Una grande sala dalle finestre maestose e le tende di velluto rosso e i bordi in oro che danzavano al ritmo del vento, una grande pista da ballo illuminata da maestosi ed eleganti candelabri in di diamanti e metalli preziosi, i ballerini che si tenevano stretti e le gonne delle dame che danzavano come petali di rose.
Una ragazza dai capelli lunghi e bruni si avvicinò al re Kim con le guance rosee e gli occhi scuri che brillavano come quelli di una bambina, era la sorella minore di Namjoon e quella sera splendeva come un fuocherello d'estate sulle spiagge buie della notte. Con un delicato tocco della mano sul braccio del fratello era riuscita a portarselo via lasciando Hoseok e la principessa Ada da soli ai bordi della sala. Jungkook si trovava su una delle enormi balconate del palazzo poggiato alla parete che guardava le stelle; indossava un elegante completo blu scuro in velluto ed una camicia bianca, i capelli erano ben pettinati e tutti in ordine. Jimin lo aveva appena raggiunto dopo averlo cercato per tutta la sala da ballo e i corridoi di quella piccola parte del palazzo reale di Gladio.
-Jungkook, cavolo mi manca l'aria per quanto ti ho cercato!-
Anche il minore era in tiro, come il maggiore indossava un completo in velluto ma beige e i capelli tirati all'indietro che gli davano un aspetto regale e non da contadinello.
Un gruppo di dame uscì sulla balconata e si coprirono la bocca mentre sorridevano tra di loro e guardavano i due ragazzi con occhi lussuriosi, Jimin si mise dietro al maggiore per nascondersi mentre Jungkook fece loro un inchino per poi tornare a raggiungere Hoseok.
-Dov'è il re Namjoon Hoseok?-
Il ragazzo si girò verso l'amico mentre teneva con una mano il braccio della principessa per evitare che fosse tirata via dalla massa.
-E' stato portato via, probabilmente sarà andato in un'ala del palazzo che non conosciamo-
Jungkook annuì per poi sospirare.
-Invitarci per poi ignorarci, davvero incredibile! Stare qui è inutile, torno nel nostro alloggio-
Jimin seguì l'amico fino a fuori il palazzo e al portone notarono delle guardie che scortavano un ragazzo dai capelli di un colore insolito, del colore delle stelle e un po' scompigliati. Indossava un completo completamente nero e la sua pelle pallida faceva risaltare le labbra rosa e fini, gli occhi neri come il carbone e le ciglia lunghe e folte.
Jungkook ignorò completamente la situazione e superò il ponte in pietra a grandi falcate mentre Jimin camminava lentamente mentre guardava il ragazzo misterioso che aveva catturato la sua attenzione. Senza guardare dove camminava sbatté contro qualcuno ma non fece neanche in tempo a scusarsi che quella persona andò a passo svelto verso il palazzo, Jimin lo trovò stranamente familiare ma non ebbe tempo di pensarci che Jungkook gli gridò di darsi una sbrigata e di non perdere tempo.
-Capitolo un po' corto, mi dispiace
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Il drago di Autem
FantasyIl regno di Autem, il regno di Imperium e infine il regno di Sapientae, tre regni governati da tre potenti re. Essi sono da tempo alla ricerca dei quattro grandi draghi le cui vicende venivano narrate nelle leggende dei loro fidati dei. -Come può un...