In principio vi era il mare, poi comparve la terra accompagnata dalla sorella natura e infine arrivarono le fiamme della guerra.
Gli dei vegliavano su quel mondo dalla sua nascita e portarono su quei territori quattro creature divine per mantenere l'ordine
-Che creature sono mamma?-
-Draghi Jungkook, sono quattro potenti draghi mandati dagli dei per proteggerci-
-Draghi? Davvero? Wow, ne voglio vedere uno mamma!-
La madre si mise a ridere per poi accarezzare i folti capelli castani del figlio.
-Lo vedrai amore mio, ne sono sicura. Ora la storia è finita, domani è un nuovo giorno e devi svegliarti presto-
Jungkook annuì e si infilò sotto le pesanti coperte del suo lettino.
-Buona notte mamma-
-Buona notte tesoro-
La madre si sporse per dargli un bacio sulla fronte e poi gli rimboccò le coperte. Chiuse delicatamente la porta della stanzetta del figlio e poi scese le scale per andare verso la sala da pranzo.
-Bentornato caro, com'è andato il viaggio?-
Un uomo dalle spalle larghe e una folta barba scura era seduto su una delle sedie del tavolo da pranzo. Indossava ancora gli scarponi pieni di neve ed il cappotto fatto con la pelliccia di un cinghiale cacciato da lui stesso. Il padre di Jungkook era un fabbro molto importante in tutti i regni e fidato amico del re del loro regno, il regno di Sapientae.
-Molto bene, gli abitanti dei villaggi ai confini del regno di Autem sono molto gentili ed ospitali, sarebbe bello portarvici un giorno-
La madre di Jungkook si sedette vicino al marito e gli levò il berretto di lana per poi sfilargli la sciarpa.
-Hai fame? Ti preparo qualcosa di caldo da mettere sotto di denti, mh?-
L'uomo gli prese la mano per poi baciargliela.
-Ti ringrazio amore mio, quei villaggi per quanto ospitali erano anche incredibilmente poveri-
la donna sorrise dolcemente al marito.
-Conoscendoti ti sarai rifiutato di mangiare-
-Mi conosci fin troppo bene-
--Il giorno dopo--
Jungkook si svegliò di colpo a causa del grande rumore che sentì al piano di sotto, saltò giù dal letto e corse a vedere cosa fosse successo. La scena che gli si palesò davanti fu piuttosto divertente: Suo padre sdraiato sul pavimento, perché era scivolato su dell'olio, ricoperto di un impasto ancora liquido e due uova spaccate fra i capelli e sua madre in piedi vicino a lui che piangeva dalle risate cercando di aiutarlo ad alzarsi.
-Marie, amore mio, come fai a cucinare senza fare tali disastri? Sarai una strega forse?-
Jungkook si mise a ridere e poi raggiunse il padre, contento come non mai.
-Papà! Sei tornato, che gioia!-
L'uomo, dopo essersi rialzato, prese in braccio il figlio e lo fece roteare in celo per poi abbracciarlo con tanto affetto.
-Il mio piccolo guerriero, sei cresciuto in soli cinque mesi terremoto-
Jungkook prese con il dito un po' di impasto dalla barba del padre e se lo mangiò.
-Almeno papà questo che hai preparato è buono! Che peccato sia finito a terra-
Tutti e tre si misero a ridere per poi iniziare a preparare la colazione.
STAI LEGGENDO
Il drago di Autem
FantasyIl regno di Autem, il regno di Imperium e infine il regno di Sapientae, tre regni governati da tre potenti re. Essi sono da tempo alla ricerca dei quattro grandi draghi le cui vicende venivano narrate nelle leggende dei loro fidati dei. -Come può un...