° Capitolo 4 °

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Gli alberi parvero sparire e una lunga distesa di prato incantò gli occhi di Jungkook con i mille fiori di peonia che si mostravano in tutto il loro splendore.

Vicino ad un dirupo vi era un immenso albero di ciliegio in fiore e sui suoi rami possenti vi dormiva una creatura meravigliosa: un drago dello stesso colore dei fiori dal muso lungo e tondeggiante, gli occhi bianchi come le nuvole e le orecchie appuntite drizzate verso l'alto. Le grandi ali che gli spuntavano dal dorso lo coprivano quasi completamente lasciando cadere la coda lungo il fianco del tronco dell'albero.

Hoseok lo raggiunse poco dopo restando incantato.

-Questo davvero è un drago? Dimmi che non sto sognando Jungkook, è bellissimo-

-Il drago di Autem-

Jungkook scese da cavallo ma non si avvicinò alla creatura, si sedette sotto un albero e prese un taccuino ed un carboncino dalla borsa ed iniziò a ritrarre quello che aveva davanti. Hoseok si mise seduto vicino a lui e rimase a fissare incantato quel luogo magico.

-Vederlo con i propri occhi è tutta un'altra cosa-

Gli uccellini si posavano sulla creatura che dormiva pesantemente e cinguettavano tra di loro creando una melodia meravigliosa, il rumore dei ruscelli vicini si fece più vivo e il suono delle foglie che danzavano accompagnate dal vento rilassavano al loro solo farsi sentire.

Hoseok notò con grande stupore che il drago si era svegliato e che sbadigliò mostrando i denti appuntiti ed affilati, cosa ancora più in credibile era che seduto sotto a quell'albero vi era un ragazzo dai capelli biondo cenere.

-Jungkook guarda, un ragazzo!-

Hoseok tirò per il braccio l'amico ed indicò verso quella figura minuta che anche si era appena svegliata.

Il drago guardò in direzione del biondo ed allungò il muso verso di lui per farsi accarezzare dolcemente.

-Oddio hai visto Jungkook? Lo ha accarezzato, lo ha accarezzato!-

-Shhh! Falla finita o ci farai scoprire idiota!-

Il ragazzo dai capelli biondo cenere guardò nella loro direzione e così anche il drago, Jungkook sentì un brivido lungo la schiena e scattò in piedi.

-Andiamo via-

Mentre galopparono verso Acer Jungkook ripensò allo sguardo del drago su di lui, gli erano tornati i ricordi di quel mostro che uccise sua madre? Si, aveva sentito paura ma qualcosa d'altro gli aveva fatto venire i brividi ma non sapeva cosa. Quella creatura era pacata e tranquilla, niente a che vedere con il drago verde di Sapientae, forse perché non si sentiva in pericolo?

Hoseok al contrario di Jungkook non faceva altro che galoppare con foga e felicità, non riusciva a trattenere l'eccitazione che provava in quel momento. Quello che aveva sempre creduto una fesseria nonostante l'attacco a Lilium gli si era palesato davanti per la prima volta, la conferma che le leggende fossero vere lo facevano riboccare di curiosità.

-Non c'era nessun tempio-

Hoseok fermò la sua felicità e rallentò per mettersi al fianco dell'amico.

-Cosa?-

-Con il drago non c'era nessun tempio-

Hoseok fece una risatina divertita.

-E ti preoccupi di quello Jungkook? Per gli dei, hai appena visto un drago e ti preoccupi di un tempio?-

Jungkook poi pensò al ragazzo che era con il drago e detestò che fosse stato così lontano per vederlo meglio.

--Nel palazzo reale del re Park--

Erano per la seconda volta seduti a quella lunga tavolata ed Hoseok non faceva altro che parlare e descrivere quello che gli si era mostrato dinanzi, il re ascoltò con curiosità così come la regina mentre la piccola Ada era più preoccupata per lo stato in cui era Jungkook.

Il ragazzo non aveva aperto bocca da quando era arrivato e non appena si sedette su una delle sedie aveva iniziato a guardare il pavimento come se fosse stregato.

La principessa gli si sedette di fianco e gli toccò un braccio per farlo tornare in se. Jungkook la guardò senza però dire nulla.

-State bene signore?-

Jungkook annuì lentamente e in maniera poco convincente.

-A questo modo non fregate neanche il più stupido degli idioti signor Jeon-

Disse la ragazza ridendo. Jungkook si gratto la testa seguendo la risata della principessa in imbarazzo.

-Vi ha forse suscitato brutti ricordi vedere quella creatura? Mi dispiace che mio padre vi abbia mandato lì-

-Non dovete preoccuparvene maestà, si mi ha portato ricordi non molto piacevoli ma potete stare tranquilla, io sto bene-

Ada annuì e poi si alzò attirando accidentalmente l'attenzione di tutti su di lei.

-Ada dove vai?-

Lei iniziò a gesticolare in imbarazzo.

-Solo nella mia camera padre, non distraetevi a causa mia-

-Bene, allora vai-

Lei annuì e salutò con un cenno della mano Jungkook ed un gran sorriso Hoseok, che arrossì involontariamente.

Jungkook si avvicinò all'amico e guardò quello che i due re stavano scrivendo sulla carta, tra i fogli vi era anche il disegno che aveva fatto del drago e non poté che stupirsi nel rendersi conto che Hoseok glielo avesse preso dalla borsa senza chiederglielo.

Parlarono fino a sera e decisero che non vi era ancora una ragione per uccidere la creatura e che però per alcuni giorni i due ragazzi avrebbero dovuto indagare su di essa e sulle leggende che vi erano inerenti.

Raggiunta la locanda in cui avrebbero alloggiato per le prossime quattro notti corsero nei loro letti più stanchi che mai.

-Che giornatona!-

-Vorrei ben dire idiota, non fai altro che parlare e parlare! Ci credo che ti stanchi subito-

Hoseok si mise a ridere per poi rigirarsi tra le coperte.

-Cosa ti prende ora? La stanchezza già ti ha abbandonato?-

Il re si fermò e guardò male l'amico tirandogli addosso un libro.

-Idiota-

Jungkook si alzò per levarsi la maglia da notte e la piegò per poi metterla apposto. Il regno di Autem era famoso per le temperature elevate e nonostante fosse inverno si sudava anche se si rimaneva solo in intimo.

-Quindi a cosa pensavi?-

Hoseok arrossì per poi nascondere la faccia nel cuscino.

-A NIENTE!-

Jungkook scosse la testa, aveva capito da quando avevano incontrato per la prima volta la principessa Ada che quei due avevano avuto un colpo di fulmine.

-Chiedila in moglie-

-Ma a solo tredici anni!-

-Allora? Non dici anche tu che l'età è sopravvalutata?-

-Si si ma adesso è diverso! E' figlia di un re e per lo meno dovrebbe avere sedici anni per essere moglie-

Jungkook sospirò, pensava che la vita di Hoseok fosse davvero difficile e troppo ricca di regole. Capiamoci bene, anche per lui era una pazzia vedere uno di ventuno anni con una marmocchia di appena tredici ma tanto oramai tra reali facevano davvero di tutto ed era da tempo che Jungkook non si scandalizzava più per certe cose.

Si sistemo sul letto e chiuse gli occhi immaginando ancora lo sguardo del drago di Autem poggiato su di lui.

Il drago di AutemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora