° Capitolo 15 °

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Una grande sala dalle finestre maestose e le tende di velluto rosso e i bordi in oro che danzavano al ritmo del vento, una grande pista da ballo illuminata da maestosi ed eleganti candelabri in di diamanti e metalli preziosi, i ballerini che si tenevano stretti e le gonne delle dame che danzavano come petali di rose.

Una ragazza dai capelli lunghi e bruni si avvicinò al re Kim con le guance rosee e gli occhi scuri che brillavano come quelli di una bambina, era la sorella minore di Namjoon e quella sera splendeva come un fuocherello d'estate sulle spiagge buie della notte. Con un delicato tocco della mano sul braccio del fratello era riuscita a portarselo via lasciando Hoseok e la principessa Ada da soli ai bordi della sala. Jungkook si trovava su una delle enormi balconate del palazzo poggiato alla parete che guardava le stelle; indossava un elegante completo blu scuro in velluto ed una camicia bianca, i capelli erano ben pettinati e tutti in ordine. Jimin lo aveva appena raggiunto dopo averlo cercato per tutta la sala da ballo e i corridoi di quella piccola parte del palazzo reale di Gladio.

-Jungkook, cavolo mi manca l'aria per quanto ti ho cercato!-

Anche il minore era in tiro, come il maggiore indossava un completo in velluto ma beige e i capelli tirati all'indietro che gli davano un aspetto regale e non da contadinello.

Un gruppo di dame uscì sulla balconata e si coprirono la bocca mentre sorridevano tra di loro e guardavano i due ragazzi con occhi lussuriosi, Jimin si mise dietro al maggiore per nascondersi mentre Jungkook fece loro un inchino per poi tornare a raggiungere Hoseok.

-Dov'è il re Namjoon Hoseok?-

Il ragazzo si girò verso l'amico mentre teneva con una mano il braccio della principessa per evitare che fosse tirata via dalla massa.

-E' stato portato via, probabilmente sarà andato in un'ala del palazzo che non conosciamo-

Jungkook annuì per poi sospirare.

-Invitarci per poi ignorarci, davvero incredibile! Stare qui è inutile, torno nel nostro alloggio-

Jimin seguì l'amico fino a fuori il palazzo e al portone notarono delle guardie che scortavano un ragazzo dai capelli di un colore insolito, del colore delle stelle e un po' scompigliati. Indossava un completo completamente nero e la sua pelle pallida faceva risaltare le labbra rosa e fini, gli occhi neri come il carbone e le ciglia lunghe e folte.

Jungkook ignorò completamente la situazione e superò il ponte in pietra a grandi falcate mentre Jimin camminava lentamente mentre guardava il ragazzo misterioso che aveva catturato la sua attenzione. Senza guardare dove camminava sbatté contro qualcuno ma non fece neanche in tempo a scusarsi che quella persona andò a passo svelto verso il palazzo, Jimin lo trovò stranamente familiare ma non ebbe tempo di pensarci che Jungkook gli gridò di darsi una sbrigata e di non perdere tempo.

-Capitolo un po' corto, mi dispiace

Il drago di AutemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora