° Capitolo 14 °

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Jungkook arrivò a Cerasus la sera tardi con due cavalli ed una carrozza di piccole dimensioni in legno in cui vi erano i bagagli di Jimin e sua madre, seduta su dei cuscini dentro la carrozza che cuciva una trapunta.

Arold uscì da casa con le mani ai fianchi e le sopracciglia corrugate, non aveva preso bene la decisione del figlio dato che non gliene aveva parlato se non con una misera lettera. Vide un ragazzo non molto alto dai capelli biondo cenere ed il viso di un angelo e poi intravide una figura femminile scendere dalla carrozza aiutata da Jungkook, quando la vide in faccia ebbe una piccola scarica elettrica per tutto il corpo, era davvero una bella donna.

-Papà-

L'uomo si risvegliò dalla sua piccola trance e guardò il figlio.

-Jungkook, hai la testa come quella di tua madre! Prendete sempre decisioni avventate-

-Finiscila papà, ti piacerà avere una famiglia allargata. Vieni ad aiutarci invece che lamentarti-

Arold si ritrovò ad accogliere i nuovi membri della famiglia con il sorriso e a portare i loro bagagli in casa. Jimin si era sistemato in camera con Jungkook mentre sua madre aveva ricevuto una camera tutta sua, che precedentemente era destinata agli ospiti, e in cui avrebbe anche potuto cucire senza venire disturbata. Il padre di Jungkook cercava in tutti i modi di non far faticare la signora Monique e si occupò di riordinare tutto quanto per far si che si trovasse a proprio agio, lei ad ogni gentilezza arrossiva perché non più abituata ad essere trattata con premura e ringraziava con dolcissimi sorrisi il padre di Jungkook.

Mentre tutti erano seduti a tavola a mangiare improvvisamente qualcuno bussò alla porta e si sentirono gli zoccoli di un cavallo battere sul terreno e delle persone che parlavano sottovoce. Jungkook si alzò ma non ebbe neanche il tempo di avvicinarsi alla porta che questa si aprì facendo entrare il principe Hoseok con le mani intorno al collo del signor Wang e alle loro spalle Soobin con un aria allarmata e la principessa Ada che si gustava la scena.

-Ma che-

Jungkook trovò la scena molto comica.

-J...Jungkook aiuto! Questo mago da strapazzo mi sta uccidendo!-

-STUPIDO DI UN RICCONE! TI AVEVO DETTO DI NON TOCCARE NIENTE DEL MIO LABORATORIO! RIDAMMI QUELLO CHE HAI RUBATO!-

-Jackson adesso esageri, lascialo stare-

-Signor Wang secondo me deve stringere un po' di più-

Improvvisamente Arold battè la mano sul tavolo facendo girare tutti verso di lui. Jackson lasciò la presa e guardò intorno a se per voi osservare Jungkook.

-Oh, ciao Jungkook-

Il ragazzo sospirò scuotendo la testa, indicò a loro la tavola e li fece sedere.

Hoseok continuava a lamentarsi perché aveva paura che gli rimanesse il segno sul collo mentre Ada se la rideva sotto i baffi, il signor Wang aveva riavuto l'incantesimo che il re gli aveva rubato mentre Soobin si era messo alla finestra a fumarsi una pipa.

-Signora Monique, questi sono i miei amici: il ragazzo ladro è il re Hoseok di Sapientae, la ragazza è la principessa Ada di Autem e i due uomini più grandi sono rispettivamente Soobin il medico di Lilium e il mago Jackson Wang-

Jackson prese la mano della donna e sorrise.

-Signorina Monique, quanti anni! Saranno passati almeno trent'anni da l'ultima volta che ci siamo visti!-

Jimin spalancò gli occhi e guardò la madre.

-Maestro Wang, non è invecchiato di un giorno-

Rispose la donna sorridendo.

Quando Monique era bambina viveva in un villaggio ai confini di Imperium chiamato Uchigatana e lì aveva conosciuto il mago. La sua famiglia non aveva molti soldi e quindi pagare l'istruzione dei figli non gli era possibile così iniziarono a farli lavorare, fortunatamente conobbero il signor Wang che gli insegnò a scrivere e a leggere permettendogli di trovare dei buoni lavori.

-Sono contento di non vederti più in quel villaggio, sono sicuro che qui t troverai benissimo!-

Lei annuì sorridendo mentre Arold arrossì lievemente.

Quella fu una bella serata ma il giorno seguente, come aveva appena riferito Hoseok, sarebbero dovuti partire al più presto perché gli affari a Gladio si stavano incasinando.

-Scusate eventuali orrori

Il drago di AutemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora