° Capitolo 13 °

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--Nella bottega della fantasia--

Jackson aveva appena messo via delle ampolle quando qualcuno entrò nella bottega.

-Benvenuto nella bottega della fantasia, come posso aiutarla?-

Un uomo alto con il volto coperto dal cappuccio del mantello chiuse la porta alle sue spalle ed una folata di vento spense tutte le candele che illuminavano la bottega. Jackson aprì il palmo della mano ed una piccola fiamma illuminò flebilmente la stanza, l'uomo levò il cappuccio e si avvicinò allo stregone.

-Cosa ci fa una Viverna* a Lilium?-

L'uomo si levò il cappuccio e mostrò i suoi occhi inniettati di sangue e le scuame verdognole che gli ricoprivano buona parte della faccia, la pelle era giallastra e solchi profondi gli rigavano il viso. Non era una creatura di bell'aspetto e tanto meno gentile come si poteva sperare, Jackson si spostò per fare spazio all'uomo e gli indicò una sedia su cui sedersi.

-Il mondo sta crollando Wang, lo vogliono morto-

La voce cavernosa e profonda della creatura fece rabbrividire lo stregone.

-Pare che persino i draghi abbiano perso la ragione-

-I draghi?-

La creatura annuì, si levò la mantella e tirò fuori da una grande tasca delle squame di drago.

-Ad Autem la terra ha vibrato e ad Imperium i cieli si stanno oscurando, l'equilibrio deve essere ristabilito-

Jackson si alzò dalla sedia aggiustandosi gli occhiali e con un veloce gesto della mano riaccese tutte le candele.

-Di morte io non ne voglio sapere e mai mi sporcherò le mani del sangue del figlio di Marie-

Dalla sedia si alzò anche la creatura che si posizionò di fronte allo stregone, puzzava di carne bruciata e di sangue.

-Ti conviene dirgli la verità Wang, non tutte le creature lo vogliono morto ma tante altre si-

Improvvisamente la porta della bottega si aprì ed entrò una bambina dal lungo vestito bianco ed un capotto color panna, la viverna era scomparsa.

Jackson riportò lo sguardo sulla bambina alzando un sopracciglio.

-Principessa Ada?-

Lei arrossì guardandosi intorno e giocando con le maniche del capotto, come faceva a sapere chi era?

-Il signor Jeon è qui?-

La porta della bottega si riaprì e adesso ad essere entrati nella bottega erano Soobin ed Hoseok. Jackson si sedette su una sedia ed incrociò le braccia al petto, giornata di visite? Non aveva neanche avuto il tempo di assimilare quello che la viverna gli aveva detto che ora si ritrovava la bottega piena di persone.

Soobin andò in direzione della principessina e le prese la mano.

-Tu non dovresti essere qui Ada, ti riporto a casa-

La bambina si liberò dalla presa e si allontanò dallo stregone. Conosceva Soobin perché questi era il vecchio medico di corte e per lei era come un fratello maggiore.

Hoseok si avvicinò alla principessa e si inginocchio.

-Signorina Ada, perché siete qui?-

Jackson sbuffò richiamando l'attenzione di tutti su di lui.

-Si può sapere cosa sta succedendo? Cosa ci fa una marmocchia nella mia bottega e perché voi siete venuti qui correndo?-

Soobin si aggiustò la camicia nera e giocò con la collanina che aveva al collo.

-Eravamo a palazzo quando una domestica ci ha informato che una bambina era arrivata e aveva lasciato il suo cavallo nelle stalle reali, ho riconosciuto lo stemma sulla sella e ho pensato si trattasse di Ada. Siamo venuti per riportarla a casa, immagino sia andata via senza dire niente a nessuno-

Lo stregone annuì per poi guardare la principessina.

-Cosa vuoi da Jungkook? Lui ora è ad Autem-

Hoseok sgranò gli occhi, lui non sapeva che l'amico fosse partito e rimase spiazzato nel sapere che non glielo avesse detto.

-Si Hoseok, non te lo ha detto, non farne un dramma-

Jackson si massaggiò le tempie e sbuffò nuovamente. Stavano succedendo troppe cose insieme e lui non poteva badare ad una banda di ragazzini mentre si stava preparando una vera e propria catastrofe. Soobin parve accorgersene e si avvicinò all'amico mettendogli una mano sulla spalla cercando di rassicurarlo.

Ada intanto continuava a mettere il broncio e a supplicare Hoseok.

-Io a casa non ci voglio tornare, so che dovete partire, portatemi con voi!-

-Fuori discussione principessa, è troppo pericoloso-

Jackson si alzò e richiamò nuovamente l'attenzione su di lui.

-Maestà, la principessa potrà restare con me finché non partirete, poi sarà un vostro problema-

Detto questo lo stregone andò dietro il bancone ed iniziò a lavorare, Hoseok provò a dire qualcosa ma Soobin lo fermò scuotendo la testa.

*È munita di ali, somiglianti a quelle di un pipistrello e di un pungiglione, identico a quello di uno scorpione, sullestremità della coda. Si presenta, inoltre, simile a un drago ma si differenzia da questo per il fatto di non possedere zampe anteriori. Lapertura alare può raggiungere e superare i 15 metri di ampiezza, gli permette di effettuare grandi trasvolate o di scendere in picchiata per catturare le sue prede afferrandole per le zampe e uccidendole con la coda.

Il drago di AutemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora