Jungkook e Jimin, che disse di avere sedici anni, passarono il pomeriggio a parlare e il minore lo informò che aveva visto il drago tre volte e che non andava quasi mai via da quell'albero di ciliegio. Pareva una creatura tranquilla che passava buona parte della giornate a dormire e non aveva mai avuto contatti con umani se non con Jimin.
Quando uscirono dalla foresta Jungkook fece salire sul suo cavallo anche il suo nuovo amico e lo portò nel villaggio in cui abitava, era un luogo non molto lontano dalla foresta ricco di campi e allevamenti.
-Quindi questo è il villaggio di Assato, è famoso per le terre particolarmente fertili e per i cereali che vengono venduti i tutti i regni-
Jimin, che si teneva stretto al maggiore per non cadere, notò già da quando avevano parlato nella foresta che Jungkook conosceva davvero molto del mondo e che da come parlava era anche molto acculturato conoscendo parole di alto registro e senza mai sbagliare niente.
-Conosci molto Jungkook, sei per caso cancelliere del re?-
-Che? No sono solo un fabbro-
Jimin annuì ancora più stupito.
Arrivarono quando il sole iniziò a calare. Il villaggio era già completamente deserto se non per i contadini che finivano adesso di lavorare, le case erano tutte in pietra e non estremamente grandi con i tetti in paglia. L'abitazione di Jimin era ancora più piccola delle altre con sole tre finestre ed una piccola porta in legno rovinata, era molto lontana dal centro del villaggio e anche molto isolata tra diversi alberi folti.
-Vivi qui?-
Il minore annuì.
-Ci vivo con mia madre-
-E tuo padre?-
Jimin si rattristò guardando il pavimento.
-In verità Jungkook non ti eri sbagliato dicendo che il re fosse mio padre-
Il minore prese un profondo respiro ed iniziò a torturarsi le manine.
-Solo che io sono figlio di una donna povera e malata, il re Park la mise incinta per errore e come venne a saperlo abbandonò sia lei che me in questo villaggio. Era già sposato e mia madre era la sua amante a pagamento, era una prostituta, ma quando la malattia si è fatta peggiore ha smesso e adesso lavora come sarta per il villaggio-
Jungkook gli scompigliò i capelli e gli sorrise.
-Dove c'è amore c'è vita e tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male.-
Jimin annuì sorridendo per poi salutare l'amico con un grande abbraccio.
Jungkook si rimise a cavallo e tornò in direzione della foresta per poi andare verso la capitale di Autem.
Le strade divennero molto buie e nel cielo iniziarono a comparire le prime stelle, la luna era già alta e brillava discretamente a causa di alcune nuvole che la coprivano. Acer era di molto distante da dove si trovava e avrebbe avuto il pericolo di incontrare malfattori e delinquenti, tornare nel villaggio di Jimin? Anche quel luogo era oramai molto distante e tornare gli avrebbe fatto solo rischiare di far cadere Leslie per una rupe e ferirla.
Jungkook accarezzò il collo del suo cavallo ed iniziò a guardarsi intorno per decidere sul da farsi.
Notò che tra le profondità della foresta e tra i grandi alberi folti vi era una luce fioca e del fumo che saliva verso il cielo.
-Che ci sia qualcuno Leslie?-
La foresta era pericolosa e ancor di più la notte fonda ma ormai era deciso, Jungkook tirò le redini del cavallo ed iniziò a galoppare verso quella luce misteriosa. Rischiò più volte di prendere in faccia dei rami e di inciampare tra le radici, aveva evitato un branco di lupi non troppo sveglio e notato come i pipistrelli volassero da una parte all'altra infastidendo il ragazzo. Gli uccellini non cantavano più e a far vedetta vi erano i gufi e le civette con i loro occhi grandi e vigili.
La luce si fece più intensa e Jungkook riconobbe a malapena il fiume dove si trovava fino a qualche ora prima,come poteva non essersi accorto che li forse vi abitava qualcuno?.
Superato il fiume ed alcuni arbusti molto folti ed intrecciati tra di loro vide delle rovine e un ragazzo dai capelli neri e ricci che si riscaldava con il fuoco che aveva preparato. Jungkook scese da cavallo ed involontariamente fece molto rumore spaventando la persona che era distante da lui di qualche metro.
-Chi siete?-
Chiese con molta calma e tranquillità. Aveva una voce profonda ed ammaliante, una voce che Jungkook non aveva mai sentito e di cui fu piacevolmente sorpreso. Il ragazzo aveva gli occhi scuri e coperti dai capelli un po' lunghi che ricadevano sulla fronte, labbra sottili ed un naso un po' a patata ma incredibilmente fine. Indossava vestiti rovinati e sporchi con pezzi di stoffa tagliati e bucati. Quando si alzò in piedi per andare verso Jungkook notò come fosse alto e magro dalla mascella marcata e il collo come quello di un uomo.
-Vi ho chiesto chi siete signore-
Jungkook prese le redini del cavallo e si avvicinò anche lui al ragazzo che notò non essere più alto di lui solo di alcuni centimetri.
-Jeon Jungkook-
Il ragazzo annuì per poi passarsi una mano tra i capelli ricci.
-E cosa ci fate qui? Siete venuto a derubarmi? Mi dispiace dirvelo ma con me non ho niente se non questi stracci-
Jongkook scosse il capo energicamente iniziando a gesticolare.
-No no, affatto! Speravo di trovare una capanna in cui alloggiare per la notte dato che non mi è possibile tornare nella capitale-
-La capitale? Immaginavo vedendo come eravate vestito e ben curato. Di capanne non ce ne sono-
Il ragazzo tornò a sedersi vicino al fuoco ed ignorò completamente Jungkook come se non fosse mai arrivato lì.
Jungkook tirò Leslie per poi sedersi vicino al fuoco di fronte al ragazzo di cui non sapeva il nome. Prese dalla borsa un paio di libri ed iniziò a leggere appoggiato ad un sasso.
-Voi invece come vi chiamate?-
Fu brutalmente ignorato e allora decise di non parlare più. Jungkook aveva avuto una strana sensazione quando i loro occhi si erano incontrati per la prima volta, una morsa allo stomaco ed un brivido lungo la schiena, sensazioni che aveva provato raramente e che non riusciva a spiegarsi.
'Sarà la fame o il freddo'
Pensò ignorando la vocina che era dentro di lui e gli diceva di fare attenzione.
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Il drago di Autem
FantasyIl regno di Autem, il regno di Imperium e infine il regno di Sapientae, tre regni governati da tre potenti re. Essi sono da tempo alla ricerca dei quattro grandi draghi le cui vicende venivano narrate nelle leggende dei loro fidati dei. -Come può un...