° Capitolo 7 °

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Hoseok era seduto in una stanza molto spaziosa e quasi del tutto vuota, appoggiò la penna con cui stava scrivendo sulla scrivania per poi buttarsi sullo schienale e respirare profondamente. Erano tornati da Autem da un paio di giorni e la voce sul drago dai colori dei fiori che volava sopra Acer fece già il giro dei regni.

Alcuni erano terrorizzati pensando che presto anche il drago di Sapientae si sarebbe rifatto vivo e che avrebbe distrutto la città, c'era chi fremeva dall'eccitazione ed altri che chiedevano protezione ai vescovi per i loro peccati. Nonostante tutte queste voci ed il panico generale l'ordine rimase ben radicato nelle fondamenta dell'intero regno e non vi furono rivolte o barbarie da parte dei forestieri.

Qualcuno bussò alla porta per poi aprirla.

-Mio re, avete visite-

Hoseok fece segno di lasciar entrare chi di dovere e di chiudere la porta. Arold, il padre di Jungkook, si inchinò per poi andare verso il ragazzo che aveva visto crescere da quando era in spoglie.

-Zio, siete tornato dal vostro viaggio a Imperium-

L'uomo annuì per poi scombinare i capelli di Hoseok. Nella capitale Gladio aveva potuto incontrare il re Kim Namjoon che lo aveva richiesto come fabbro personale per il suo esercito di cavalieri e anche per dargli una lettera privata per il re che dimorava a Lilium.

Arold porse la lettera ed Hoseok l'aprì senza fare troppe cerimonie.

Al re Jung Hoseok

Nelle terre di Imperium stanno avvenendo fatti al quanto misteriosi e impossibili da spiegare. La città di Sagitta è stata coperta da nubi nere che si stanno protraendo dall'arcipelago degli Dei, tempeste distruttive radono al suolo i campi delle città circostanti e il mare sommerge parti di terra divorando ed uccidendo tutto.

Alcuni vescovi dicono di aver avvistato un uccello nero dalle dimensioni mostruose che volava ed annientava tutto quello che gli era d'intralcio.

Le scrivo per chiederle di venire nelle terre d'Imperium e di incontrarmi a palazzo.

Re Kim Namjoon.

Hoseok Buttò la lettera sulla scrivania per poi passarsi le mani sulla faccia.

-Allora è davvero possibile che anche il drago di Sapientae sbuchi nuovamente-

-Vi era scritto di un altro drago?-

-Non lo so, forse-

-Come forse, Hoseok!-

Il ragazzo sospiro grattandosi il mento, avrebbe scritto una lettera al re di Gladio e avrebbe accettato l'invito. In quei giorni ora avrebbe dovuto organizzare il viaggio ma prima di ogni cosa ne avrebbe dovuto parlare con Jungkook.

Hoseok si alzò in piedi e prese un borsone in cuoio che aprì, iniziò ad infilarci dentro taccuini, penne e carboncini chiusi in un astuccio in cotone e filo, la lettera del re Kim ed alcuni libri che aveva letto le sere precedenti.

-Adesso dove vai?-

-Da Jungkook, sa dove posso trovarlo?-

Arold scosse la testa, sapeva che il figlio fosse diventato stagista da un paio di giorni e che alle volte lavorava in bottega ma non aveva la più e che minima idea di dove stesse imparando quella nuova arte.

-Bene, lo cercherò da me-

--Nella bottega della fantasia--

Jackson era seduto dietro al bancone che preparava bustine con incantesimi per i suoi clienti mentre Jungkook era appena tornato da una commissione, insieme a lui vi era anche il medico Choi Soobin che era grande amico di Jackson.

Il drago di AutemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora