Ritornerà

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- Just me, him and the moon-

Al mio risveglio, impiego un momento a ricordare come sono finito per terra.
Piego il mio collo sia a destra che a sinistra per cercale di alleviare il dolore dato che ho dormito rannicchiato su me stesso.
Controllo l'ora e sbuffo sonoramente: sono le undici del mattino e quello stronzo di Diego non mi ha nemmeno svegliato per farmi stendere sul letto.

Spalanco la porta di camera e mi affaccio verso il salotto, trovandolo seduto sul divano mentre guarda la televisione.
Come se sentisse la mia presenza, si gira verso di me e mi sorride calorosamente.
D: " Buongiorno Le, dormito bene?"
L: " Domanda di riserva?" Mi butto sul divano vicino a lui
Corruga le sopracciglia confuso.
D: " Come è andata con Tancredi?"
Preferivo l'altra domanda.
Mi mordo il labbro per non piangere...cazzo faccio proprio schifo a trattenere le emozioni.
L: " Dormito così così visto che ero per terra"
Si volta verso di me e appoggia un braccio in torno alle mie spalle.
D: " Che cosa è successo?" Mi chiede dolcemente facendomi appoggiare la mia testa sulla sua spalla.
Gli racconto tutto, cercando di non scoppiare a piangere, ma una lacrima sfugge al mio controllo.
D: " Ti ha baciato? Due volte?" Annuisco torturandomi le mani.
Sospira rumorosamente prendendo il mio viso, costringendomi a guardarlo negli occhi.
D: " I-io non so cosa dire e probabilmente direi sicuramente qualcosa che potrebbe ferirti.
Per quanto riguarda la tua carriera che si fottesse Le, la tua felicità va prima di ogni cosa.
Per Tancredi devi lasciargli del tempo per farlo ragionare e sono sicuro che poi ritornerà da te"
Abbasso lo sguardo.
Come fa ad essere così sicuro che lui tornerà indietro?
Tancredi non concede una seconda possibilità a nessuno e io non penso che sia un'eccezione.

L: " N-non t-tornerà mi sà" balbetto tra i singhiozzi.
D: " Si Lele, lui tornerà" mi rassicura e io mi fiondo nelle sue braccia.
Spero solo sia vero.

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Diego mi ha consigliato di farmi una passeggiata per schiarirmi le idee e magari smettere di pensare a Tancredi.
Per questo adesso sono seduto su una panchina ascoltando una nazione di Harry Stiles.
Appoggio i gomiti sulle ginocchia e chiudo gli occhi.
Mi godo il vento che sfiora leggermente i miei capelli che mi fanno un leggero solletico sulla fronte.

X: " Lele?" Qualcuno mi richiama e io apro leggermente gli occhi, ritrovandomi l'ultima persona che mi aspettavo qui.
L: " Martina" mormoro guardandola dal basso. Mi levo le cuffie e le ripongo all'interno del giubbotto.
Si siede accanto a me e mi sorride dolcemente.
M: " Come mai solo?"
L: " Cercavo di schiarirmi pensieri" le dico con un filo di voce.
M: " Cosa ti passa in quella testolina?" ridacchia contagiando anche me.
Sai ieri il tuo ragazzo mi ha baciato, due volte per intenderci e poi mi ha detto che non potevamo mai stare insieme.
E io ancora più stupido gli ho detto che ero d'accordo pensa te.
L: " Niente di importante" sorrido tristemente e lei appoggia una mano sulla mia guancia.
M: " Credo che tu mi stia mentendo ma farò finta di crederti. Se vuoi parlare, non esitare a chiedere"
Mi mordo il labbro per cercare di trattenere le lacrime.
Ovviamente la ragazza di Tancredi doveva essere gentile, oltre ad essere bellissima.
Non poteva fidanzarsi con una antipatica e brutta persona, certo che no.
L: " Grazie Marti, forse è meglio se ritorno a casa" mi alzo da quella panchina e la saluto sventolando la mano.
Stavo per ritornare a casa quando la sua voce mi fermò di colpo.

M: " Io e Tancredi ci siamo lasciati"

Spazio autrice:
Eccomi tornata :)
volevo ringraziarvi per le letture, grazie davvero.
Spero di aggiornare al più presto
Vi voglio bene.

-Irene🍀

Baciamoci e facciamo l'errore dell'anno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora