Il laghetto al centro della foresta brillava di luce propria, i pesciolini dai colori caldi ed armoniosi saltavano e giocavano insieme, ai margini i cervi con le loro famiglie si abbeveravano e riposavano mentre venivano accarezzati dai flebili raggi del sole che filtravano oltre le foglie degli alberi. Gli uccellini cantavano le loro melodie migliori ed alcuni si poggiarono sul corpo di un ragazzo corvino, stava dormendo appoggiato al tronco di un maestoso albero in fiore e i lupi riposavano vicino a lui.
I capelli neri erano spettinati e il suo viso angelico era riposato e sereno con alcuni petali che gli accarezzavano la pelle ambrata.
Uno scoiattolo fece cadere una ghianda sulla testa del ragazzo e questi aprì lentamente gli occhi stiracchiandosi, un lupo che dormiva sulle sue gambe sbadigliò per poi toccare il petto del ragazzo, coperto da una camicia bianca in cotone, con il muso.
Il corvino si alzò in piedi e camminò verso il laghetto per sciacquarsi la faccia, quando l'acqua fredda toccò la sua pelle gli venne un brivido lungo la schiena.
-E' congelata-
In quel luogo tranquillo e lontano dall'uomo vi erano le rovine che Jungkook stava cercando e che per molto tempo non avrebbe mai trovato. Strutture in pietra ricoperte da muschio e vegetazione, scalinate in roccia rovinate e scavate dal passare dei secoli, lunghe edere contorte e legate tra di loro crebbero sopra antiche rovine che nascondevano i più grandi segreti della storia.
Improvvisamente un forte rumore, simile a quello di un tuono, si fece sentire e gli animali iniziarono a scappare e a nascondersi nella flora della foresta. Il ragazzo rimase lì ad attendere quello che aveva causato il forte rumore finché non sentì delle forti folate di vento.
Una creatura dalle dimensioni mostruose e dalle ali enormi si appoggiò con grazia su quelle terre sacre: il manto verde e gli occhi bianchi, il muso affilato ed appuntito, i denti affilati come rasoi e le ali appuntite come lame.
La creatura avvicinò il muso al ragazzo e sbuffò sonoramente.
-Finalmente ti ho trovato Kim Taehyung, o meglio, drago di Autem-
Taehyung si sedette su un masso li vicino ed incrociò le cambe per poi guardare con noia il drago davanti a lui.
-Cosa vuoi?-
Il drago si appollaiò vicino al ragazzo chiudendo gli occhi e respirando profondamente. Dalla sua bocca usciva fumo e anche delle piccole scintille verdi.
-Non ho tempo da perdere, che vuoi?-
-In questi ultimi secoli sei diventato così noioso Taehyung, perché usi la tua forma da squallido umano?-
-Sei venuto a dirmi questo? Allora puoi anche andartene-
Il drago sbuffò nuovamente per poi scuotere la grande testa.
-Hai addosso un profumo che riconosco-
Taehyng si alzò e si allontanò dal drago per immergersi con i vestiti all'interno delle acque fredde del lago.
-Inutile che cerchi di nasconderlo, è un odore forte-
Il ragazzo alzò un sopracciglio, cosa voleva quella creatura da lui? Perché se n'era andata dal suo regno per venire in quello di Autem?
-Te lo chiedo un ultima volta con le buone, cosa ci fa il drago di Sapientae ad Autem?-
Il drago sbuffò ancora più forte facendo uscire ancora più fumo dalla e dalle narici.
-Sto cercando un umano e so che si trova qui-
Taehyung uscì dal lago e i suoi occhi divennero bianchi come quelli del drago, sulle guance si formarono delle squame un po' rosa e dalla sua pelle iniziò ad uscire un fumo molto chiaro accompagnato da delle fiamme rosse come il sangue.
-Perché ti scaldi tanto Taehyung? L'odore sul tuo corpo era per caso quello dell'uomo che sto cercando?-
Il drago si alzò ed iniziò a sputare fiamme verdi contro il ragazzo, il fuoco divampò e bruciò tutta l'erba su cuoi il corvino si trovava e che lo circondava fino a qualche secondo prima.
Quando le fiamme si ingrandirono da esse uscì la coda rosa di un secondo drago, le fiamme rosse spazzarono via quelle verdi del drago di Sapientae e il muso appuntito del drago di Autem si fece strada nel fumo per poi arrivare vicinissimo a quello dell'altra creatura.
-Quello che succede ad Autem è affar mio, chi entra in questo regno viene giudicato da me e me soltanto-
-Taehyung, allora hai visto anche tu che quel ragazzo non è umano e che deve essere eliminato, perché allora non lo hai ucciso?-
Il drago rosa ruggì per poi colpire l'altro con la coda e farlo indietreggiare.
-Vattene ora che sei ancora in tempo o ti uccido-
Taehyung diede un altra codata al drago che con un solo movimento delle ali stava già volando.
-Se non lo uccidi tu allora lo farò io-
Mentre la creatura iniziò a volare anche il drago di Autem prese il volo ed iniziò a sputare fiamme contro l'altro.
Non ci vollero molti minuti che superarono tutta la foresta. Taehyung, abbastanza vicino all'altro drago, gli prese la coda con le zanne e lo tirò verso la terra facendolo cadere al suolo e causando un terremoto.
Il villaggio di Assato si trovava lì vicino e Taehyung notò il cavallo nero di Jungkook che galoppava nella loro direzione insieme al suo padrone.
Il drago di Sapientae provò a rialzarsi ed iniziò a sputare fiamme ma Taehyung lo risbatté al suolo colpendolo con la coda e con gli artigli.
-AHAHAHAH! Sei così ingenuo! Non capisci che se rimane in vita sarà un problema per tutti noi?-
-Falla finita, FINISCILA!-
Il drago di Sapientae smise di dimenarsi e guardò in direzione di Jungkook, che era sceso e si trovava ad una distanza di sicurezza per evitare di finire in mezzo al combattimento. Il ragazzo stava guardando Taehyung anche se non lo aveva riconosciuto e i due sentirono un brivido lungo la schiena, dal cavallo scese anche Jimin con gli occhi ricolmi di preoccupazione e che tirava il braccio dell'amico pregandolo di allontanarsi.
-Lo ucciderai? O aspetterai che il mondo crolli? Non sempre la scelta giusta è quella più facile o che ti renderà felice-
Taehyung si levò dal corpo della creatura e lo lasciò andare, questi dopo aver guardato un ultima volta Jungkook prese il volo e andò in direzione del regno di Sapientae.
Jimin continuava a tirare il maggiore mentre gli ripeteva che fosse troppo pericoloso e che era meglio andare, nonostante lui con il drago ci avesse passato del tempo non lo aveva mai visto tanto aggressivo e questo lo terrorizzava. Invece Jungkook era impassibile, immobile al suo posto che guardava il drago di Autem, cosa provava? Cosa sentiva?
Il maggiore aveva ascoltato le parole del drago e aveva capito che si stavano riferendo a lui, ma perché? Cosa aveva fatto? Centrava la morte di sua madre? Jungkook aveva tante di quelle domande per la testa che per un secondo dimenticò di respirare, i suoni erano ovattati e la stretta di Jimin parve sparire per un istante.
Se chiudeva gli occhi l'unica cosa che vedeva erano quegli occhi bianchi ed inquietanti, lo sguardo di quei due draghi che lo pietrificavano e le parole di quel giorno, un vago ricordo mischiato al terrore.
Nella mano destra teneva stretto il libretto che tanto amava e che in qualche modo lo rasserenava, gli sembrava di tenere per mano l'unica persona che gli volesse davvero bene e l'unica persona che riteneva unica e speciale, gli parve di sentire la voce della madre quando un po' di vento mosse quel momento fermo nel tempo.
-Avvicinati Jungkook, non ti farà del male-
E così il ragazzo fece, si liberò dalla stretta dell'amico e camminò in direzione del drago come se fosse stregato. Questi rimase immobile finché Jungkook non fu abbastanza vicino, avvicinò il muso al viso del ragazzo e gli sfiorò il naso, una piccola scarica elettrica che li fece allontanare.
Jungkook porse una mano per accarezzarlo ma il drago mosse le ali per poi sparire in una nube di fumo e fiamme.
-Jungkook andiamocene-
Il ragazzò annuì per poi andare verso il suo cavallo, gli parve di essersi svegliato da un lungo sogno.
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Il drago di Autem
FantastikIl regno di Autem, il regno di Imperium e infine il regno di Sapientae, tre regni governati da tre potenti re. Essi sono da tempo alla ricerca dei quattro grandi draghi le cui vicende venivano narrate nelle leggende dei loro fidati dei. -Come può un...