° Capitolo 3 °

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--Capitale di Autem - Acer--

Jungkook si inchinò al re così come Hoseok.

Il castello del re Park si trovava sulla cima della collina immensa in cui nasceva la capitale: la città affacciava sul mare ed era circondata da grandi foreste rigogliose e colme di fauna.

Il re era un uomo sulla cinquantina con pochi capelli ed un po' di pancia, indossava fieramente la sua corona ed un lungo mantello rosso. L'elegante camicia bianca fatta in seta ricamata con fili d'oro era legata fino al collo facendo risaltare la pancia rotonda del re e grazie alle maniche a balze le sue manine paffutelle decorate da grandi anelli d'oro e pietre preziose sembravano ancora più piccole e graziose. La regina, molto più giovane di lui, era in piedi di fianco al marito in tutta la sua bellezza: dai lunghi capelli dorati e dalle labbra piene e rosa, gli occhi azzurri come diamanti e ciglia lunghe come quelle di un gatto. Indossava un abito lungo e rosso con il corpetto ricamato in oro e la gonna decorata con strati e strati di tessuti pregiati.

-Quale onore avere la visita del giovane re Jung Hoseok-

-L'onore è mio sua maestà-

L'uomo dopo aver dato una veloce occhiata ad Hoseok passò il suo sguardo incuriosito su Jungkook.

-Voi ragazzo invece chi siete?-

Jungkook si alzò e guardò il re Park per poi osservare l'amico.

-Lui maestà è Jeon Jungkook-

Il re si avvicinò per ispezionare meglio il minore.

-Il figlio di Arold il fabbro?-

Hoseok annuì rivolgendo lo sguardo all'amico che pareva teso dalla vicinanza del re. Quest'ultimo si allontanò per poi chiamare con il cenno della mano due servi.-

-Date pure a loro le vostre borse e i vostri cappotti, sarete stanchi dopo tanto viaggio no? Andiamo a parlare d'affari davanti ad un bel piatto ricco-

La sala da pranzo era molto semplice: grandi finestre che affacciavano sulla città e sul porto, una lunga tavolata in legno laccato che avrebbe potuto ospitare oltre venti persone e sedie sempre in legno con grandi cuscini imbottiti in velluto rosso.

Al tavolo vi era seduta una ragazza molto esile dai lunghi capelli ricci e biondi. Era molto pallida ed indossava un vestito bianco e semplice.

la ragazza guardò con i suoi occhi cristallini nella loro direzione per poi fare un flebile sorriso.

-Padre che gioia vedervi, lo stesso per voi madre-

La regina aumentò il passo per andare a baciare sulla fronte la figlia.

-Stai meglio tesoro? Non vuoi andare a dormire o a riposarti nella tua stanza?-

La ragazza disse di no per poi far sedere la madre al suo fianco e tranquillizzarla.

-Lei è mia figlia Ada, ha appena compiuto tredici anni-

Quando tutti furono seduti al tavolo ed iniziarono a mangiare cominciò il vero motivo per cui si trovavano ad Autem.

Il re raccontò ai due giovani ragazzi che dei villaggi di campagna avessero avvistato una creatura dalle grandi ali volare sui loro campi, non li aveva mai infastiditi ma man mano che il tempo passava la creatura volava sui loro villaggi sempre più frequentemente.

-Però non ha mai attaccato i villaggi, quindi non dovrebbe essere un problema no?-

Chiese Hoseok al re.

-Questo è vero ma non vuol dire che non lo farà mai. La vostra città è stata attaccata da un drago dieci anni fa, dico bene?-

Jungkook annuì lentamente tenendo lo sguardo fisso sulla carne che aveva nel piatto.

-Come vi siete liberati di quella creatura?-

-In verità se n'è andata da sola dopo aver causato un po' di trambusto e dopo-

Hoseok non finì la frase, ogni volta gli si formava un groppo in gola troppo doloroso per liberarlo. Poi Jungkook prese la parola.

-Quel drago scomparve dopo aver ucciso mia madre-

Ada guardò il ragazzo con tristezza per poi chiedergli:

-Dunque il drago avrebbe attaccato le vostre terre per vostra madre?-

Jungkook alzò lo sguardo sulla ragazza e lei si nascose tra i suoi folti capelli, gli occhi del ragazzo erano freddi eppure ardevano e questo spaventò la principessa. Hoseok gli mise una mano sulla spalla e sorrise flebilmente alla ragazza.

-Non penso maestà. Vede, questi sono ricordi poco felici per il mio amico, le pregherei di non indagare oltre-

Ada fece un cenno con la testa ritrovando un po' di serenità nel sorriso del re Hoseok.

-Mi è stato riferito che tu di draghi però ne sai parecchio ragazzo-

Disse il re Park a Jungkook.

-Ne so quanto come chi legge ancora le leggende maestà.-

Il re annuì per poi fare segno a dei servi di portare via i piatti vuoti e chiese le carte del regno e dei libri sulla mitologia.

--Nella foresta del tempio di Magnolia--

Jungkook era a cavallo insieme ad Hoseok. Il re aveva dato loro compito di verificare se nella foresta del tempio le cui leggende parlavano vi era la presenza del drago avvistato dai campagnoli.

La foresta brillava come non mai, le foglie verde smeraldo si mostrarono in tutta la loro bellezza e le querce degli alberi erano possenti e longeve. Gli uccellini cinguettavano riempiendo il silenzio di quel mondo pacifico e volavano da un ramo all'altro osservando i due ragazzi incuriositi.

Le radici fuoriuscivano dal terreno intrecciandosi tra loro, i cervi passeggiavano bevendo dai ruscelli che percorrevano la foresta e i cinghiali correvano in branco evitando i forestieri.

Dalle parole del re Park quella non era una foresta per umani, veniva evitata e raggirata da chiunque come se contenesse la peste, vi erano molti racconti su quella foresta e Jungkook li conosceva tutti.

-Jungkook, cos'altro sai sulla foresta del tempio di Magnolia?-

-Le leggende dicono che oltre ad abitarvi un drago nelle foreste vi siano anche le antiche rovine di edifici appartenuti agli dei, pare che il tempio stesso un tempo fosse della dea che viveva sopra queste terre e che con l'arrivo dei draghi sia caduto dal cielo per arrivare fino a qui-

-Wow, conosci così tante cose! Te lo raccontò tua madre?-

-No, sono scritte nel libro che mi comprò il giorno in cui morì-

Hoseok annuì per poi tornare a guardarsi intorno.

-Qui è proprio bello, forse è un bene che l'uomo non ci abbia mai messo piede-

Jungkook guardò la mappa e tirò le redini per far rallentare il cavallo, la carta diceva che il tempio si trovava in quella zona ma lui non vedeva nulla.

-Il tempio dovrebbe essere qui, solo che io non vedo nulla-

Iniziarono a girare per la zona in cerca delle rovine.

Jungkook passò oltre a dei folti cespugli per poi rimanere incantato da quello che vide.

Il drago di AutemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora