Nuvola pt.2

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-dance with me please-

Sono passati due anni da quel giorno e la vita è andata avanti, come sempre d'altronde.
Passate primavere e inverni dove Lele pensava continuamente al suo Tancredi.
Ricorda ancora vivamente il suo tocco e il suo profumo.
Ma come sempre, il tempo guarisce ogni ferita e non lascia indietro nessuno, tantomeno Emanuele.
Un giorno si è alzato dal letto e ha deciso di smettere di pensare perché non lo avrebbe riportato indietro.
Si è vestito, ha preso un treno ed è partito per Milano per tornare alla sua vecchia vita.
Quando è giunto nella sua vecchia casa tutti sono rimasti scioccati di vederlo li.
Aveva la barba lunga, i capelli in disordine e la pelle lacerata dalle lacrime.
Ha detto soltanto un flebile ciao e si è fiondato nelle braccia di Diego che di conseguenza la sorretto per non farlo cadere.
Poi si aggiunsero Gianmarco e Zoe a fargli capire che ora era tutto finito, che il dolore era giunto al termine e che sarebbero stati loro a prendersi cura del suo cuore spezzato.

Cosi Lele sorrise.
Sorrise al destino, sorrise a quel momento.
Sorrise nel sapere che nonostante tutto i suoi amici erano li a proteggerlo.

Si trasferì lì il giorno stesso, dormendo nella stanza di Diego.
Non aveva ancora il coraggio di tornare nella loro stanza.
Troppi ricordi e momenti condivisi che avrebbero solo alimentato la sua voglia di scappare via da questo mondo.
Così passarono i giorni, i mesi e tutto sembrava andare...bene.
Come aveva detto Tancredi, tutto andrà bene.
E stava andando davvero così.

Finché...

Un giorno stava passeggiando per i campi in cerca di mirtilli per una ricetta di Zoe.
Camminava, camminava e camminava in cerca di quei frutti blu.
D'un tratto si fermo di colpo.
Il respiro si fece pesante e il suo colorito pallido.
Sapete perché?
Senza nemmeno rendersene conto si ritrovò davanti all'Agapì Mou.
Si butto sulle ginocchia e inizio a piangere.
Lacrime amare che erano state trattenute per troppo tempo ormai.

Non tornò a casa quella sera.
Senza pesare a che cosa avrebbe causato andò da un caro amico di Tancredi.

Prese due taniche di benzina e un vecchio accendino.

Tornò in quella casa.
La aprì con forza e un forte odore di vecchio mescolato con una note di vaniglia lo investì in pieno.
Si accorse subito della loro foto appesa al muro.
Loro, abbracciati, mentre si guardavano come due innamorati.

Iniziò a versare la benzina dovunque.
Sopra.
Sotto.
Sul suo corpo.

Voleva davvero farla finita con tutto questo?
Si.
Si sarebbe pentito del dolore che avrebbe creato?
Si.
Avrebbe trovato la pace che tanto cercava?
Non lo sapeva.

Prese l'accendino in mano e chiuse gli occhi.
Prese dalla tasca la lettera che custodiva nel suo cuore da quando Diego gliela aveva data.
Si accascio per terra.
Si promise che non avrebbe mai smesso di ricordare.
Non solo Tancredi, ma tutta la sua vita.
Sua madre, i suoi amici, sua sorella e tutti coloro che facevano parte del suo cuore.

Sentii una presenza accanto a lui.
Girò il volto e lo trovò li.
L'uomo della sua vita, finalmente.
Sorrideva come sempre.
Il suo viso non era cambiato per niente eppure sembrava essere invecchiato di cinquant'anni.
Lo prese per mano e si alzò da terra.
Tancredi prese con una mano il suo viso e con l'altra l'accendino che teneva in mano Lele.
Poi sussurrò quelle parole.
La sua voce riecheggiò nella stanza e dopo averlo guardato intensamente, scaglio la scintilla.

Buttò l'accendino.

La stanza prese fuoco.

E dopo il buio.









"Baciamoci Lele e facciamo l'errore dell'anno"











Spazio autrice:
Siamo giunti a capolinea ragazzi.
Ci ho messo tantissimo a pubblicare questo capitolo ma ho cambiato il finale 30 volte.
Vorrei ringraziare ognuno di voi.
Avete aspettato ogni capitolo con ansia e siete rimasti qui.
Questa storia l'ho amata molto,nonostante non segua più nessun membro dei q4.
Grazie davvero.
Alla prossima.

Irene xx

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 19, 2021 ⏰

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