, mi lanciano qualche sguardo e poi escono tutti, tranne Diego.
Ha il viso stanco e gli occhi leggermente arrossati.
Fa male vederlo in questo stato.

D: " Tanc mi dispiace così tanto" si siede ai piedi del letto e accarezza la mia gamba.
Si morde il labbro inferiore e mi guarda.
I suoi occhi verdi si posano nei miei e bruciano.
Ha paura, ma non per me.
D: " Ti devo chiedere un favore..." guarda il soffitto bianco e sbuffa "...e devi cercare di capire"
Sposto lo sguardo verso la sedia posta di fianco l'entrata " Lui come sta?"
D: " Sta" una pausa "Quando lo hai mandato via era distrutto. Adesso è a casa ma gli ho promesso che appena avremmo avuto tue notizie lo avrei chiamato"

Sta bruciando tutto.
Tutto è freddo.
Sto morendo tra ghiaccio e fiamme e sì, ho ogni diritto di essere drammatico adesso perché la mia fottuta anima si sta squarciando e non mi sono mai, mai sentito così male prima d'ora.

D: " Tanc lui non deve sapere, devi lasciarlo andare" si avvicina lentamente e ora le sue mani sono sulle mie spalle.
Sposto lo sguardo verso di lui.
Una lacrima sfugge al mio controllo.
T: " Io non posso Diego" sussurro " Io- non voglio dimenticarmi di lui"
D: " Se gli dirai che hai una malattia con il 90 % che sia mortale starà peggio.
Lo faccio per lui Tanc, devi inventarti una scusa, qualcosa ma devi lasciarlo" mi dice

Chiudo gli occhi e appoggio la testa al suo petto.
Soffocando i singhiozzi strozzati e i fottuti ricordi- la sensazione dei capelli morbidi di Lele e la sua pelle ancora più morbida- quelli bruciano, ricordi che danno origine a nuovi lamenti e mi stringono il cuore e sembrano colpire il mio corpo, facendomi trasalire.
T: " Trattalo bene Diego e digli che io l'avrei sempre aspettato nell'Agapì Mou"
Si stacca delicatamente da me e mi passa una mano fra i capelli.
D: " Hai fatto la scelta giusta" si alza in piedi sistemandomi meglio la coperta " Non ti azzardare a morire Tanc, nessuno lo sopporterebbe" mi lascia un bacio sulla fronte e velocemente esce dalla stanza.

Baciamoci e facciamo l'errore dell'anno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora