Jimin, Hoseok ed Ada si trovavano in una grande stanza con un lungo tavolo in legno di pino laccato ed intagliato. Il re Kim era seduto a capo tavola e scriveva su delle lunghe e pregiate pergamene con l'inchiostro ed una piuma lunga e rossa, la principessa si trovava in piedi, alle sue spalle, che leggeva incuriosita mentre una domestica le aggiustava la gonna del lungo abito giallo ocra e dai ricami in rosso veneziano.
Hoseok avanzò lungo la sala per raggiungere il re ed iniziare a parlare del motivo per cui si trovava qui seguito dalla principessa Ada e Jimin, ma ad attirare l'attenzione del re Namjoon fu Jungkook che spalancò una delle tante porte che portavano in quella stanza; aveva il fiatone e al suo fianco vi era un enorme cane nero pece dai grandi occhi gialli simili all'oro. La sua entrata però fece notare al re Kim la presenza anche degli altri ospiti.
-Re Jung, mi scusi per non essermi accorto prima della sua presenza ma questo regno mi ucciderà a causa dei mille lavori che mi procura-
La principessa Kim sorrise alle parole del fratello ed arrossì quando vide Jungkook avvicinarsi al tavolo per sedersi e riprendere aria.
Quando tutti furono seduti e pronti per iniziare a parlare il re mandò via la servitù.
-Laila dovresti andare anche tu, non sono affari per una principessa-
-Cosa?! Fratellone te ne prego, fammi restare! Farò la brava e non mi immischierò!-
Il re sospirò e prese la mano della sorella.
-Leila non farmi ripetere le cose, fai la brava e torna nella tua stanza-
La principessa sbuffò e si alzò liberandosi dalla mano del re.
-Maestà, non dovete preoccuparvi della presenza della principessa, persino noi ci portiamo appresso una bambina dal sangue reale-
Hoseok sbiancò al commento di Jungkook, si sporse verso l'amico e gli tirò un colpo sulla testa.
-Sei stupido e senza tatto, inoltre fortunato ad essere sotto la mia protezione-
Jungkook si massaggiò la testa ed ignorò il maggiore notando come entrambe le principesse stessero ridendo della situazione piuttosto che sentirsi offese.
-Stupido Hoseok sarai tu-
Jimin scosse la testa e sospiro dando un colpetto con il gomito a Jungkook dicendogli di finirla mentre Ada tirò Hoseok per farlo risedere, la principessa Kim si risedette al fianco del fratello e gli sorrise.
-Okay iniziamo allora!-
Era un luogo tranquillo e tra il fitto degli alberi era facile nascondersi. Dopo quella sera era riuscito a non farsi prendere ma sapeva che lo stava cercando, oramai l'arcipelago era l'unico luogo in cui l'oscurità delle nubi nere non arrivava e anche unico luogo in cui l'uomo non avrebbe mai potuto mettere piede.
A nord la foresta si faceva sempre più fitta ed ingarbugliata, i fiumi erano più limpidi e grandi e gli animali più tranquilli ed innocui, invece a sud le terre erano più aride e creature di dimensioni enormi e feroci vagavano senza meta con lo scopo di eliminare chi non appartenesse a quel luogo sacro ed immacolato.
Mentre si riposava all'ombra di un albero notò che dall'altra sponda del fiume un essere elegante e dal muso lungo si stava abbeverando, la sua figura e le sue possenti ali erano nascoste dagli alberi e dalla vegetazione circostante ma le sue squame ed il suo manto di un rosa tenue, i suoi occhi bianchi e candidi ed il fumo chiaro che emanava il suo corpo glielo fecero riconoscere.
Quando si alzò per andarsi a sedere vicino al fiume il drago lo guardò dritto negli occhi facendogli arrivare un piacevole tepore.
-Allora sapevi che ero qui non è vero? Quanti secoli saranno passati dall'ultima volta che ci siamo visti?-
Il drago avanzò di qualche metro facendo uscire lentamente il suo corpo dal fitto degli alberi.
-Non guardarmi con quegli occhi, io dei vostri affari non ne voglio sapere proprio nulla! Se il mondo dovrà cadere cadrà!-
-Sei sempre stato il più tranquillo di noi quattro, non sei cambiato neanche un po'-
-Per quanto mi riguarda neanche tu sei cambiato Taehyung, sei sempre stato il più bello ed elegante e soprattutto il più buono, dopo di me ovviamente-
Il drago rise e si accomodò sull'erba per continuare la conversazione.
-Dimmi dunque, perché sei qui?-
-Lo sai perché sono qui-
Il ragazzo sbuffò e si scompigliò i capelli argentei con la mano.
-Certo che il fratellone ha fatto un gran bel guaio! Io non ho il potere di scegliere se quel "ragazzo" deve vivere o morire-
-Yoongi -
-Se scegliessi scoppierebbe una guerra tra creature che gli umani non dovrebbero vedere! Se decidessi e prendessi una posizione le vostre furie sarebbero incontrollabili, non puoi chiedermi di fare una preferenza tra di voi-
-Ma lui è innocente, non ha colpa!-
Yoongi tirò un sasso nel fiume e sospirò.
-So dove vuoi arrivare, mi ha già fatto una ramanzina quel rompi scatole di Seokjin-
Taehyung appoggiò il capo sulle zampe e guardò Yoongi che s'era rattristato tutto d'un tratto.
-Non voglio dare colpe a nessuno Yoongi. Deve mancarti molto non è vero? Manca tanto anche a me...-
Yoongi sorrise dolcemente e poi tornò a riguardare il drago di Autem.
-So che quel ragazzo è qui, sento il suo potere, e so anche che mi sta cercando insieme ad altri-
-Mi farai restare nel tuo regno Yoongi?-
Il ragazzo annuì.
-Però quando arriverà gli dirò tutta la verità, non merita di vivere nelle bugie e tantomeno di non sapere perché rischia la vita-
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Il drago di Autem
FantasíaIl regno di Autem, il regno di Imperium e infine il regno di Sapientae, tre regni governati da tre potenti re. Essi sono da tempo alla ricerca dei quattro grandi draghi le cui vicende venivano narrate nelle leggende dei loro fidati dei. -Come può un...